Cos’è, come agisce
Inodore e incolore, il Radon è un gas radioattivo naturale presente nel sottosuolo che si genera principalmente in rocce come lave, tufi, pozzolane e in graniti e rocce sedimentarie come marmi e marne. Questi i dati che si conoscono da anni. Ciò che invece non viene divulgato come dovrebbe riguarda sia la facilità con cui questo gas può fare ingresso nelle nostre abitazioni sia le conseguenze negative che ciò potrebbe avere sulla nostra salute.
Il Radon infatti -estremamente volatile- può infiltrarsi nelle abitazioni poste ai piani bassi attraverso sia i giunti di connessione fra solaio a terra e pareti sia attraverso le microfessure di muri e fondazioni. La differenza di pressione tra l’esterno e l’interno, inoltre, causa un movimento convettivo dell’aria che facilita il trasporto del Radon all’interno degli ambienti domestici.
Quali i rischi per la salute? La prolungata esposizione alle cosiddette radiazioni Alpha emesse dal gas danneggiano le mucose dell’apparato respiratorio: tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo considera la seconda causa di tumore polmonare dopo il fumo di sigaretta.
Per tenerlo lontano, un vespaio ventilato
La migliore strategia difensiva consiste nel disperdere il gas, allontanandolo, attraverso una struttura a canali ventilati (detta infatti vespaio ventilato) posta sotto la pavimentazione che funga da obbligatoria via di fuga per il gas, impedendogli così di infiltrarsi in casa: un intervento non sempre facile da realizzare negli edifici esistenti, se non in fase di ristrutturazione della casa.
La bella notizia è che le aziende specializzate in soluzioni anti-Radon oggi consentono di creare un vespaio ventilato senza dover per forza demolire il pavimento esistente: grazie a speciali e piccolissimi casseri a perdere di soli 3 cm (micro-moduli in plastica con la parte inferiore cava) si può realizzare facilmente e velocemente il vespaio, direttamente sul parquet o sulla ceramica. Laddove invece i volumi dei locali abitativi non permettessero questa soluzione, si deve intervenire in fase di ristrutturazione, rimuovendo prima la vecchia pavimentazione e il relativo massetto e, successivamente, realizzando i nuovi vespai, soletta isolata e rivestimento.
Rivelatore spia
Per la misurazione del Radon è bene rivolgersi a un esperto in “radioprotezione”, ma per una prima verifica sulla presenza del gas in casa puoi ricorrere anche a un rivelatore “a tracce”: una pellicola “spia” alla nitrocellulosa che, misurando le tracce di radiazioni Alpha, registra la presenza del gas in casa. Trascorso il tempo di esposizione (30-90 gg), invii la pellicola al laboratorio indicato dall’azienda, il quale ti rimanda l’analisi a costo zero.