Si sa, il Natale riempie la casa di atmosfera magica. Luci, colori addobbi e naturalmente piante natalizie! Quali sono le migliori per addobbare il proprio appartamento? Solitamente si sceglie la Stella di Natale, perchè è davvero bella e anche facile da curare. Però, se quest’anno vi sentite creativi e volete qualcosa di più originale, abbiamo quello che fa per voi!
Agrifoglio
Ne hanno fatto persino delle canzoni. La pianta dell’agrifoglio non solo è molto decorativa, ma anche perfetta per chi ama la vita semplice. Le foglie appuntite e le piccole palline colorate di rosso vivo (che si chiamano drupe) sono un’ottima soluzione per chi vuole vedere la propria casa decorata di magia natalizia.
Prendersi cura dell’agrifoglio è molto semplice. Questa pianta vive bene nei terreni acidi: quindi attenzione al pH! La sua particolarità è che le piacciono i terreni aridi e quindi per vederla crescere è sufficiente darle della torba o del terriccio con concime di base organica. Non date mai all’agrifoglio un terreno argilloso, altrimenti le sue palline rosse diventeranno sempre più secche e avvizzite.
Il segreto per avere un agrifoglio vivo in casa è quello di dare alla pianta abbondante acqua, ma non troppo spesso. Fornite all’arbusto un sottovaso ampio: non tollera i ristagni, quindi se la innaffiate abbondantemente una volta ogni 5 giorni lei avrà il tempo di risucchiare tutta l’acqua dal sottovaso e vivere felice fino alla prossima innaffiatura.
Echeveria
La pianta natalizia che non ti aspetti. La Echeveria è una pianta succulenta che siamo abituati a vedere in estate. Eppure, visto il suo colore bianco pallido e la sua estrema capacità di sopravvivenza, questa pianta è perfetta per l’inverno e soprattutto per le feste natalizie. Le sue foglie le donano l’aspetto di un fiore non ancora sbocciato e i suoi fiorellini, che di solito nascono poco prima della primavera, sono di un delicato giallo-pallido o arancione tenue. Sembra molto delicata, ma in realtà sopporta bene qualsiasi maltrattamento: è perfetta se avete animali o bambini in casa.
La Echeveria cresce nei terreni ciottolosi e secchi, e di solito non raggiunge grandi altezze quindi è perfetta per essere coltivata in vasi e vasetti e poi riposta sopra scaffali o mensole insieme ai ninnoli di Natale. E’ molto decorativa! Inoltre resiste a temperature che scendono fino ai 4 gradi quindi anche in inverno potete permettervi di lasciarla sul balcone (ma sempre riparata dal vento!)
Come si innaffia la Echeveria? Da marzo a ottobre è necessario innaffiarla con regolarità quando il terreno diventa molto asciutto, mentre invece durante i mesi invernali è sufficiente darle da bere solo in modo sporadico, perchè generalmente si accontenta delle piogge o dell’umidità dell’aria. Però attenzione: darle troppo da bere la farà marcire, esattamente come una grandinata improvvisa potrebbe distruggere le foglie. La Echeveria sembra indistruttibile e invece teme molto le piogge abbondanti, quindi è importante tenerla quantomeno in una posizione riparata se si decide di lasciarla sul terrazzo o sul balcone.
Ardisia Crenata
Sembra un nome mitologico. E in effetti questa pianta ha origini antiche, addirittura dall’antica Cina e India. Era una pianta tributaria per gli Dei e il suo aspetto ricorda molto quello dell’Agrifoglio odierno. Anche l’Ardisia crea queste palline rosso fuoco ma, al contrario dell’Agrifoglio, le sue foglie non sono appuntite bensì dolci e sottili.
La sua particolarità è quella di crescere a colpo d’occhio: questa pianta si alza anche di 1-2 cm per notte, se curata nel modo giusto. Inoltre ha una forma stravagante: come una minuscola palma, lascia crescere le palline proprio sotto le fronde, mentre le foglie creano quell’aspetto tipico ad ombrello.
L’Ardisia Crenata è una pianta che non ha bisogno di particolari cure, però sotto certi aspetti è molto delicata. Ha bisogno di temperature alte, diciamo intorno ai 19-23 gradi. Quindi è perfetta come pianta da interno durante la stagione natalizia, ma morirebbe immediatamente se lasciata sul balcone. Ama poi stare proprio sotto una fonte di luce, quindi se non avete spazio sotto la finestra (anche se sarebbe la soluzione migliore), potete riporla sotto una lampada.
Pungitopo
La nostra pianta evergreen quando si parla di Natale. Il pungitopo fa parte della tradizione italiana da decenni ed è stata cantata e raccontata in molte canzoni, filastrocche, favole e leggende. Il suo aspetto è simile a quello dell’Agrifoglio e dell’Ardisia, ma con qualche eccezione. Molti dicono che Agrifoglio e Pungitopo sono la stessa pianta, ma si sbagliano.
Il pungitopo è più piccolo, più compatto e decisamente meno incline ad essere addobbato: è una pianta molto delicata e non sopporta che gli vengano appese lucine e lucette. Inoltre, è tanto bella e decorativa già di suo quindi si comporta un po’ come una diva altezzosa. Il Pungitopo deve essere posizionato all’ombra, perchè la luce diretta tende a seccarlo. Il terreno invece deve essere sempre ben umido e mai secco, ma comunque è necessario fornire alla pianta un sottovaso per permetterle di drenare l’acqua.
La grande differenza che contraddistingue il pungitopo dalle altre piante natalizie è che è commestibile. Però qui occorre fare molta attenzione: le bacche rosse NON si mangiano! Sono tossiche e velenose (proprio perchè la pianta aveva bisogno di difendersi dai roditori). Quello che è commestibile del pungitopo sono i germogli. Sono simili a piccoli asparagi e possono essere utilizzati in cucina per insaporire di insalate, frittate minestre e arrosti.
Erica Rossa
Una pianta molto bella e davvero molto decorativa. Fa la sua figura ovunque decidiate di posizionarla! Nell’aspetto è simile alla Lavanda, ma è molto meno delicata e altrettanto colorata. Quando le sue spighe sbocciano hanno quel tipico colore violaceo che crea il perfetto clima natalizio e decora la casa di un calore festivo.
L’importante per questa pianta è garantirle un ottimo equilibrio idrico: non innaffiare mai abbondantemente (soprattutto nel periodo invernale) ma essere costanti nel darle da bere. Non dimenticatevi di darle l’acqua ogni 3-4 giorni, altrimenti il terriccio non riuscirà a rimanere umido e la pianta diventerà secca nel giro di qualche ora. Al contrario, se le si dà troppo da bere l’Erica Rossa non riuscirà a drenare tutti i liquidi in eccesso e marcirà in breve tempo, causando oltretutto un cattivo odore nella stanza.
Questo arbusto sempreverde si adatta bene alla coltivazione in vaso e la posizione perfetta dentro un appartamento è in una zona di mezz’ombra, diciamo a metà fra un corridoio o ai lati delle finestre. Il pieno Sole distrugge le foglie e fa sì che la pianta si senta stressata…in poche parole, troppa luce rischia di renderla arida e infelice, senza possibilità di far sbocciare i fiori. Se invece la posizionate in una zona riparata dalla troppa luce la pianta farà sbocciare tutte le sue gemme proprio sotto Natale, creando un’atmosfera magica!