Sai di quali fibre e materiali sono fatti i vestiti e gli accessori che indossi? Negli ultimi tempi si sente parlare sempre più spesso di “sostenibilità nella moda”. Non sono pochi i brand infatti che si stanno impegnando nella difesa dell’ambiente con le nuove collezioni sempre più “green” che prediligono materiali riciclati, cotone biologico, fibre biodegradabili. O anche dei miceli, i funghi che costituiscono la scelta ecosostenibile di molti brand del lusso, in ambito moda, beauty e design.
Ebbene la moda si tinge sempre più di verde. Ti conduce per mano in un mondo in cui tutto ciò che indossi è realizzato con materiale di recupero come gli scarti vegetali.
Ma vediamo insieme tutte le iniziative green dei brand di moda che stanno spalancando le porte alla sostenibilità.
Abiti in cotone biologico
Non sono pochi i brand che stanno lanciando collezioni in cotone organico, fibra 100% naturale o con altri materiali riciclati. nel rispetto della natura. Ad esempio Original Marines propone per i più piccoli magliette, abitini e il nightwear in cotone biologico, che è l’ideale per la loro pelle delicata. Dalla collaborazione tra Coincasa e Impresa Sociale Quid nasce invece una linea di accessori e abiti realizzati a mano in edizione limitata, “recuperati” proprio da lenzuola, sacchi, federe e trapunte in lino e cotone biologico di passate collezioni. Si può essere sostenibili anche indossando un tailleur. Proprio come quelli creati da Maryling, un completo formato da ampi pantaloni a vita alta e dalla giacca doppiopetto nella classica fantasia Principe di Galles. Il tessuto è in poliestere riciclato ottenuto dalla lavorazione della plastica recuperata dagli oceani. Anche Stella McCartney si impegna a difendere l’ambiente. Ha infatti lanciato una collezione che vede come protagonista il Mylo, ovvero una pelle vegana ottenuta dal micelio contenuto nelle radici dei funghi, una risorsa infinitamente rinnovabile come esempio di sostenibilità nella moda.
Scarpe ecosostenibili
Anche le scarpe possono essere ecosostenibili grazie all’utilizzo di materiali come sughero, lino, ortica, gomma riciclata, caucciù e addirittura con scarti vegetali come nel caso di Hugo Boss. Anche perché per la primavera estate 2021 sono tanti i marchi di moda che lanciano intere collezioni “ecofriendly”. Gioseppo, ad esempio, propone un’intera capsule collection “Have a Nice World” di ciabattine per le donne e sandali per le bambine con solette e fodere in cuoio realizzate nelle concerie che seguono un protocollo sostenibile riducendo così l’impatto ambientale. Anche Ash ha introdotto i materiali sostenibili e biodegradabili, come l’amido di mais e la pelle riciclata, per realizzare le nuove sneakers dai toni soft e naturali.
Gioielli e orologi che rispettano l’ambiente
I gioielli ci fanno brillare, e non è una novità. Ma se rispettano l’ambiente il “luccichio” aumenta eccome. E così avrai un motivo in più per indossarli. Anche perché, proprio come per abiti e scarpe, anche i bijoux seguono quel filo verde che li vede protagonisti di una nuova possibilità di concepire la moda, sempre più attenta alla natura. Tra questi, Morellato Group – da sempre attento alle tematiche della salvaguardia ambientale tanto da aver trasformato tutte le sue sedi in ambienti plastic free – punta alla sostenibilità abbracciando una visione “green” a 360°. Per questo motivo ha lanciato il marchio italiano Live Diamond, specializzato nella produzione di gioielli green realizzati in oro e diamanti ecologici. I diamanti ecologici sono autentici al 100%, ma sono pietre ecologicamente compatibili e socialmente responsabili. La loro preziosità, infatti, è rappresentata dal modo in cui vengono prodotti ovvero richiedono un limitato utilizzo di energia e di acqua rispetto ai diamanti estratti in miniera.
“Save the Ocean” invece è il progetto lanciato da Sector No Limits per la salvaguardia ambientale partendo dal mare. Nasce così una collezione di orologi interamente ecosostenibili con cassa e lunetta realizzate con la plastica recuperata dagli oceani, così come la fibbia e il cinturino che sono in PET. Ecologico è persino il loro movimento, grazie alla tecnologia battery free. Il cronografo infatti è alimentato da celle solari che catturano la luce, sia naturale che artificiale, trasformandola in energia.
I negozi “green”
Pensare a un mondo più verde significa anche acquistare in modo completamente diverso, dando maggiore spazio ai negozi “green” ovvero impegnati in iniziative a favore della sostenibilità nella moda. Proponendo abiti e accessori eco-friendly e investendo ricavi anche nei progetti per salvaguardare l’ambiente. United Colors of Benetton, ad esempio, ha tagliato il nastro di un nuovo negozio a Firenze ad alto contenuto di sostenibilità. È caratterizzato dall’impiego di materiali sostenibili e di tecnologie all’avanguardia per il risparmio energetico. Gli interni del negozio sono prodotti con nuovi materiali creati integrando scarti dell’industria tessile come i bottoni usati o la lana riciclata. Lo store concept si sviluppa su un piano unico di 160 metri quadrati realizzato con i materiali naturali di recupero. Ospiterà anche capi in cotone biologico, riciclato o BCI (Better Cotton Initiative), nylon rigenerato, fibre naturali come il lino o altri materiali sostenibili.
… e altri progetti speciali
E non è tutto. Sono tantissime ancora le iniziative interessanti a favore della sostenibilità. Woolrich, ad esempio, lancia il progetto Woolrich Outdoor Foundation. L’obiettivo? È molto chiaro: proteggere e salvaguardare gli spazi urbani, le foreste e la salvaguardia delle coste. Le donazioni di Woolrich verranno distribuite per il 50% in contributi monetari e per il restante 50% in prodotti, ore di volontariato, servizi o attività pubblicitarie e di comunicazione. Fra gli obiettivi da raggiungere, durante i primi tre anni, anche l’investimento della Woolrich Outdoor Foundation in progetti ambientali che corrisponderà a non meno di 3 milioni di dollari. Levi’s invece ha pensato a un abito da sposa in denim completamente riciclato, ricavato dalle trucker jackets e dai 501® jeans. Il vestito è stato realizzato da Marta Ferri, fashion designer e couturier milanese conosciuta a livello internazionale. L’abito da sposa fa parte del progetto Levi’s® Upcycling, ovvero dare nuova vita ai prodotti realizzati già in precedenza per creare qualcosa di completamente unico e nuovo e, proprio per questo, di ancora maggiore valore e qualità.