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Le rivoluzioni della vita domestica attraverso la storia
di Maddalena De Bernardi
24.03.2015
NASCE LA LAVATRICE
Era il 28 marzo 1797 quando venne depositato il primo brevetto della lavabiancheria. Il primo progetto dedicato all'ideazione di una macchina per lavare era stato costruito da Jacob Christian Schäffer, teologo di Ratisbona, nel 1767, ma sarà il XX secolo a decretare il successo di questo elettrodomestico, che ha radicalmente trasformato il tempo dedicato al bucato e alla vita domestica. Il primo rudimentale apparecchio progettato da Schäffer prevedeva una centrifuga azionata a mano. Un secolo prima il baronetto John Hoskins aveva pensato un sistema per sciacquare più velocemente i panni grazie a un cestello in corda che veniva fatto ruotare sotto un potente getto d’acqua. Da allora, quando ha cambiato la nostra vita la lavatrice?
PIÙ TEMPO, MENO FATICA
Una volta fare il bucato era decisamente più faticoso e occupava un tempo rilevante della giornata, però di frequente costituiva anche un rito sociale che coinvolgeva tutte le donne della collettività. Si andava al fiume e fra le rive, mentre le mani instancabili delle donne di un tempo diventano rosse e si screpolavano, giovani e anziane intrecciavano canti e confidenze: si parlava di figli, matrimoni, lutti e la giornata trascorreva condividendo la fatica. Oggi viviamo in un’epoca più fortunata, perché grazie ai moderni apparecchi, che fanno la comparsa nelle case degli italiani fra gli anni Cinquanta e Sessanta, è diminuito il tempo da dedicare al bucato, con un grande risparmio di energie e fatica. Scegliere il modello giusto di lavatrice, tuttavia, diventa importante non solo per le questioni di casa, ma anche verso l’ambiente, parametri che ci aiutano a tenere d’occhio anche le bollette.
CHI HA INVENTATO LA LAVATRICE?
Secondo l’opinione più diffusa l’inventore della lavabiancheria è Thomas Bradford, che nel 1860 realizza un modello a manovella il cui principio di funzionamento è simile a ciò che verrà sviluppato negli apparecchi moderni. La sua lavabiancheria era composta da una gabbia in legno dove si inserivano i capi, situata all’interno di una seconda scatola riempita con acqua e sapone. Il diretto rivale al titolo? Il mercante William Blackstone, che nel 1874, costruisce una macchina per lavare con un barile di legno da riempire con acqua e sapone: un regalo per la moglie. Come sappiamo, la ricerca di un nome a cui imputare il successo di un nuovo progetto è sempre vana perché la storia dimostra che ogni innovazione può accadere solo grazie all’interesse di ricerche congiunte: molti sono i nomi destinati a perdersi nella storia, eppure ciò che rimane è la capacità di aver risvegliato in altri la curiosità, autentico motore di evoluzione.
QUAL È IL MODELLO GIUSTO?
Prima dell’acquisto è importante riflettere sulle necessità familiari e della casa dove inseriremo l’elettrodomestico. Innanzitutto valuta bene lo spazio: la carica dall’alto può costituire un’utile alternativa rispetto alle lavatrice con carica frontale. Oggi una lavatrice standard prevede 1.200 giri, con almeno 7 kg di carico: ricorda che modelli a 1.400 o 1.600 giri non solo non contribuiscono a un incremento importante delle prestazioni, ma al contrario alte velocità di centrifuga sono fra le cause che possono condurre a stress meccanico e, dunque, a una vita più breve della lavatrice. Per ottenere un bucato pulito i programmi rapidi a 30° sono ottimi, presta attenzione alla presenza e la comodità di modalità giocate sulla velocità. Il consiglio di Altroconsumo è di utilizzare di preferenza programmi di lavaggio non oltre i 40° C, comunque efficienti per un lavaggio ottimale.
IMMAGINARE UN FUTURO DIFFERENTE
Diversi progetti oggi prevedono l’uso condiviso di un locale lavanderia, con diverse lavatrici a disposizione di tutte le famiglie in modo da ridurre i consumi e consentire di avere più spazio in casa. Usare meno detersivo è un’abitudine preziosa, non solo per il risparmio, ma poiché consente di migliorare la fase di risciacquo pur mantenendo un bucato di uguale qualità. Evita di ridurti all’ultimo giorno della settimana con un cumulo imponente di biancheria: un carico più leggero migliora il lavaggio aiutando a evitare lo stress… le invasioni degli stendibiancheria!
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