I prodotti più comuni ottenuti dal riciclo
Nelle nostre attività quotidiane produciamo una ingente quantità di immondizia di qualsiasi genere. Fortunatamente, negli ultimi anni, si è diffusa una maggiore sensibilità sul tema della riduzione degli scarti e sul loro riciclo o riutilizzo, ma ancora c’è tanto da fare.
Probabilmente, molti di noi intensificherebbero i loro sforzi nella lotta alla diminuzione dei rifiuti se si fermassero a riflettere su quanti oggetti e beni che quotidianamente entrano a far parte delle nostre abitudini di consumo provengono da un’attività di riuso degli scarti (o potenziali tali!).
Felpe e coperte in pile
Chi di voi non ha in casa una felpa o una coperta in pile? Grazie alla sua morbidezza, alla leggerezza, alla possibilità di lavaggio in lavatrice, e, al contempo, alla sua grande capacità di riscaldare, questo tessuto è certamente tra quelli più utilizzati soprattutto nelle fredde serate di inverno. Bene! È il momento di “scoprire” che tale tessuto nasce grazie al virtuoso recupero le bottiglie di plastica! Dal processo di riciclo del polimero PET (Polyethylene terephthalate), infatti, utilizzando tra le 10 e le 25 bottiglie (circa) si può produrre una felpa in pile.
Pellet
Energia dai rifiuti? Si può! Avete stufe a pellet? Forse non sapete che si può ricavare impiegando gli scarti di lavorazione del legno ricollegabili alle fasi di piallatura e segatura nonché ai ritagli.
Biogas
Dalla frazione organica della differenziata, invece, si può poi estrarre il biogas, che è una miscela di vari tipi di gas ottenuti dalla fermentazione batterica anaerobica (assenza di ossigeno)… una preziosa fonte di energia rinnovabile se si pensa che in Italia nel 2018 gli impianti hanno prodotto oltre 310 metri cubi di biogas, pari al consumo medio annuale di 280.000 famiglie (fonte: Biowaste, Risorsa per l’economia Circolare, Edizioni Ambiente 2020).
Concime
I Residui vegetali e, più in generale, la frazione organica dell’immondizia non smette di stupirci! Quanti di voi sanno che se ne può ottenere del compost da impiegare come concime naturale?
Alimenti derivanti dall’uso efficiente della materia prima
Anche nel comparto alimentare, molti prodotti che introduciamo nella nostra dieta sono ottenuti dagli “scarti” di lavorazione di altri cibi. Le virgolette sono d’obbligo perché forse si dovrebbe pensare in ottica di uso efficiente della materia prima.
Un esempio è rappresentato da uno dei latticini più diffusi nelle tavole italiane: la ricotta. Come suggerisce il nome stesso, infatti, questo prodotto è ottenuto dalla ri-cottura del siero di latte ovverosia della parte liquida che si separa dalla cagliata durante la caseificazione. In sostanza ciò che sarebbe uno scarto – che solitamente viene impiegato nell’alimentazione zootecnica – viene “salvato” per essere trasformato in un ottimo alimento.
Sapone
Ci sono infine i rifiuti, come l’olio esausto, che, se abbandonati nell’ambiente, possono creare danni incalcolabili all’ecosistema. È paradossale come un rifiuto che può sporcare il pianeta, se recuperato e trattato adeguatamente, si possa trasformare in risorse preziose. Un esempio? Ci si può realizzare il sapone: combinato ad altre sostanze, l’olio esausto può infatti essere impiegato per creare ottimi detergenti per l’igiene personale o per la pulizia dei panni.