Fine agosto, vacanze finite per molti, ma non per tutti. Anzi, quest’anno ci sarebbe un aumento del 32% di prenotazioni per settembre. A rivelarlo è una ricerca, che indica come molti optino per il last minute. Certo il caldo prolungato e i prezzi inferiori di quella che è sempre stata considerata la bassa stagione sono invoglianti. Ma attenzione alle fregature: offerte fin troppo convenienti all’apparenza possono rivelarsi truffe o quantomeno esperienze deludenti.

Vacanze a settembre: è boom

C’è chi – potendo – ha puntato su giugno e luglio, e chi – forzatamente – si è accontentato del classico agosto, col rischio di incappare nell’overtourism. Ma la fetta di coloro che scelgono le vacanze a settembre sembra stia aumentando. Per chi non ha il vincolo dell’inizio della scuola dei figli, infatti, il mese che sta per arrivare offre sicuramente il vantaggio di costi inferiori, insieme alla speranza di temperature non solo miti, ma anche meno soffocanti di quelle delle scorse settimane. Non a caso si segnala un boom di prenotazioni del 38% in più per camping e glamping rispetto allo scorso anno. A dirlo è una ricerca di Pitchup, piattaforma di instant booking specializzata in questo tipo di vacanza.

Chi parte a settembre

I dati indicano che a far le valigie il prossimo mese saranno soprattutto coloro che vogliono trascorrere gli ultimi scampoli di estate in Italia. Le regioni italiane preferite risultano Veneto, Toscana, Lombardia, Sicilia e Campania, e interessano per il 77% le coppie, confermando la prevalenza di viaggi a due rispetto ad altre tipologie di soggiorni. «A ingolosire è sicuramente l’offerta con prezzi più vantaggiosi, ma attenzione: non devono neppure essere troppo bassi, altrimenti aumenta il rischio di truffe come testimoniano, per esempio, i casi finiti sulle prime pagine di cronaca nei giorni scorsi», spiega Gabriella Guidetti di Sos Turismo-Federconsumatori. Il riferimento è ai turisti che pensavano di aver prenotato una vacanza nel Salento, trovandosi invece a dormire in seminterrati e garage.

I consigli antitruffa

«La vacanza a settembre, che sia in hotel, campeggio o casa in affitto è solitamente caratterizzata da un prezzo inferiore rispetto a quello di agosto e luglio, ma attenzione anche a dove si prenota. Noi consigliamo sempre di evitare siti o interlocutori che non siano bacheche specializzate nel settore turistico. Insomma, meglio non affidarsi a siti generici, che possono vendere anche auto, mobili o oggetti elettronici, perché è facile incappare in privati che non offrono le stesse garanzie degli operatori di settore, anche online. A noi sono capitati casi, anche a Londra, dove il l’utente non ha trovato l’appartamento», spiega l’esperta.

Pagamenti: evitare trattative private

Un altro accorgimento riguarda i pagamenti: «La raccomandazione è di non uscire dal circuito della piattaforma. Alcune permettono anche il contatto diretto con l’host privato, ma sarebbe meglio evitarlo. Attenzione anche al tipo di pagamento: il bonifico bancario è tracciabile, ma una volta predisposto non permette di essere cancellato in caso di necessità. La carta prepagata offre qualche garanzia in più, così come se si rimane nei circuiti, come ad esempio quello di AirBnb», suggerisce Guidetti.

Voli last minute: meglio con le compagnie

La tendenza che sembra affermarsi è quella del last minute, la prenotazione con un anticipo ristretto. «A settembre (e non solo) può capitare di prenotare solo il volo invece di un pacchetto, se magari ci si reca in una capitale oppure si va a trovare qualche amico o parente in una località italiana più lontana – spiega Guidetti – Ecco che sarebbe meglio farlo direttamente con la compagnia di volo: con le agenzie intermediarie si può anche risparmiare qualche euro, ma in caso di problemi gli interlocutori diventano due. In caso di cancellazioni, per esempio, la compagnia offre sempre o un itinerario alternativo o un rimborso che l’operatore del volo offre in tempi molto rapidi mentre con un intermediario si allungano di molto, oltre a diventare complicati perché spesso le sedi sono all’estero e gli operatori sono molti e diversi tra loro».

Cosa fare in caso di sorprese

Ma cosa fare se dopo aver prenotato un appartamento o un hotel o in un campeggio, non si trova qualcosa di diverso rispetto alla struttura di cui si erano viste le foto? «Purtroppo capita e pure spesso. Anche noi abbiamo avuto questa estate la segnalazione di un campeggio che, invece di offrire diversi servizi come mini-market, bar, animazione serale, ecc. aveva soltanto bungalow, seppure non di scarsa qualità. Era successo, infatti, che il proprietario avesse dovuto rimuovere tutto perché abusivo, ma siccome il bungalow era funzionante e pulito, e il campeggio funzionava, i clienti non hanno potuto reclamare il mancato servizio. In caso di hotel, se le foto non corrispondono a quanto era sul sito, si può chiedere ad esempio il cambio di camera, ma purtroppo si tratta sempre di mediare con il gestore per trovare un accomodamento che vada incontro a entrambe le parti».

Che fare in caso di pagamento anticipato

Spesso si prenota con la possibilità di cancellazione gratuita entro un certo termine, ma cosa fare in caso di necessità oltre la data prevista? «L’utente dovrebbe sempre controllare quali siano le condizioni previste per la cancellazione gratuita in caso di cause di forza maggiore sopravvenute – spiega Guidetti – Nella maggior parte dei casi se capita qualcosa di grave, come un incidente o una malattia, è prevista una cancellazione rimborsabile. Se, invece, ci si trova di fronte a una struttura con caratteristiche differenti rispetto alle aspettative, ma si è già pagato, è difficile venirne a capo senza passare dalla via giudiziaria, con tutto quel che ne consegue».