Come riciclare l’acqua della psta
Far bollire l’acqua, buttare la pasta, attendere 8-12 minuti, scolarla e spadellarla con il sugo. La routine della preparazione della pasta a cui siamo abituate non prevede il riciclo dell’acqua di cottura. Semplicemente, scompare all’interno del lavello. Ma c’è un modo più ecologico di preparare la pasta riutilizzando l’acqua che – non tutti sanno – è ricca di amido e sali minerali. Non solo in cucina ma anche nella pulizia della casa e nella beauty routine quotidiana.
Gli ultimi dati Istat a nostra disposizione indicano un prelievo di acqua potabile di 419 litri per abitante, nonostante si sia ridotto del 2,7 % rispetto al 2015 è importante ricordare che l’acqua non è una risorsa inesauribile. Contribuire ad evitare lo spreco d’acqua potabile si può, attraverso una serie di buone pratiche che comprendono anche il riutilizzo dell’acqua di cottura della pasta. L’acqua della pasta è nutriente (perché contiene amido e sali minerali) e facile da “salvare”: basterà mettere un recipiente di raccolta sotto allo scolapasta, oppure prelevare la pasta dalla pentola con una schiumarola. Messe in atto queste accortezze non ti resta che usare l’acqua di cottura della pasta in 10 modi davvero smart!
I modi per riutilizzare l’acqua della pasta
I metodi per non sprecare l’acqua della pasta sono probabilmente più di quanti credessi. Eccone 10, suddivisi per ambito di utilizzo (cucina, giardinaggio, pulizia della casa e cura della persona), che cambieranno il tuo modo di approcciare agli “scarti” P.s: sai che puoi riutilizzare anche le bucce degli ortaggi?
Per mantecare la pasta
Riutilizzare l’acqua della pasta per condire proprio la pasta può sembrare un controsenso, invece è molto furbo. Aggiungere una piccola quantità d’acqua amidacea, al momento di spadellare sul fuoco la pasta con il sugo o con qualsiasi condimento, fa in modo che le due componenti leghino, ottenendo una consistenza d’insieme cremosa e vellutata. La mantecazione vale anche con il sugo di pomodoro: basterà un mestolo d’acqua di cottura per per renderlo più liscio e compatto.
Come base per il brodo
Arricchita con erbe aromatiche, sedano, carote e cipolla l’acqua di cottura della pasta può essere riciclata per fare in casa il brodo. Ma anche come parte liquida per zuppe, vellutate e minestre. Se a suo tempo hai salato l’acqua della pasta, ricorda di andarci piano con la salatura successiva, altrimenti otterrai un piatto troppo sapido.
Per cuocere al vapore e in pentola a pressione
Un trucco utilissimo per il meal prep: scola la pasta e usa l’acqua ancora calda per cucinare al vapore verdure e secondi piatti, aggiungendo cestello e coperchio. Ma puoi anche travasare l’acqua della pasta nel contenitore per la cottura a vapore da microonde: l’acqua già calda ti permetterà di ridurre ulteriormente i tempi di cottura. Vale lo stesso quando decidi di usare l’acqua della pasta con la pentola a pressione.
Per l’impasto di pane e pizza
Gli impasti di pane e pizza traggono giovamento dagli amidi che tendono ad addensare e strutturare gli impasti. Per questo, usare l’acqua di cottura della pasta nella panificazione è un’idea non solamente ecologica, ma anche furba. Attenzione però alla quantità di sale complessiva: se l’acqua è salata, la dose di sale indicata in ricetta andrà diminuita.
Per ammollare i legumi secchi
Altro scenario idilliaco di un sabato votato al meal prep: cuoci la pasta per il pranzo, utilizzi parte dell’acqua per cuocere al vapore le verdure destinate alle future schiscette e parte per ammollare i legumi secchi corrispondenti alla razione settimanale. Ricorda sempre che dopo l’ammollo i legumi vanno sciacquati e l’acqua per cuocerli dev’essere nuova. Vuoi chiudere il cerchio con il riciclo? Usa l’acqua di cottura dei legumi, una volta raffreddata, per annaffiare le piante e l’acqua dei ceci (detta acquafaba) per sostituire le uova nei dolci: ha un forte potere legante e monta come l’albume d’uovo.
Per annaffiare le piante
Proprio come l’acqua di cottura dei legumi, anche l’acqua della pasta si può usare per abbeverare le piante. Solamente se priva di sale, oppure allungata con altra acqua “nuova” o meglio ancora piovana, in caso contrario potrebbe danneggiare le colture. Tolta la presenza del sale, l’amido e i sali minerali contribuiscono a rendere più fertile il terreno senza alterarne il PH.
Per lavare i piatti
L’acqua ancora calda può essere usata per lavare i piatti con il detersivo, sfruttandone l’alta temperatura. Questo vale per il primo passaggio, ovvero l’ammollo, il risciacquo, invece, va fatto con l’acqua corrente o meglio, per non sprecarne troppa, nella seconda vasca del lavabo riempita d’acqua.
Per il pediluvio
Quante volte hai riempito la bacinella di acqua e sale grosso per mettere a bagno i piedi in vista della pedicure? Serviti dell’acqua di cottura della pasta: non solo è già salata, ma l’amido è lenitivo. Aggiungi anche del bicarbonato per ammorbidire la pelle e procedi con uno scrub a base di fondi di caffè e olio di cocco.
Come maschera per i capelli
Gli amidi contenuti nell’acqua della pasta rendono i capelli morbidi e lucenti. Mescola olio di oliva, miele e acqua di cottura. Stendi sulle lunghezze, massaggia e tieni in posa per 20 minuti avvolgendo i capelli nella pellicola trasparente. Poi risciacqua abbondantemente.
Come beauty treat per il viso
Dopo aver lasciato che l’acqua della pasta si raffreddi, aggiungi la farina d’avena necessaria ad ottenere la consistenza di una maschera per il viso. Per una profumazione più gradevole sarà sufficiente una goccia di olio essenziale. Questa maschera si prende cura delle pelli più sensibili rendendole setose.