I pannelli solari inquinano? È una domanda che ci facciamo spesso, specie dopo avere scoperto che per la produzione di alcuni moduli fotovoltaici viene usato il silicio amorfo, che è considerato tossico per l’uomo, ma anche tellurio di cadmio e esafluoruro di zolfo. Per non parlare dei problemi legati allo smaltimento. A quest’ultima problematica hanno cercato di trovare una soluzione due aziende dei Paesi Bassi, che hanno unito gli sforzi e hanno inventato pannelli solari riciclabili.
I pannelli solari riciclabili sono a nido d’ape
I nuovi pannelli, che presto entreranno in produzione, sono costituiti da moduli a nido d’ape leggeri e potrebbero diventare il futuro dell’energia rinnovabile sostenibile. La loro forza sta nella leggerezza: non più vetro pesante ma, appunto, una struttura a nido d’ape robusta e leggera. Pesano fino al 65 per cento in meno di quelli convenzionali, e quindi sono più facili da installare. Questo elimina la necessità di un telaio in alluminio e li rende più resistenti agli urti rispetto ai tradizionali pannelli solari. Significa anche che possono essere installati su edifici che sopportano un peso limitato, come i fienili.
I pannelli solari riciclabili sono più efficienti
La struttura a nido d’ape li rende più efficienti anche nel controllo delle temperature, mentre i pannelli in vetro diventano meno efficienti in ambienti con temperature elevate. Non che i tradizionali pannelli solari in vetro non siano tecnicamente riciclabili. Ma il costo è spesso proibitivo e farlo richiede molto tempo. Le piastrelle a nido d’ape richiedono meno materiali. Di conseguenza, il processo di riciclaggio è più realizzabile.
Perché il peso è importante
I sistemi tradizionali di pannelli solari sono costituiti da pannello, materiali di montaggio e zavorra per evitare che vengano spazzati via dal vento e da condizioni meteorologiche avverse. Il tutto pesa circa 25 chili per metro quadrato. I nuovi sistemi fotovoltaici leggeri utilizzano ancoraggi per tetti anziché una zavorra, così il peso si riduce a 8 chili. Questo fa sì che possano essere utilizzati su tetti commerciali e industriali. Inoltre, i pannelli a nido d’ape utilizzano anche meno materiali e sono più facili da installare.
Perché è così difficile riciclare i pannelli solari?
I pannelli solari sono notoriamente difficili da riciclare. Spesso finiscono in discarica. Il motivo: sono costituiti da più strati con componenti diversi che devono essere separati. Ma questo è un processo costoso e dispendioso in termini di tempo, spesso considerato antieconomico. Inoltre, il processo di separazione si basa in genere sull’utilizzo di sostanze chimiche pericolose. Questo è un grosso problema per un’industria che, in fondo, mira a proteggere il pianeta decarbonizzando il settore energetico.
I pannelli a nido d’ape sono realizzati con materiali riciclati e riciclabili privi di sostanze chimiche tossiche. Un prototipo è composto da soli due materiali, il che renderebbe molto più semplice la separazione e il riciclaggio dei componenti. Un grande passo avanti verso la sostenibilità.