Ciao a tutti, sono Sara Rezzolla, mentor di DmNow e artigiana che con il proprio lavoro prova ad aiutare le persone a diminuire il consumo di prodotti usa e getta, dando una mano al Pianeta a rimettersi in piedi.
Il mio motto è “Anche i piccoli gesti fanno la differenza”! Quindi oggi mi piacerebbe vedere quali sono i primi passi da fare per avere una vita più green e sostenibile. Sono convinta che piuttosto che avere poche persone dalle vite perfette sia meglio dare tutti il nostro piccolo contributo, perché l’unione fa la forza.

Per questa introduzione al vivere green ho pensato di toccare virtualmente tre stanze delle nostre case e vedere quali piccole azioni fanno la differenza. Non tratteremo macro argomenti come raccolta differenziata, risparmio dell’acqua e spesa sostenibile (anche se ovviamente centrali nel vivere la casa in modo green) perché sono così ampi che… meritano un’approfondimento a sè!

Vivere la cucina in modo green

Partiamo dall’ambiente in cui passiamo gran parte delle nostre giornate: la cucina.

Struttura il menù settimanale
Una delle cose che consiglio sempre è quella di strutturare il menù settimanale e di usare quello per stilare la lista della spesa. Ma perché questa abitudine è così importante? Oltre ad una questione puramente organizzativa, che vi permetterà di organizzare i pasti in modo più bilanciato e senza ricorrere alla prima cosa che trovate in frigo, vi aiuterà a ridurre quasi a zero gli sprechi alimentari. Infatti, sapendo dal principio quali piatti andrete a preparare la vostra lista della spesa sarà molto precisa e difficilmente vi ritroverete alla fine della settimana con dei prodotti scaduti che avete dimenticato in fondo al frigo. La lotta allo spreco alimentare è una di quelle cose su cui tutti dovremmo batterci per aiutare il pianeta e perché no, anche il portafogli.

E se pensate che un menù organizzato diventa noioso vi invito a provare: vi renderete conto di come quasi sicuramente cucinerete in modo molto più vario di prima!

Riscopri l’acqua del rubinetto
Cosa portare sulla nostra tavola insieme al piatto del giorno? L’acqua del Sindaco.
Infatti l’acqua del rubinetto è in quasi tutte le città assolutamente potabile e buona e si può consumare senza nessun problema al posto di quella imbottigliata nella plastica. Se fate un rapido calcolo vi renderete conto che le bottiglie in plastica dell’acqua che ogni famiglia consuma ogni anno raggiunge numeri stratosferici. E’ vero che generalmente sono in PET quindi riciclabili (non tutta la plastica lo è) ma la soluzione non è il riciclo, quella è l’ultima spiaggia, la soluzione è la riduzione a monte dei rifiuti.

E se per caso l’acqua del rubinetto non avesse un sapore di vostro gradimento oggi giorno in commercio si trovano svariati dispositivi di filtraggio che potrebbero fare al caso vostro.

Evita il più possibile l’usa e getta
Nei decenni scorsi la corsa al consumismo ci ha portato a pensare che l’usa e getta fosse la grande salvezza, quel prodotto che ci faceva risparmiare tempo ed era molto più comodo. Questo è sicuramente vero ma a che prezzo?

Ormai abbiamo capito che abbiamo fatto un grande errore a ragionare così per anni ed è arrivato il momento di tornare sui nostri passi, magari rallentando un po’ i ritmi e rivedendo alcune piccole abitudini. Scegliete voi da cosa iniziare, non serve stravolgere improvvisamente il proprio stile di vita, anche perché il rischio è di demoralizzarsi davanti alle eventuali difficoltà e di gettare la spugna subito.

Meglio partire da una piccola cosa come può essere la sostituzione dei tovaglioli di carta con quelli di stoffa e andare avanti un passo dopo l’altro. Partite sempre dalla cosa che per voi è più facile da gestire e consolidate l’abitudine prima di passare alla successiva. Se all’inizio possono essere i tovaglioli poi potrebbe esserci la sostituzione della pellicola alimentare con prodotti lavabili o la preparazione dei dolci per la colazione al posto di merendine confezionate.

