La scuola ha riaperto le sue porte pronta ad accogliere gli studenti per un nuovo anno scolastico. È nelle sue aule che si formano le menti di bambini e bambine che qui acquisiscono quel bagaglio di conoscenze ed esperienze che farà di loro i cittadini del futuro. Ed è sempre tra queste mura che negli ultimi anni le tematiche legate alla tutela dell’ambiente stanno diventando sempre più centrali, è proprio in questi luoghi che gli studenti possono iniziare a muovere i primi passi, o consolidare le proprio sapere, per diventare dei cittadini che rispettano la natura che li circonda, portando poi con sé le buone pratiche imparate anche al di fuori delle aule scolastiche e dare il loro contributo a rendere il mondo un posto migliore.

Sono tante le cose che si possono fare per colorare, metaforicamente, di verde la scuola: partendo dalla sua organizzazione fino ai comportamenti di chi quotidianamente vive questi luoghi,­­­­­­­ ecco dieci consigli per iniziare l’avventura di un nuovo anno scolastico veramente eco-friendly.

Fare lezione all’aperto con le aule natura

Un primo passo per una scuola green è quello di riappropriarsi degli spazi esterni degli edifici scolastici. Sono tante le scuole, lungo lo stivale, che hanno la fortuna di avere cortili e giardini: secondo una stima elaborata dal WWF negli edifici scolastici esistono più di 64,5 milioni di metri quadrati di spazi esterni, perché non trasformarli in aule? Si tratta di organizzare lezioni all’aperto e in contatto diretto con la natura. Il WWF ha lanciato il progetto delle “aule natura” per attrezzare le aree e creare in questi luoghi speciali dei microhabitat come stagni, siepi e giardini in cui osservare direttamente piante e animali. Una bellissima idea per stimolare le giovani menti alla scoperta di madre natura, non credete?

L’orto a scuola

Tra le buone pratiche che possono essere “coltivate” a scuola quella della creazione di un orto. Sono già numerosi gli istituti che hanno trasformato degli angoli dei propri giardini in orti scolastici dove i piccoli amanti della natura possono prendersi cura e veder nascere e crescere prodotti che poi potranno mangiare. Dalle erbe aromatiche, alle verdure passando per i frutti tante le possibilità per far scoprire agli studenti l’arte del coltivare la terra, i bisogni dell’agricoltura e anche lo scorrere delle stagioni.

Dieci idee per una scuola ecosostenibile

Luce naturale per vedere meglio

E se all’esterno non si può stare, sarà importare all’interno delle aule sfruttare quanto più possibile la luce naturale, una buona pratica che non solo riduce i consumi, tagliando le emissioni di CO2 e la bolletta energetica, ma aiuta anche le giovani menti a concentrarsi meglio.

Secondo uno studio del California Board for Energy Efficiency un’ottimale illuminazione diurna naturale si traduce infatti in un aumento dell’apprendimento e dei punteggi nei test, quindi una duplice efficienza: energetica e mentale.

A piedi è più divertente

Come vi recate ogni giorno a scuola? Se la risposta è con l’automobile privata, questa scelta non fa certamente bene all’ambiente. Alla propria macchina è sicuramente preferibile il trasporto pubblico, ma se proprio volete essere amici della Terra e le distanze non sono proibitive preferite una bella passeggiata con i vostri bambini, sarà per loro occasione anche per conoscere il quartiere e le persone che vi abitano.

Una valida alternativa per chi invece deve compiere un tragitto più lungo è quella di utilizzare la bicicletta, un vero divertimento per i più piccoli. Alcune scuole poi organizzano il pedibus, di cosa si tratta? Una forma di trasporto scolastico dove i bambini accompagnati da adulti si recano a scuola a piedi, tutti insieme, con le stesse modalità di uno scuolabus, quindi con percorsi stabiliti e fermate. Una soluzione quest’ultima che rende sicuramente il tragitto casa-scuola un momento importante anche per conoscere meglio i compagni di viaggio.

L’importanza di fare la… differenza

Per iniziare a fare veramente la differenza per il Pianeta non si può non parlare dell’importanza di fare una corretta raccolta differenziata anche a scuola. Se il vostro istituto non ha già predisposto un sistema di questo tipo potreste suggerirlo voi agli insegnanti e al dirigente scolastico. Là dove invece è già presente, il capire dove un rifiuto debba essere conferito si potrebbe trasformare in un momento di gioco per i bambini che imparerebbero a gettare i rifiuti nel giusto bidone divertendosi.

Zaino e astuccio amici per lungo tempo

Zaini e astucci sono “amici” fidati dei bambini che passano ore a scegliere il loro preferito: quindi perché disfarsene dopo solo un anno di utilizzo? Come ogni cosa anche la loro produzione e smaltimento ha un impatto sull’ambiente, quindi è importante spiegare ai bambini come per essere veri amici di madre natura è opportuno che il loro acquisto trascorra con loro più tempo possibile.

Quindi oltre alla moda del momento fate attenzione, quando li compriamo, al fatto che siano resistenti e che possano durare se non per un intero ciclo di studi almeno qualche anno. Anche il vostro conto in banca ne trarrà beneficio.

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Non dimenticate la borraccia

Regola poi importante per insegnare ai bambini ad essere dei veri eco-eroi è quella di far portare a scuola sempre la borraccia. Abbandonate le oramai anacronistiche e diciamolo antiestetiche bottigliette di plastica: i bambini saranno più contenti di bere da un contenitore che ha l’effige del loro personaggio dei cartoni preferito o dell’animale che hanno sempre desiderato. Oramai di borracce ne esistono di tutte le tipologia tanto da accontentare i diversi gusti, non vi resta che far scegliere a loro quella che preferiscono.

Ecocancelleria tra i banchi

Attenzione poi alla giusta cancelleria perché anche in questo caso si possono fare delle scelte ecofriendly. Ad esempio per quaderni, quadernoni e fogli assicuratevi che la carta provenga da filiera certificata (come FSC o PEFC) mentre per righelli e squadre potreste optare per prodotti realizzati con materiali rinnovabili come cartone o bioplastiche. Anche i pennarelli possono essere a minimo impatto: esistono infatti linee che sono realizzate prevalentemente con plastica riciclata.

La merenda che rispetta la natura

Uno dei momenti preferiti a scuola è sicuramente quello della merenda, e anche qui uno sguardo attento alla sostenibilità dei prodotti che entrano nello zaino fa sicuramente bene all’ambiente e alla salute dei bambini. Preferite un bel frutto di stagione, a KM0 e se possibile di agricoltura biologica non solo sarà più gustoso, ma ridurrete l’impatto ambientale di questo spuntino. In alternativa potreste optare per del cibo prodotto in casa, magari con l’aiuto dei più piccoli: da un buon dolce, alla pizza, a dei biscotti tante le idee da mettere in forno e poi da portare a scuola,ma anche qui fate attenzione agli ingredienti e leggete bene le etichette per capirne la provenienza e le modalità di produzione e fare così la scelta migliore.

E anche a mensa zero spreco

Se a mensa i bambini non mangiano integralmente il pasto potreste organizzarvi con la scuola affinché i contenitori con i quali le pietanze vengono servite possano poi essere utilizzate come doggy bag per portare a casa il cibo avanzato. Questo oggi è ancora più semplice laddove i pasti vengano serviti in classe tramite le lunch box. Un modo per sensibilizzare i bambini da un lato sull’importanza di non sprecare gli alimenti e dall’altro sul fatto che per tutelare l’ambiente il miglior rifiuto è sempre quello che non viene prodotto.