La buccia di banana ravviva i colori dei fiori

  A donare colore è il potassio, un minerale soprattutto per gerani, petunie e fucsie. Infatti contiene molto potassio, una sostanza che influisce sulle tonalità delle corolle. Per usare la buccia di banana come fertilizzante, occorre farla essiccare per una decina di minuti nel forno aperto a circa 80 gradi. Poi va lasciata raffreddare e ridotta in polvere che, con un cucchiaio, si sparge nei vasi. Per farla penetrare, basta bagnare la terra.

Se le foglie sono gialle si può diluire dell’aceto nell’acqua delle innaffiature

 A far ingiallire le foglie o addirittura seccare alcuni fiori, come la gardenia e l’azalea, sono i sali di calcio. Quando non c’erano gli appositi prodotti chimici, nell’innaffiatoio si metteva l’aceto che grazie a una reazione chimica ha proprio il potere di separare dall’acqua i sali di calcio. Se ne può mettere un cucchiaio ogni tre litri d’acqua, si lascia agire tutta la notte, poi al mattino si bagnano le piante. Poiché i sali si depositano sul fondo del recipiente, l’ultimo mezzo litro di acqua va gettato.

I fondi di caffè rendono le piante più forti

NO  I fondi di caffè sono ricchi di sostanze oleose, tossiche per i fiori. Perciò fanno ingiallire le piante. Però in piccole quantità (pochi cucchiai ogni due mesi), e ben miscelati alla terra delle aiuole, la rendono più soffice.

D’estate le piante non seccano se si mettono gusci di nocciole e noci sopra la terra dei vasi

 Per risolvere il problema della rapida evaporazione dell’acqua dovuta al caldo, oggi si distribuiscono sulla terra palline di argilla espansa o corteccia di conifera. Ma si può anche fare come le nonne: mettere nei vasi gusci di nocciole e noci.

Il latte rinfoltisce le piante

NO  Contiene sostanze grasse e proteine dannose per le radici. Se, poi, le piante sono in casa, dove fa caldo, il latte fa sviluppare batteri e muffe che danneggiano i fiori.

Il fondo di bottiglia dei vini rossi è un ottimo fertilizzante

 Tra le sostanze contenute nel vino ci sono sali minerali che hanno un’azione disinfettante. E altre sostanze che agiscono da fertilizzante. Perciò quel fondo che resta nella bottiglia, se diluito con mezzo bicchiere di acqua e versato sulla terra, diventa un ricostituente che fa crescere più rigogliose sia le piante verdi sia quelle da fiore.

L’aglio combatte i parassiti

 È un vecchio trucco: in primavera, quando c’era il rischio che le rose venissero attaccate dai pidocchi, si piantavano attorno all’arbusto diversi spicchi di aglio. Contengono una sostanza ricca di zolfo che si diffonde nel terreno, viene assorbito dalle radici e sale con la linfa fino ai giovani getti, che a quel punto non sono più appetitosi per i parassiti. In alternativa all’aglio si possono piantare i bulbi dell’erba cipollina: sono più ornamentali perché in estate fanno fiorellini rosa.