Investi tempo nelle preparazioni
Mi collego a questo punto per l’ultimo consiglio sulla cucina che mi sento di darvi, ossia d’investire del tempo a preparare i vostri pasti. Abbiamo tutti delle vite frenetiche e piene d’impegni e da mamma lavoratrice so che a volte mettersi ai fornelli può essere impegnativo. Ma so anche che con un pizzico di organizzazione si possono preparare semplici ma gustosi piatti.

Partendo dalle materie prime, che possiamo facilmente trovare sfuse, si riduce notevolmente la produzione di rifiuti da imballaggi usa e getta che spesso e volentieri non sono neanche realmente riciclabili. Mi ricollego quindi al punto uno, quello del menù settimanale: sapendo dal principio quali piatti andremo a preparare nel corso della settimana sarà più facile portarsi avanti nelle preparazioni. Ma soprattutto abbiamo un grande alleato dalla nostra parte, il freezer.

Quando cucinate qualcosa che si presta ad essere congelato fatene in abbondanza a congelatene una parte, sarà utilissimo in quelle giornate che avete tanti impegni a cui star dietro. Ovviamente un prodotto fresco è sempre meglio ma direi che in mancanza di tempo questa soluzione può essere davvero utile.

Come ridurre gli sprechi in bagno

Passiamo ora la bagno, stanza che può rivelarsi una grande fonte di rifiuti plastici: flaconi di shampoo, creme, bagnoschiuma e prodotti cosmetici vari. Nella maggior parte dei casi sono di natura plastica e spesso e volentieri neanche PET, quindi non riciclabile. Se per alcuni di questi prodotti è complicato trovare valide alternative, per altre è molto più facile.

Riscopri le saponette e i prodotti solidi
E anche in questo caso possiamo dire che la nonna insegna, torniamo alle saponette. Una cosa così banale che però sul lungo periodo fa la differenza. In formato solido ormai si trova di tutto, dallo shampoo, al balsamo, ai prodotti specifici per la doccia. A differenza di qualche anno fa quando la varietà di questi prodotti era davvero minima, ora c’è solo l’imbarazzo della scelta e a mio avviso alcuni sono anche migliori delle loro versioni liquide.

Sostituisci i prodotti usa e getta
Altra piaga del bagno, inutile dirlo, sono i prodotti usa e getta. Dischetti struccanti, assorbenti, cotton fioc, fazzoletti per dire i più comuni. È possibile sostituire ognuno di questi con prodotti lavabili ma mi rendo conto che questo passaggio può essere difficile per qualcuno ma non c’è niente di male. Fare tutto è secondo me utopistico, le esigenze delle persone sono tutte diverse e non possiamo generalizzare.

Il consiglio che mi sento di darvi è come sempre di iniziare con un prodotto che sentite di poter sostituire facilmente e assimilare con calma questa nuova abitudine. Successivamente provate a fare un passo in più e vedere come va. Potreste rendervi conto che quella non è la soluzione giusta per voi e tornerete sui vostri passi oppure vi renderete conto che non è poi così difficile e che era più un blocco mentale. Ogni piccolo gesto va bene, non rimuginate troppo su quello che non riuscite a fare ma concentratevi sui piccoli ma costanti passi che fate ogni giorno.

Prova i detersivi ricaricabili
Vorrei poi inserire nel bagno anche il settore lavanderia. C’è tutto un mondo di ricette per l’autoproduzione di detersivi e simili ma credo che non sia il caso di soffermarsi troppo su questo, in parte perché a volte queste ricette che sembrano naturali in realtà possono anche essere dannose (abuso di aceto) e in parte perché sicuramente, parlando di un primo approccio a una vita più sostenibile, la produzione dei detersivi sarebbe eccessiva. Ma si può fare comunque qualcosa di molto utile con il minimo sforzo, ossia utilizzare detersivi ricaricabili. Ormai li vendono ovunque, personalmente li compro in ferramenta, porto la mia bottiglia una volta vuota e in pochi secondi è di nuovo piena, andando così ad eliminare la continua produzione di rifiuti plastici da imballaggio. In diversi negozi specializzati in prodotti per la casa potete anche trovare fialette di prodotto concentrato da sciogliere in acqua, anche quello è un buon modo per ridurre notevolmente gli imballaggi.

