Sapevi che esiste una lunga lista di luoghi spaventosi al mondo tutti da visitare?
Sono posti misteriosi in cui leggende e storia si intrecciano creando miti suggestivi, spesso tramandati attraverso racconti popolari. E la maggior parte delle volte sono luoghi disabitati, fatti di rovine che però esercitano un forte fascino su moltissime persone.
Se anche tu se un amante del brivido e sei alla ricerca di un viaggio diverso dal solito, sfoglia la gallery e scopri 10 luoghi da paura sparsi per il mondo.
Le catacombe di Parigi sono un ossario sotterraneo che si estende per più di 300 chilometri e conserva i resti di circa 6 milioni di persone. L’origine di queste catacombe risale alla fine del XVIII secolo, quando, per far fronte al diffondersi delle epidemie causate dalla saturazione di alcuni cimiteri, il Consiglio di Stato decise di spostare le ossa conservate nelle fosse comuni in queste cave sotterranee. Con il passare del tempo e la realizzazione di una decorazione macabro-romantica, queste antiche cave sono diventate un luogo molto suggestivo, una sorta di museo della morte. Infatti è possibile visitarle e sono aperte fino alle 2 di notte. Si dice che siano frequenti gli avvistamenti e le apparizioni di fantasmi.
In Cina sul fondo di un lago artificiale nella provincia dello Zhejiang è stata scoperta un’intera città sotterranea, S hi Cheng , che si trova a tra i 26 e i 40 metri di profondità. Secondo gli archeologi è stata costruita tra il 25 e il 200 dopo Cristo. La cosa particolare è che si è perfettamente conservata, con le case, i templi e addirittura le strade pavimentate. Questa Atlantide cinese una volta era il centro della vita politica ed economica dello Zhejiang. Shi Cheng era conosciuta anche come “Città del Leone” per la sua vicinanza alla Montagna dei Cinque Leoni. Ci sono delle visite guidate per poter visitare questa città-fantasma sommersa, ma oltre a essere dei bravi nuotatori bisogna non essere troppo impressionabili.
L’Eastern State Penitentiary è stata una delle prigioni più dure degli Stati Uniti, oggi in stato di abbandono. In questa prigione veniva adottato un sistema di reclusione durissimo e alienante, che prevedeva l’isolamento assoluto. I prigionieri vivevano in celle piccolissime, non incontravano mai gli altri carcerati ed erano isolati dal mondo esterno anche acusticamente. Da settembre a novembre sono organizzati dei tour spaventosi chiamati Terror Behind the Walls.
Hashima Island è un’isola dell’arcipelago del Giappone conosciuta anche come Gunkanjima, che significa “isola della nave da guerra” per via della sua forma. Nel 1974, a seguito della chiusura della miniera di carbone che ospitava, è stata completamente abbandonata e da allora, per la sua condizione di estremo decadimento, è diventata una città fantasma. Quest’isola è fatiscente, in alcune zone le facciate dei palazzi sono completamente crollate, mostrando l’interno degli appartamenti che conservano ancora i televisori anni ’70 frantumati sul pavimento e i mobili sbriciolati. E tutt’intorno ci sono effetti personali: vecchie scarpe, flaconi di shampoo, giornali, persino i poster rimasti sulle pareti delle stanze. Proprio per questo suo fascino spettrale è meta di appassionati di esplorazione urbana e di cineasti.
L’Hotel del Salto è una struttura fatiscente edificata su una rocca sporgente nella vallata di Tequendama, In Colombia. Negli anni ’40 il bar dell’hotel era luogo di ritrovo per uomini e alcolizzati che fra un bicchiere e l’altro, si lasciavano andare a divergenze di opinione che sfociavano sempre in furiose risse. E, a seguito di queste, alcuni avventori sono morti cadendo giù dal precipizio che affaccia sul fiume Bogotà. Inoltre questo albergo esercita una malsana attrattiva per i suicidi di tutto il mondo. Decine di clienti si sono lanciate dalle proprie stanze o dal tetto del resort. Questo lugubre hotel negli anni ’90 ha deciso di chiudere i battenti perché in molti erano convinti che i fantasmi dei morti suicidi tormentassero gli ospiti dell’albergo.
La città ucraina di Pripyat , che si trova vicino al confine Bielorusso, dopo il più grave incidente nucleare della storia, è diventata la più grande città fantasma del mondo. Era stata costruita nel 1970 per ospitare lavoratori, costruttori e relative famiglie della vicina centrale nucleare di Cernobyl ed è stata abbandonata dopo il disastro nucleare avvenuto nel 1986. Ora è completamente disabitata: le strade, ancora praticabili, sono completamente inutilizzate, molte costruzioni non sono strutturalmente stabili, o hanno subito una dose troppo alta di radiazioni per poter essere visitate. È relativamente sicuro restare all’aria aperta mentre addentrarsi negli edifici può essere pericoloso.
La foresta Aokigahara , conosciuta anche col nome di Jukai, che vuol dire “Mare di alberi”, è di 35 situata alla base nord-occidentale del Monte Fuji in Giappone. La foresta è tristemente conosciuta in Giappone e nel resto del mondo soprattutto per essere teatro di numerosi suicidi, 54 commessi nel solo nel 2010, nonostante la presenza di numerosi cartelli, in giapponese e in inglese, che invitano le persone a riconsiderare le proprie intenzioni.
Nella regione di Sagada , nelle Filippine, la popolazione degli Igorot per 2000 anni ha seguito la tradizione di creare bare di legno sospese per i propri morti, che venivano e vengono ancora collocate lungo una scogliera a picco sul mare. La pratica consente di proteggere i morti dalle inondazioni e dagli animali e secondo le credenze Igorot consente un più facile passaggio verso l’aldilà.
L’Isla de la Munecas , o l’isola delle bambole, si trova in Messico nella laguna de Tlilac. Dagli alberi centinaia di bambole impiccate: dietro questo assurdo “cimitero” c’è un tragico evento: circa cinquant’anni fa Santana, un abitante dell’isola, ha trovato in acqua il corpo di una bambina morta annegata e accanto a lei c’era una bambola. Quindi appese a un albero la bambola sperando di placare la sofferenza della bambina morta. Nel 2001 Santana morì annegato e da allora fiorirono numerose leggende sulle bambole assassine.