Lavastoviglie: come usarla risparmiando energia e riducendo i consumi
Fino a qualche tempo fa ci si interrogava sul dubbio del lavaggio dei piatti a mano o in lavastoviglie, pensando che l’utilizzo di questo elettrodomestico fosse più dispendioso in termini di consumi. Oggi grazie alla presenza sul mercato di modelli di lavastoviglie di nuova generazione ( classi A+++, A++ e A+) i consumi energetici sono sempre più contenuti. Inoltre se si mettono in atto una serie di strategie di utilizzo centrate su un approccio green, il risparmio economico sarà notevole.
In questo articolo ti daremo delle dritte pratiche per l’utilizzo ecologico della lavastoviglie: dal modello da acquistare al corretto utilizzo
Quale lavastoviglie comprare?
La tecnologia con la quale vengono realizzati i nuovi modelli di lavastoviglie è sempre più centrata sul risparmio energetico e l’efficacia del lavaggio. Le classi energetiche indicano il livello di consumo per ciclo di lavaggio e asciugatura. I modelli di lavastoviglie più evoluti sono in tripla classe A o in classi superiori (A+++, A++, A+).
Alcune lavastoviglie hanno delle funzioni elettroniche e dei sensori in grado di selezionare di volta in volta in automatico il programma e le opzioni di lavaggio più adatte, per esempio individuano il livello di sporco delle stoviglie o la quantità di carico, ottimizzando così anche i consumi.
Utilizza la lavastoviglie a carico pieno
Potrebbe sembrare ovvio, ma è giusto ribadirlo! La lavatrice va utilizzata a pieno carico: avviarla piena a metà sarebbe uno spreco. Non tutti sanno però che anche l’opposto, cioè sovraccaricarla, è un errore.
Quando avvii la lavastoviglie assicurati che sia carica al punto giusto, nè sovraccarica, nè metà carico. Facendola partire a metà carico significherebbe uno spreco di energia perchè i consumi sarebbero gli stessi di un carico pieno.
Allo stesso tempo una lavastoviglie troppo piena di oggetti potrebbe far si che i bracci trovino difficoltà nel raggiungere e pulire tutte le stoviglie, lasciandone alcune sporche e vanificando tutto il lavoro.
Scegli un ciclo di lavaggio eco
Quando le stoviglie non sono particolarmente sporche utilizza un programma ecologico, a temperature più basse e senza ciclo di asciugatura. Il ciclo di lavaggio a temperature alte usalo solo in caso di piatti davvero molto sporchi. Le temperature alte e la durata più lunga incidono molto sui consumi.
Avvia il programma negli orari in cui il costo dell’elettricità è inferiore: di solito questi sono gli orari notturni e i giorni festivi, ma i i costi potrebbero variare in base al contratto stipulato con il fornitore di energia. I dati sulle fasce di consumo sono indicati generalmente in bolletta: non dimenticare di verificarli.
Fai la manutenzione periodicamente
La pulizia e la manutenzione della lavastoviglie, come per tutti gli elettrodomestici, ne assicurano il corretto funzionamento e la durata nel tempo. E’ importante quindi manutenerla per evitare che vengano compromesse le sue prestazioni: controlla sempre che non si accumuli calcare o che si formino muffe e funghi dannosi per la salute. La prima mossa è sicuramente la prevenzione attraverso un corretto utilizzo. Controlla con regolarità scarichi, filtri, giranti e le guarnizioni in gomma. Ricorda poi di rispettare questi accorgimenti:
- non inserire le stoviglie all’interno con residui di cibo
- controlla sempre il filtro e puliscilo
- fai un ciclo di lavaggio utilizzando un anticalcare
- lascia un po’ aperto lo sportello dopo il lavaggio
- pulisci le guarnizioni con un panno umido
Non utilizzare il pre-risciacquo
E’ sempre meglio togliere prima i residui di cibo avanzati con un foglio di carta assorbente e gettarli nell’umido. Una passata sotto l’acqua è utile se si sono consumati cibi più grassi (come uova, maionese, sughi ricchi) o se si aspetta qualche ora prima di fare partire la lavastoviglie, per riempirla bene con i piatti del pasto successivo.
