Acquistare terriccio, qualche fiore e dei vasi non basta. Per cominciare a coltivare con successo piante e fiori, occorre conoscere le regole base.
QUANTO SOLE C’È?
Se si ha il giardino, la prima cosa da fare è studiare l’esposizione perché, a seconda delle ore di sole, l’ambiente può essere luminoso e caldo oppure parzialmente soleggiato e fresco. Oc- chio anche alle ombre proiettate dagli edifici nelle vicinanze: basta una siepe di confine o un albero nel terreno del vicino, per creare angoli bui. Nel caso di un terrazzo o di un balcone, invece, conta il piano dell’appartamento: più è in alto più sarà esposto al vento. A questo punto, per stabilire quante piante comprare, bisogna prendere le misure con il metro e riportarle, in scala, su un foglio a quadretti. Per la terrazza vanno segnate anche le finestre e previsto un angolino libero per il tavolo e le sedie. Mentre, per il giardino, si tracciano i sentieri e si riserva l’angolo più soleggiato all’orto.
LE SPECIE GIUSTE
Le piante più facili da coltivare sono quelle adulte, di due o tre anni di età. Ma, nell’acquisto, occorre ricordare che molte specie da fiore cespugliose o rampicanti (le rose, le ortensie, il glicine o il caprifoglio) d’inverno mostrano pochi rametti, mentre in primavera crescono in modo esplosivo. Le sempreverdi da siepe (il lauro, il ginepro, la berberis), invece, danno subito l’idea dello spazio che occuperanno. Succede così anche con l’azalea, la camelia e la pieris, che fioriscono a mezz’ombra. Per le specie perenni da ombra (la hosta, l’astilbe), da sole (la sunpatiens e le graminacee, in giardino; le petunie e i tageti in vaso) o da mezz’ombra (la begonia e i gerani), infine, meglio aspettare la primavera: ora la vegetazione è quasi inesistente.