Quante volete si cucina il riso, conservando chicchi e gettando l’acqua nel lavandino? Un grave errore. In molti lo ignorano, ma riutilizzare l’acqua di cottura del riso è una mossa vincente per sostituire sostanze chimiche con un composto del tutto naturale e ricco di proprietà. Un prodotto di scarto ma che contiene acido folico, ferro, potassio, zinco, magnesio e quasi tutte le vitamine del gruppo B.
L’acqua di cottura o di risciacquo del riso, infatti, può essere utilizzata in diversi modi, dalla cosmesi alla pulizia della casa, per evitare uno spreco inutile e risparmiare su prodotti che tendenzialmente sono conservati in flaconi di plastica e sono frutto di lunghe lavorazioni. Optare per il riciclo è una scelta che incoraggia uno stile di vita più green e consente anche di risparmiare sulla spesa.
Per godere al massimo delle proprietà benefiche di questa sostanza è meglio non salarla e lasciarla riposare un giorno o due in frigorifero. Poi resta solo l’imbarazzo della scelta tra i suoi mille usi.
Le proprietà dell’acqua di cottura del riso
L’acqua di cottura del riso, ma anche quella utilizzata per il risciacquo, soprattutto di riso bianco, è piana di proprietà derivate delle sostanze che il riso stesso rilascia durante la cottura.
Questo prodotto di scarto in realtà è molto nobile, in quanto ricco di sostanze antiossidanti, acido folico, vitamine, soprattutto del gruppo B ed E, e minerali come ferro, potassio, zinco e magnesio. Per questo motivo può diventare un prezioso alleato per la nostra bellezza, ma anche per il nostro benessere. Può inoltre essere utilizzato anche in casa.
Scopriamo insieme come utilizzare al meglio l’acqua di cottura del riso.
Un prodotto per la cura dei capelli
L’acqua di cottura del riso è ricchissima di antiossidanti, sali minerali e vitamine, su tutte quelle del gruppo B ed E. Inoltre, contiene residui di Pitera, una sostanza chimica che deriva dal naturale processo di fermentazione del riso, utili a promuovere la rigenerazione cellulare. Grazie a queste caratteristiche e alla sua composizione acida, l’acqua di riso è indicata per fortificare il fusto capillare.
Ma non solo, la si può usare per impacchi calmanti e lenitivi sul cuoio capelluto sensibile o irritato, donando lucentezza e la districabilità alla chioma. Una maschera con acqua di riso aiuta anche a dare volume e l‘idratare i capelli, il tutto a costo zero. Potete unirla ad oli essenziali e altri ingredienti naturali per personalizzare il trattamento.
Riutilizzare l’acqua di cottura del riso per la skin care
Come detto, l’acqua di cottura del riso contiene Pitera, una sostanza utilissima contro l’invecchiamento cutaneo e spesso utilizzata in creme e prodotti di bellezza costosi. Per questo potete utilizzare quest’acqua come detergente per la pulizia del viso, così da ottenere pori minimizzati e una pelle luminosa.
Vi basta immergere un cotoncino nel liquido e poi passarlo sul viso, in modo da detergere con delicatezza la pelle. Se preferite potete applicarla e lasciarla in posa per qualche minuto, per una maschera fatta in casa ma efficace. Inoltre, potete utilizzare l’acqua del riso anche come struccante delicato, però non scioglierà i prodotti più resistenti come quelli waterproof.
Inoltre, le proprietà lenitive la rendono un ottimo rimedio per impacchi adattai a rossori e irritazioni, per ristabilire l’equilibrio della pelle in modo naturale.
Detergente naturale per piatti e vetri
Un altro utilizzo alternativo dell’acqua di cottura del riso è per lavare i piatti. Ovviamente, per lo sporco più difficile da eliminare è preferibile ricorrere al consueto detersivo per piatti. Ma per stoviglie non troppo sporche, l’acqua di cottura del riso è davvero ottima e consente di pulire senza inquinare l’acqua e sprecare prodotti chimici.
Inoltre, l’amido dell’acqua di riso viene ha il potere di attirare lo sporco, quindi risulta ottimo per la pulizia di vetri e specchi. Per preparare un detersivo fatto in casa e sostenibile è sufficiente mettere l’acqua di riso in un flacone spray, spruzzare sulle superfici e pulire con un panno asciutto.
Un detersivo green per i contenitori maleodoranti
Si può riutilizzare l’acqua di cottura o di risciacquo del riso per pulire i contenitori, soprattutto quelli in plastica, eliminando sporco e odori. Il metodo da seguire è semplicissimo: basta riempire i contenitori con dell’acqua di cottura del riso, lasciare agire per circa 30 minuti e risciacquare. Il risultato sarà un’ottima pulizia e niente più puzza.
Pensate che in Corea spesso si lascia il pesce in ammollo nell’acqua di riso per evitare di fare odore durante la cottura. Davvero una soluzione creativa e sostenibile per combattere odori sgradevoli.
L’acqua di riso è un fertilizzante naturale
L’acqua di cottura del riso si può impiegare anche per innaffiare le piante, l’importante è che non sia salata. Il sale ovviamente rischierebbe di uccidere le piante. Il nostro consiglio è di non salarla, lasciarla riposare finché non sarà completamente fredda e utilizzarla poi per fiori e piante.
I preziosi nutrienti presenti nell’acqua di riso agiranno da fertilizzante al 100% naturale. Così potrete evitare di utilizzare sostanze chimiche e possibilmente nocive per bambini e animali.
Potrà sembrarvi un prodotto di scarto o povero, ma l’acqua di cottura del riso contiene sostanza ricche di nutrienti e proprietà preziose. Vitamine, minerali, amido, tutto completamente naturale ma efficace e sostenibile.
Scegliere la via della sostenibilità è essenziale per non inficiare sull’ambiente e peggiorare la grave crisi ambientale in corso. Riutilizzare l’acqua di cottura del riso è un gesto semplice, a costo zero che può aiutare il clima, la riduzione del consumo di plastica, portando benefici in modo green.
Bere l’acqua di cottura del riso
In questo caso parliamo in modo esclusivo dell’acqua di cottura del riso, che grazie ai suoi molti nutrienti viene inclusa ormai da molti nella loro dieta. Ne basta un bicchiere al giorno per poter integrare la propria dieta con vitamine e minerali.
Inoltre, grazie all’amido rilasciato dal riso durante la cottura, è un rimedio naturale contro la dissenteria e il vomito.
L’acqua di cottura del riso è anche ricca di fibre ed è l’ideale per regolarizzare l’intestino.
Acqua di cottura del riso: controindicazioni
Questo prezioso alleato non ha controindicazioni, basta solo utilizzarlo nel modo adeguato e non assumerne più di un bicchiere al giorno.
È inoltre importante tenere in considerazione che non può essere conservato a lungo.