Adoro le case giungla, trovo che siano super rilassanti e mettano in pace con il mondo anche dopo una giornata difficile. E se in passato case del genere erano solo per una manciata di appassionati, oggi sempre più persone di avvicinano al bellissimo mondo delle piante d’interno.
La quarantena è stata per tutti un periodo difficile e a tratti pesanti ma per molti è anche stato un periodo di calma forzata in cui riscoprire o scoprire passioni nuove, tra cui, una delle più gettonate, è sicuramente quella botanica.
Internet è una grandissima fonte d’ispirazione e conoscenza e i vivai ormai sono super forniti di piante di qualsiasi varietà. E se invece si vive lontano da grandi città, online c’è solo l’imbarazzo della scelta riguardo a negozi da cui acquistare piante più o meno grandi.
Ma spesso, quando parlo con qualcuno di questa mia passione, mi viene risposto “Purtroppo io ho il pollice nero!”. Beh sfatiamo questa credenza, il pollice nero non esiste! Sicuramente c’è chi ha una sensibilità maggiore e fa meno fatica a capire le esigenze delle varie piante ma non è questo che determinerà o meno il vostro successo con le piante, non temete!
L’unica cosa che conta davvero per avere delle piante felici è studiare le loro caratteristiche prima di fare l’acquisto.
Piante in casa: cose da sapere ed errori comuni
Spesso ci facciamo trascinare dalla voglia di acquistare la pianta di cui tutti parlano o che ci piace particolarmente senza però studiare le sue esigenze e capire se nella nostra casa ci sono i requisiti adatti perché lei possa vivere felice. Oppure semplicemente la mettiamo in un posto poco adatto.
Errori comuni sono posizionare la pianta in un luogo poco luminoso solo perché quell’angolo è vuoto e lo vogliamo arredare, oppure metterle vicino a correnti d’aria o termosifoni, non dare la giusta umidità a quelle piante che ne hanno grande bisogno o innaffiarle troppo facendole marcire irrimediabilmente. Detto così sembrano tante cose da sapere ma in realtà, una volta entrati nell’ottica, diventa tutto molto intuitivo.
Di sicuro, se si è alle prime armi, sconsiglio di partire con piante più capricciose come possono essere le calatee o alcune begonie, piuttosto che felci ed orchidee. Per rompere il ghiaccio meglio quelle amiche che si accontentano di poco e perdonano molto come pothos, zamioculcas, sanseverie o clorofito. A loro andrebbe fatta una statua perché sono così semplici che le si potrebbe quasi dimenticare senza che succeda nulla.
Animali domestici e bambini
Le case piene di piante sono bellissime ma di sicuro sono più facili da gestire quando non si hanno bimbi piccoli o animali domestici. Entrambi, soprattutto se come animale abbiamo un gatto, sono molto curiosi e a volte un po’ pasticcioni e questa loro irruenza, oltre che creare caos, può anche essere pericolosa.
Infatti alcune piante possono essere tossiche o addirittura velenose per cui sarebbe sempre meglio informarsi delle caratteristiche delle singole specie prima di acquistarle.
Il problema dell’ingestione è sicuramente molto più frequente negli animali, per questo sul sito dell’Enpa trovate l’elenco completo delle piante da evitare. Ovviamente non tutti i gatti sono così attratti dalle piante, il nostro ad esempio non lo è quindi mi limito ad evitare solo quelle piante veramente velenose tipo la Dieffenbachia.
Se però non potete fare a meno di una particolare varietà si può sempre pensare di mettere le piante in posti belli alti o appese, sempre ovviamente valutando che le condizioni siano ideali per la pianta.
I bimbi piccoli di solito amano scavare nella terra e giocare ai piccoli giardinieri. Personalmente, dopo il terzo rinvaso coatto da parte di mio figlio ho deciso di spostare fuori diverse piante fino a quando non è diventato meno irruente, anche se questo ha ovviamente portato alcune piante a soffrire un po’.
Sempre parlando di animali domestici, alcuni sono più dispettosi di altri e alcuni gatti possono scambiare la terra dei vasi come lettiera e in tal caso è spesso una vera e propria lotta per fargli perdere l’abitudine. Ciò che si può provare a fare è quello di usare spray dissuasori o posizionare elementi dal forte odore come i fondi di caffè nei vasi. Sicuramente tenere sempre ben pulita la lettiera può aiutare a usare meno la terra per i loro bisogni.