Nelle altre stanze invece…

Spostiamoci ora in sala anche se è un discorso generico che vale un po’ per tutte le stanze e parliamo di consumo di corrente. So perfettamente che per tanti quello che sto per dire è banale ma se c’è una cosa che ho imparato è che non bisogna dare mai nulla per scontato.

Evita gli sprechi di corrente
Spegnere sempre le luci dove non ci servono, staccare tutti gli elettrodomestici quando non sono in funzione e dove possibile acquistare elettrodomestici con classe energetica alta.

L’utilizzo degli apparecchi elettronici di per se non inquina ma è la produzione della corrente con cui vengono alimentati che deriva dalle centrali termoelettriche il vero problema. Quindi cerchiamo di evitare inutili sprechi di corrente, che tra l’altro non fanno bene neanche al portafogli. Ovviamente l’ideale sarebbe installare i pannelli solari ma è ovvio che solo pochi possono affrontare un cambio così radicale. Ma ciò non toglie che possiamo fare la nostra parte anche noi, fosse anche solo spegnendo la luce nelle stanze dove non ci stiamo o sostituendo le lampadine tradizionali con quelle a LED.

Sai usare il condizionatore nel modo giusto?
Adesso che siamo in piena estate le temperature si alzano sensibilmente e in molte case si accendono i condizionatori. Niente in contrario a riguardo ma è bene usarli con moderazione ed insieme ad altri piccoli ma importanti accorgimenti. Tra le cose più semplici che possiamo fare c’è quella di abbassare le tapparelle o installare delle tende schermanti per proteggere la casa dai raggi solari nelle ore in cui battono maggiormente nella nostra esposizione. Ha poco senso accendere al massimo i condizionatori se poi abbiamo i raggi del sole che picchiano per ore attraverso le finestre.

E se vogliamo parlare di un passo in più, soprattutto per chi sta pensando di ristrutturare, cercare sempre di installare dei buoni infissi che proteggano sia dal caldo che dal freddo e rivestire le pareti di casa con un cappotto termico, cosa che posso dirvi per esperienza si può fare facilmente anche all’interno degli appartamenti.

Le piante che “aiutano” la casa
Concludo questa prima lezione introduttiva parlando di una delle mie grandi passioni: le piante!
Credo che in tutte le case ci dovrebbero essere un buon numero di piante, perché i benefici che queste apportano sono innumerevoli. Prima di tutto purificano l’aria, nello specifico ci sono tre specie che vengono caldamente consigliate, meglio se tutte insieme, per disinquinare l’aria degli ambienti domestici.

Queste piante sono l’areca che è una specie di palma, la sanseveria e il pothos, tutte piante che oltre ad essere molto belle sono anche facilissime da coltivare perché richiedono pochissime cure. Sono considerate anche superossigenanti per la loro grande capacità di produrre ossigeno e nello specifico la Sanseveria è chiamata anche pianta da camera da letto perché produce ossigeno di notte invece che di giorno quindi è perfetta da tenere vicino al letto.

Inoltre se creiamo dei piccoli polmoni verdi nelle nostre case questi possono regolare l’umidità degli ambienti rendendoli meno secchi, soprattutto in inverno con il riscaldamento acceso. Ricordiamoci però di pulire le foglie per agevolare le loro capacità di traspirazione e respirazione, basta un semplice panno per spolverarle. Inoltre, cosa non meno importante, le piante grazie al loro verde, sono dei potenti antistress, che in tempi così frenetici come i nostri non guasta di certo.

Sara Rezzolla
Sara Rezzolla
Artigiana zero waste

Ciao, sono Sara Rezzolla, artigiana del microbrand Sogni Risplendono. Realizzo accessori zero waste con la speranza che possano essere d’aiuto a diminuire l’utilizzo dei prodotti usa e getta e dare una mano al nostro pianeta in questa perenne lotta contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Il mio motto? Anche i piccoli gesti fanno la differenza!