Prima che arrivi il freddo, bisogna riportare in casa le piante d’appartamento che in estate abbiamo tenuto all’aperto. È l’occasione giusta per sistemarle nei punti più adatti, per dare ai fiori la luce e la temperatura giuste. Dopo avere tolto le foglie gialle e avere spolverato le altre, ecco dove mettere ciascun vaso.
Davanti alla porta finestra.
È la zona più luminosa della stanza, ideale per il ficus benjamina, il tronchetto della felicità e la pianta mangiafumo. Disponi le piante davanti ai vetri: se le metti di lato, la luce non basta. I raggi diretti del sole non devono mai colpire le foglie, neppure in inverno. Altrimenti le rovinano. Perciò, se la porta è rivolta a sud, tieni tirate le tende. Quando fa freddo, prima di aprire la finestra, sposta le piante: se vengono colpite dalla corrente, soffrono. Per non far fatica, sistema un cachepot con le rotelle sotto ogni vaso, così lo muoverai con una spinta.
Sul davanzale interno.
È un posto luminoso e fresco, perché è vicino al vetro. Va bene per le piccole piante grasse e per il ciclamino, che a temperature più alte seccherebbero. Controlla che gli infissi non lascino passare spifferi che fanno ammalare le piante. Meglio evitare di sistemare troppi vasi sul davanzale: perderesti tempo a toglierli quando apri la finestra. L’ideale è raggrupparli su dei vassoi. Fanno da sottovaso ed è rapido spostarli.
Vicino al calorifero.
È il posto adatto alle specie di origine subtropicale, come l’orchidea o la phalaenopsis, che amano luce, caldo e umidità. In questa zona della stanza l’aria è molto secca. Per dare alle piante l’umidità di cui hanno bisogno per non ingiallire, spruzza ogni giorno acqua sulle foglie e appendi al termosifone la vaschetta dell’umidificatore. Oppure sistema vicino ai vasi una pianta di papiro: attraverso le foglie, fa evaporare gran parte dell’acqua che beve e crea umidità.
In salotto.
Guai a mettere vicino al calorifero il limone, lo spatifillo, l’anturio e la gardenia: seccherebbero. Ma poiché non hanno bisogno di molta luce, puoi sistemarle in qualsiasi altra zona della stanza. Riunisci le piante in una fioriera con rotelle. Così, quando pulisci il pavimento, non dovrai spostare tutti i vasi. Risparmierai tempo e fatica anche quando devi (ogni sei giorni) girare i vasi in modo che nell’arco di una settimana tutte le foglie ricevano luce. Ti basterà ruotare la fioriera.
Nell’ingresso.
Di solito c’è poca luce, ma per la fittonia, l’aglaonema e il paphiopedilum (la scarpetta di Venere) e per tutte le piante originarie del sottobosco è sufficiente. Negli ambienti con poca luce, occorre innaffiare poco. Prima di bagnare, controlla che la terra sia asciutta. Se dai troppa acqua si formano muffe e la pianta muore.
Sulle mensole.
È una posizione perfetta per la violetta africana e per le piante ricadenti come edera, cissus, potos e singonio. Per non far gocciolare l’acqua delle innaffiature sui ripiani, metti un piattino sotto ogni vaso. Attorno lascia dello spazio libero, così non devi toglierla quando spolveri la mensola: ti basterà spostarla di lato.