L’ultima novità della stagione? Le conifere mignon. Perfette in ogni dettaglio, sono la versione miniaturizzata di alberi dai nomi altisonanti che, in natura, popolano i boschi, le pinete e le radure di ogni parte del mondo. Come il pino bianco del Giappone, l’abete del Caucaso, il cipresso calvo del Mississippi, il ginepro Himalayano e il cedro del Libano. Le mini conifere sono il risultato di lunghe e rigorose selezioni naturali. Che hanno permesso di ottenere varietà davvero piccole: da giovani, non superano 30 cm di altezza e, in generale, rimangono mini per tutta la loro vita. Ne bastano tre o cinque per ricreare sul balcone o in giardino veri e propri paesaggi di montagna. Un altro pregio? Hanno prezzi contenuti, da 15 a 25 euro, secondo la varietà. Ecco, allora, come prendersene cura e come valorizzarle.
A MEZZ’OMBRA
Per rinvasare queste piante occorre attendere la primavera. Per ora, vanno lasciate nei vasi di plastica del vivaio. Nel frattempo, ci si può procurare il terriccio per conifere e scegliere i contenitori, che dovranno essere di dimensioni doppie, per diametro e profondità, rispetto a quelli d’origine. Quanto alle innaffiature, ci si regola così: si bagna subito dopo il rinvaso e, poi, con regolarità, tutto l’anno, di più nei mesi caldi e, se non piove, anche
d’inverno. Il vaso, poi, va sistemato in una zona protetta dal sole perché il calore eccessivo e la poca terra a disposizione disidratano le radici. Da marzo a ottobre, infine, ogni 15 giorni bisogna aggiungere un po’ di fertilizzante liquido.
IN PIENO SOLE
In qualsiasi momento dell’anno (salvo quando la terra è gelata) si possono trapiantare le mini conifere in una zona in pieno sole del giardino. Basta scavare buche profonde, distanti circa un metro l’una dall’altra. Per favorire l’attecchimento e l’assorbimento dell’acqua, va aggiunta un po’ di sabbia alla terra. Poi, a inizio primavera, si concima con il fertilizzante bilanciato a lenta cessione. Basta spargere i granuli sul terreno, a 20 cm dal tronco, e interrarli con la zappetta.