Piante per purificare l’aria
Ma perché ci dovrebbero essere tante piante in ogni casa? In
effetti, passione a parte, richiedono comunque delle cure e del tempo da
dedicare a loro, soprattutto se il numero comincia ad essere consistente.
Uno dei motivi più importanti per cui vi consiglio di approcciarvi a questo bellissimo mondo è sicuramente per il loro potere purificante dell’aria. Infatti non sempre ci rendiamo conto di come, ahimè, l’aria delle nostre case sia tutto tranne che pura. Si è infatti dimostrato che in essa sono presenti monossido di carbonio, formaldeide, benzene e onde elettromagnetiche solo per dirne alcune. Sembra incredibile vero? Eppure sono tante le fonti di questi inquinanti intorno a noi, basti pensare al riscaldamento, detergenti, elettrodomestici e mobili per via delle colle in essi presenti. Ma anche semplicemente la nostra respirazione e quella dei nostri animali domestici produce anidride carbonica.
Per risolvere almeno in parte questo problema, oltre ovviamente a cambiare spesso l’aria, ci vengono incontro anche le nostre amate piante, alcune più disinquinanti di altre. E buona notizia! Le migliori a farlo sono spesso anche tra le più facili da coltivare. Ad esempio il Pothos, la Sanseveria, Spatiphyllum o l’Areca, che oltre ad essere molto molto facile da coltivare si trovano praticamente ovunque, a volte addirittura nei supermercati. L’ideale sarebbe ovviamente averne più di una in modo da creare una vera squadra per rendere migliore l’aria che respiriamo. A tal proposito sfatiamo anche il mito che le piante in camera da letto non si possano tenere e circondiamoci anche lì, dove di notte la quantità di anidride carbonica è decisamente alta.
Si è sempre creduto che fosse dannoso dormire con loro vicino dato che a loro volta, di notte, producono anidride carbonica ma anche se questo aspetto biologico è vero, è comunque irrilevante se messo in confronto alla quantità prodotta da noi stessi, da chi ci sta a fianco o dai nostri animali domestici. E se comunque la cosa non vi fa stare tranquilli, sappiate che ci sono piante, come la Sanseveria, conosciute come Piante da camera da letto, che hanno il processo inverso, ossia producono ossigeno durante la notte.
Arredare casa con le piante
Le piante poi, a mio parere, sono i migliori complementi d’arredo che si possano immaginare. Infatti ne esistono talmente tante, tutte diverse tra loro e con così tante sfumature di colore che basterebbero loro a rendere le nostre case un ambiente curato, elegante e piacevole in cui passare del tempo.
Per rendere tutto ancora più bello si può pensare di posizionare le piante in supporti vari, in modo che abbiano un portamento armonioso. Ad esempio possiamo metterle su piedistalli ad altezze diverse in modo tale che creino un bell’effetto movimentato, invece che tenerle a terra tutte alla stessa altezza. Ce ne sono di svariati tipi, di metallo, in legno, in bambù, con stili che vanno dall’ipermoderno al più classico. Lì basta vedere quale si abbina meglio allo stile della vostra casa e i vostri gusti personali. Anche appenderle secondo me è molto scenografico, anche se ovviamente si prestano solo le piante con un portamento ricadente come Pothos o Edera. Anche in questo caso c’è solo l’imbarazzo della scelta, si può pensare di usare i classici porta vaso che troviamo comunemente nei vivai, oppure soluzioni più creative al macramè o ancora costruire strutture appese al soffitto ad es. con rami portati a riva dalle mareggiate, levigati e usati come supporti per appendere svariate piante.
Alcune delle piante che si prestano meglio ad essere appese sono le Tillandsie, le quali essendo piante aeree che assorbono l’umidità dall’aria, trovano il loro posto perfetto se appese, meglio se in bagno dove c’è maggiore umidità. Altra variante molto creativa e d’effetto per appendere le vostre piante sono sicuramente i kokedama, ossia palle di terra avvolte da muschio o sfagno, all’interno della quale è inserita una piccola pianta. Tipica della tradizione giapponese è per me una vera e propria opera d’arte. Altra opera d’arte sono sicuramente i terrari che altro non sono che vasi o damigiane all’interno dei quali vengono piantate piccole piante amanti dei climi umidi che, una volta chiusi, generano un mini ciclo dell’acqua per cui non è neanche necessario innaffiarle.
