Senecio: il fiore giallo del tramando
Da quando mi sono appassionata a piante e fiori, mi è sempre piaciuto scambiare semi e talee -le botaniche del futuro- più che esemplari già belli e pronti. L’idea di poter crescere insieme a loro mi ha sempre rasserenato e mi ha insegnato molto sull’arte del saper attendere (vi ripeto il mio mantra: nella vita ma soprattutto in giardino “lentezza è bellezza”).
Così, nell’arco degli ultimi dieci anni, il mio Giardino Felice è diventato una specie di fiera campionaria di tutto ciò che si può coltivare in questo clima mite, arido in estate e umido in inverno. Amici e parenti hanno iniziato a portarmi “pezzettini vegetali” dai viaggi, ma più spesso dai loro balconi e giardini.
Mi ricordo che un giorno arriva Mau – ai tempi lavoravamo assieme a Repubblica e passavamo tutte le pause caffè a parlare di piante e fiori, ma allora erano solo sogni immateriali – con un sacchetto enorme pieno di sfalci: doveva traslocare nella nuova casa e aveva dovuto potare drasticamente “quell’edera grassa” dono del nonno. Quella pianta arrivata a Milano dal sud, minuscola, che si era appropriata di un intero terrazzo in pochissimi anni. Quel sacchetto (spazzatura compostabile per alcuni, il dono più bello per me) è arrivato nel mio giardino poco dopo e ha invaso con la sua bellezza spazi impossibili, ingestibili, irraggiungibili, e per giunta senza ancora avere un nome, quello botanico intendo.
Ora so come si chiama, Senecio angulatus, e ho pure capito che è la pianta giusta per ogni gradazione di pollice verde, specie le più scure, quelle tendenti al nero. Ps: adesso so anche che non è una “edera grassa”.
Senecio angulatus: come non prendersene cura
Ditemi che cercate una pianta estremamente vigorosa, a crescita rapida, sempreverde, con fioritura spettacolare in mesi difficili, esuberante, sprezzante del caldo torrido e gelo, di troppa o troppo poca acqua, una immortale insomma. Sì, ditemi che cercate “l’erba voglio” perché… nel mio Giardino Felice (e immagino in moltissime altre case) esiste. Tutto esiste nel mondo vegetale.
La pianta che fa per voi (ma anche per me, per tutti) si chiama Senecio angulatus ed è una succulenta sarmentosa (rami lunghi, flessibili, ricascanti se non trattenuti) dalle belle foglie verde smeraldo e carnose, simili per forma a quelle dell’edera, con steli color melanzana e fiori giallo-sole: un mix incredibile di tinte vitaminiche a rallegrare i cieli bigi novembrini.
Il Senecio si adatta ovunque, dagli angoli più scomodi del giardino, dove con le radici a terra esploderà in tutta la sua esuberanza fino a doverlo contenere a colpi di cesoia, agli “angolini difficili” dei balconi in città, sui quali darà comunque bella mostra di sé ricascando anche per metri.
L’unica cosa che vi chiede è una bella esposizione soleggiata per fiorire copiosamente in inverno, ma si accontenterà anche di una posizione in ombra, e in quel caso si farà amare per il verde brillante delle sue foglie. Vi ho già raccontato che fa tutto da solo, ma ricordatevi che il vaso (specie se piccolo e pure di plastica) è un ambiente ostile per qualsiasi vegetale, quindi se lo mettete lì aiutatelo irrigandolo un po’ in primavera ed estate.
Senecio: quando l’esuberanza diventa prepotenza
Essere vigorosi, belli ed inarrestabili è un pregio o un difetto? Questo dipende da voi e soprattutto dallo spazio che vorrete e potrete dedicare al Senecio angulatus (mi sono dimenticata di dirvi perché ripeto spesso il suo nome e cognome, cioè genere e specie botanica: di Senecio ce ne sono tanti, troppi per non confonderli).
Ricordatevi che questa pianta può esser invasiva, occupando in breve tempo non solo il suo spazio ma anche quello delle altre sue vicine, che a volte usa come tutori. Qui da me l’ho piantata tra i Fichi d’India perché -io- avrei voluto un effetto tappezzante. Invece lui – il Senecio – si è arrampicato ovunque, creando una tessitura impenetrabile in un angolo di giardino che ora guardo con piacere, ma da lontano.
Pillola verde: talea per principianti
Se tutte le piante si propagassero con questa facilità (e velocità), il mondo sarebbe ancora un luogo verde brillante. Moltiplicare il Senecio angulatus è estremamente semplice, perché basta inserire qualche rametto nella terra. Periodo? Lunghezza di talea? Cure? Esposizione? Innaffiature? Non vi preoccupate: questa pianta fa tutto da sola.
Curiosità: una pianta perfetta ovunque
Il Senecio angulatus è in grado di resistere anche al salino, quindi sta bene pure in quelle zone dove arriva l’aerosol marino. Avete ancora qualche dubbio sulla sua gioia di vivere?