Non utilizzare il programma di asciugatura
La maggior parte delle lavastoviglie hanno anche un programma dedicato all’asciugatura, che però si può tranquillamente evitare di usare, risparmiando così energia.
Infatti è sufficiente aprilre lo sportello della lavastoviglie dopo che il lavaggio è terminato per far uscire il vapore e si risparmia sul programma di asciugatura. Certo, ci vorrà un po’ più di tempo per avere le stoviglie ben asciutte, ma ci sarà una riduzione dei consumi.
Quale e quanto detersivo usare per la lavastoviglie
I detersivi per lavastoviglie in commercio si dividono in due principali tipologie: il detersivo liquido e le pastiglie. Quale scegliere?
Le pastiglie, in genere, contengono più principi attivi (detersivo, brillantante e sale) e sono decisamente pratiche. Ma non si possono dosare, quindi per i cicli brevi o eco usa 1/2 pastiglia o scegli il detersivo in polvere o liquido.
Se ci tieni a utilizzare detersivi ecologici, sappi che negli ultimi anni si sono moltiplicati in commercio i detersivi per lavastoviglie ecologici e biodegradabili, che sono indubbiamente una scelta più responsabile.
L’acido citrico sostituisce il brillantante nella lavastoviglie: provalo! Ha tanti altri utilizzi per le pulizie domestiche e non solo.
Come caricare la lavastoviglie
Ogni modello di lavastoviglie ha una disposizione interna diversa: quindi conviene attenersi alle indicazioni del produttore. Le regole suggeriscono di disporre nel cestello inferiore le stoviglie più grandi, pentole e coperchi; sopra le più piccole e leggere, come tazze, bicchieri e gli utensili meno sporchi. Verifica che le pale siano libere di girare per fare circolare l’acqua e che i forellini delle stesse pale non siano otturati da avanzi di cibo.
Posate e utensili devono essere disposti con la parte sporca rivolta verso l’alto. A esclusione dei coltelli affilati (che potrebbero essere pericolosi) da sistemare in orizzontale, nel cestello superiore.
I piatti sporchi e gli aloni sui bicchieri
Se dopo il lavaggio le tue stoviglie presentano residui di sporco potrebbe dipendere da diverse cause: hai usato poco detersivo; oppure mancava il sale; il ciclo era breve; hai caricato troppo o male la lavastoviglie che non ha potuto lavare e sciacquare.
Gli aloni dipendono dai depositi di calcare che si formano se l’acqua ne contiene troppo. Si levano pulendo i bicchieri con aceto o succo di limone.
Verifica il livello del sale e usa quello per lavastoviglie perché il comune sale da cucina contiene impurità che nel tempo rovinano il decalcificatore. I bicchieri diventano opachi anche se l’acqua è troppo dolce: in questo caso regola il decacificatore sul livello minimo o medio. La perdita di brillantezza può dipendere inoltre da una scadente qualità del vetro che nei lavaggi si corrode e si opacizza.
Le stoviglie in legno e in plastica
Taglieri, posate o attrezzi con parti in legno vanno lavati a mano. In lavastoviglie possono gonfiarsi, scolorire o anche spaccarsi. E le colle non sopportano le alte temperature.
In linea di massima si possono lavare in lavastoviglie. È meglio sciacquarli prima con acqua fredda, poi sistemarli nel cestello superiore ed evitare i programmi con temperature elevate che potrebbero deformare il materiale.
Lo smaltimento della lavastoviglie
Come gli altri elettrodomestici, anche questo va trattato secondo la normativa per i Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) e portato nelle riciclerie urbane.
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