E poi largo alle mensole con tante piante più o meno ricadenti. Noi le abbiamo in sala sopra al divano e trovo che siano davvero belle.
Le piante come rimedio antistress naturale
Le piante quindi, l’abbiamo capito, sono veramente belle esteticamente e donano un tocco in più alle nostre case. Ma sono anche tanto alto, ad es. sono dei grandissimi antistress.
Prendersi cura di loro, controllare il loro stato di salute, pulire le foglie dalla polvere (cosa importante per favorire la traspirazione) e innaffiarle può essere un vero e proprio momento di stacco dai problemi della vita di tutti i giorni, consentendoci di rilassarci e riprendere contatto con la natura e noi stessi. Soprattutto se viene fatto un po’ come un piccolo rituale quotidiano, anche solo controllarle al mattino mentre di beve il caffè, può essere realmente terapeutico.
In primavera poi, quando le piante sono al massimo del loro splendore e si risvegliano dopo il lungo letargo invernale, è una continua scoperta di foglie nuove e primi fiori. Non per nulla, come abbiamo già detto, durante la quarantena tantissime persone si sono avvicinate al mondo delle piante, trovando grande beneficio nel dare loro le proprie cure e affrontare così un periodo che è stato indubbiamente molto duro e faticoso per tutti.
È poi dimostrato che il colore verde ispira pace e tranquillità, non affatica gli occhi, rilassa la mente e abbassa i livelli dello stress. Direi quindi che non avete più nessun motivo per non correre al vivaio a fare acquisti.
Propagazione per talea e condivisione
Ma ovviamente non dobbiamo per forza acquistare le nostre piante, tante sono molto facili da propagare per talea. Personalmente ho una grandissima passione per il mondo della propagazione quindi provo a fare talee ogni volta che posso, che sia chiedendo un pezzetto dalle piante di amici o parenti oppure dalle piante che ho acquistato in vivaio. Non è nulla di difficile, anzi è molto più facile di quel che sembra e regala tantissime soddisfazioni.
Per farle vi basterà appunto una porzione della pianta madre e metterla a radicare in acqua o direttamente in terra. A volte, come per alcune piante grasse, basta addirittura appoggiare sulla terra umida una singola foglia perché questa dia vita ad una nuova piantina. Veder radicare e crescere una nuova pianta secondo me è molto appagante e ci rimette in connessione con i ritmi lenti della natura. In un mondo che va a velocità folli e in cui sembra che tutto sia sempre dovuto all’istante, male non fa tornare ad apprezzare la lentezza e le attese. Se avete poi bimbi piccoli è davvero educativo far crescere e accudire delle piantine, soprattutto se si vive in città e non si ha la fortuna di vivere a stretto contatto con la natura.
Inoltre, avere sempre tante piccole piantine, vi permetterà a vostra volta di donarle alle persone a voi care o scambiarle con altre appassionati, creando così una bellissima rete di condivisione. Se non conoscete nessuno nella vostra cerchia con questa passione, internet vi viene incontro perché è davvero facile conoscere, anche se virtualmente, tanti appassionati con cui condividere gioie, dubbi, informazioni e perché no, anche talee.
Come vedete il mondo delle piante ha un’infinità di sfaccettature e aspetti che lo rendono davvero interessante e stimolante. Troppe volte non ci si mette alla prova perché convinti di avere il pollice nero ma appunto, il pollice nero non esiste!
L’unica cosa che davvero conta è informarsi sulle caratteristiche ed esigenze delle singole piante ma una volta individuati i pochi punti importanti loro possono solo regalare grandi soddisfazioni.
Ciao, sono Sara Rezzolla, artigiana del microbrand Sogni Risplendono. Realizzo accessori zero waste con la speranza che possano essere d’aiuto a diminuire l’utilizzo dei prodotti usa e getta e dare una mano al nostro pianeta in questa perenne lotta contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Il mio motto? Anche i piccoli gesti fanno la differenza!