In passato viaggiare era un privilegio riservato a pochi eletti, se non altro per i costi. Anche per questo, era però un’attività più sostenibile. Oggi è possibile raggiungere qualsiasi destinazione in poche ore e in modo economico, un lusso che sta costando caro al nostro pianeta.
Secondo i dati del Rapporto Univerde 2019, l’attenzione degli italiani per le mete turistiche green e soprattutto plastic-free è in aumento. Secondo una ricerca condotta da Booking.com il 2020 sarà l’anno dei viaggi sostenibili. Chi si sposterà per il puro piacere della scoperta, sceglierà mete meno battute, luoghi colpiti da disastri naturali per poter contribuire alla loro ristrutturazione, viaggi più lunghi ma meno impattanti sull’ambiente. Ecco alcuni consigli per fare vacanze sostenibili.
In cerca di nuove destinazioni
Si viaggia per scoprire posti meravigliosi, nature incontaminate o monumenti ricchi di storia. Tuttavia queste scelte non sono sempre le migliori. Meglio puntare su itinerari che escludano le mete più battute e le cosiddette “trappole per turisti“, puntando su itinerari laterali e attrazioni meno conosciute. In questo modo si ha anche la possibilità di aiutare comunità locali che beneficiano a stento dei flussi turistici. Si può anche scegliere di visitare una meta colpita da disastri naturali per portare ricchezza laddove ce n’è bisogno.
Hotel a 5 stelle? In campeggio posso averne milioni!
A proposito di scelte “laterali”: invece di scegliere un albergo full optional perché non scovare un alloggio con qualche comfort in meno e più autenticità? Oltre a risparmiare, si potrà contribuire a sostenere le piccole attività meno pubblicizzate. Tuttavia per fare una vera vacanza sostenibile, bisogna puntare su strutture eco-compatibili.
Secondo Pitchup.com, portale di instant booking, il trend green del momento è campeggiare nelle fattorie e negli agriturismi. Se in America è una realtà consolidata, in Italia si sta affermando in questi mesi. Queste strutture mettono a disposizione appositi spazi per tende o caravan, oppure offrono bungalow e strutture ad hoc, anche molto glam!
Riappropriamoci del tempo
Il viaggio non è solo la visita di una destinazione, ma anche il tragitto fatto per raggiungerla. Nel 2020 il turismo diventerà sempre più consapevole, anche a costo di piccoli sacrifici come il tempo impiegato negli spostamenti. Quasi la metà degli intervistati da Booking (48%) afferma di essere disposto ad accettare qualche piccolo disagio, come un viaggio più lungo o siti turistici chiusi, se sapesse che la propria visita aiuterà la ricostruzione della meta che ha scelto.
Il 2020 sarà anche l’anno in cui rinunceremo ai viaggi guidati dal Fear of Missing Out (FOMO, paura di essere tagliati fuori). Ce la prenderemo con calma, viaggiando più lentamente, scegliendo itinerari più lunghi per giungere a destinazione. Scegliere il treno al posto dell’aereo è un modo per arricchire questa esperienza, magari seguendo rotte storiche. Il treno è infatti uno dei mezzi più ecologici con cui spostarsi in giro per il mondo. Cerchi una soluzione ancora più sostenibile? Mai pensato a un road trip da fare tutto in bicicletta?
Un altro interessante spunto per quanto riguarda il tema “mezzi di trasporto responsabili” ci arriva dalla sharing economy. Che sia una macchina o un camper, spostarsi condividendo un mezzo di trasporto è uno degli ingredienti della vacanza sostenibile. Yescapa, piattaforma di camper sharing, ha documentato l’esistenza solo in Italia di 230.000 autocaravan che spesso vengono usati solo poche settimane all’anno. Condividerlo può permettere di ammortizzare i costi, risparmiare carburante necessario per spostamenti in solitaria e condividere un’esperienza di viaggio.
Mangiamo e compriamo local
Secondo Coldiretti uno dei motori più importanti per gli italiani in viaggio è il cibo. Circa un terzo del budget delle famiglie in vacanza nel nostro Paese viene “investito” in ristoranti e acquisti gastronomici. Secodno Airbnb l’Italia è la terza meta mondiale per spesa dei viaggiatori nella ristorazione. Si preferisce dunque mangiare bene invece di dormire in un hotel di lusso. Basti pensare che il cibo rappresenta per quasi un italiano su cinque (19%) la principale motivazione alla base della scelta del luogo di viaggio!
Turismo consapevole significa dunque anche puntare sulla cucina locale, cosa che fa il 72% dei vacanzieri, magari con materie prime a chilometro zero, biologiche e certificate. Preferire un souvenir gastronomico, soprattutto se prodotto da aziende agricole locali, aiuta inoltre l’economia locale. Si può poi decidere di fare un’esperienza davvero slow e molto sostenibile, scegliendo di partecipare a laboratori locali: dall’artigianato alla cucina, le piattaforme di viaggio ne offrono tantissime.
La valigia? Meglio se ecologica
Prima di metterci in viaggio, ci tocca bene o male preparare i bagagli. Iniziamo dal beauty case. Scegli innanzitutto un epilatore elettrico per evitare i rasoi usa e getta. Per i cosmetici, saponi e shampoo, punta invece su prodotti bio, meglio se solidi, e comunque che non impieghino imballaggi specie in plastica. Passiamo al guardaroba. Porta con te indumenti pratici, che non si stropicciano, così potrai arrotolarli e risparmiare spazio. Una saponetta biodegradabile ti aiuterà a tenerli puliti. Infine, non dimenticare la borraccia: non vorrai di certo consumare decine di bottigliette di plastica per dissetarti?
Sostenibilità, responsabilità, consapevolezza
Turismo consapevole significa anche essere aggiornati sulle raccomandazioni dei governi, sia i propri sia quelli dei Paesi che si intendono visitare. I piani si dovrebbero fare solo quando una meta è considerata sicura. Per l’Italia il punto di riferimento è il sito Viaggiare Sicuri, creato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.