Tutto pronto per il Black Friday. Anzi, in molti casi l’appuntamento preferito per gli amanti dello shopping, specie online, è già arrivato con le prime offerte “imperdibili”. Ma sono davvero così uniche e, soprattutto, sicure?

Black Friday e truffe

Di sicuro ingolosiscono, per questo è importante saper distinguere quali possono essere gli acquisti convenienti e quando, invece, dietro a un oggetto a prezzi stracciati si nasconde una fregatura o un cosiddetto “fake shop”.

Secondo una ricerca di NielsenIQ, il canale preferito per gli acquisti del Black Friday rimane l’online: nonostante si tratti di una tradizione importata dagli Stati Uniti (dove cade sempre nell’ultimo venerdì di novembre, all’indomani del Thanksgiving) ormai il “venerdì nero” ha conquistato anche gli italiani e le italiane. Quest’anno si stima che il 51,5% di chi è pronto a non farsi sfuggire l’occasione per qualche affare pre-natalizio si rivolgerà esclusivamente al web. Solo 1 acquirente su 10, invece, opterà per il negozio fisico, mentre il 38,5% userà entrambi i canali.

Black Friday occasione “ghiotta” per i regali di Natale

Nata per stimolare gli acquisti pre-natalizi, l’occasione è diventata molto di più. Se la maggior parte di chi approfitta del Black Friday pensa a possibili regali di Natale (3 su 10), sono in molti ormai a ritenere l’appuntamento un pretesto per “fare affari”. Quest’anno, inoltre, si calcola che la spesa media si aggirerà intorno ai 260 euro, in leggero aumento rispetto al 2023 e seconda solo a Germania (317 euro), Austria (303 euro) e Spagna (282 euro). A parimerito, invece, c’è la Francia.

Cosa si compra con il Black Friday

Sempre i dati NielsenIQ indicano che i prodotti più acquistati sono legati al comparto Computer & Elettronica (26% nel 2023), seguiti dal settore della Moda (21%) e da oggetti per la Casa e gli Elettrodomestici (passati dal 15% del 2020 al 18% nel 2023). In crescita, però, anche Salute & Bellezza, che rappresenta l’8% del mercato (+1% rispetto al 2022). Secondo un’analisi commissionata all’istituto Kantar, il 95,5% degli intervistati afferma di considerare il Black Friday come un appuntamento fisso. Per 7 su 10, comunque, l’intenzione è di cogliere eventuali offerte e sconti. Ma come riconoscere quelli autentici?

Offerte troppo belle per essere vere: occhio alle truffe

Il rischio, infatti, è di cadere nella trappola dell’offerta presentata come imperdibile, soprattutto nell’online, dove uno dei pericoli è di imbattersi nei fake shops. Come spiega il team Trust&Safety della banca online N26, infatti, è fondamentale imparare a riconoscere alcuni segnali d’allarme, a partire dai cosiddetti «marketplace fasulli, che offrono articoli inesistenti a prezzi incredibili o che riproducono perfettamente i siti dei brand più famosi con l’obiettivo di ottenere pagamenti per poi scomparire nel nulla». Si tratta di «vere e proprie esche per attirare gli ignari consumatori, ad un primo sguardo assolutamente credibili nella presentazione della loro offerta, ma che puntano a raggirare le vittime, inducendole a usare metodi di pagamento poco trasparenti al di fuori delle piattaforme ufficiali o a condividere informazioni personali e finanziarie per fini fraudolenti», chiarisce Kristen Francomano, Senior Trust & Safety Analyst at N26. Ecco, quindi, 6 consigli preziosi.

6 consigli per evitare truffe

«Se un’offerta è troppo bella per essere vera…probabilmente è falsa! ». Come spiegano gli esperti, «se il prezzo sembra un po’ troppo conveniente, bisogna alzare il livello di attenzione: molti negozi fake promettono sconti da favola su prodotti esclusivi, ma spesso si tratta in realtà di inserzioni false che possono includere informazioni fuorvianti. Prima di effettuare l’acquisto, è sempre consigliabile cercare ulteriori informazioni online sul prodotto e sul suo costo reale, oltre che leggere le recensioni degli altri utenti». Informarsi sul sito e sui prodotti, quindi, è fondamentale, prestando comunque attenzione anche a eventuali recensioni false, «opera degli stessi truffatori o create attraverso dei bot», sottolinea Francomano.

Cosa controllare per acquistare sui social

Da tempo, ormai, la vendita di prodotti avviene tramite social media e piattaforme analoghe. Ma il rischio che possa non trattarsi di offerte convenienti è più che fondato. Spesso gli annunci si presentano come «super convenienti», ma «portano a negozi fake. Prima di cliccare, dunque, è bene verificare il profilo che ha pubblicato l’annuncio: se è stato creato di recente e ha pochi contenuti e follower, è molto probabile che si tratti di una truffa», aggiunge l’esperta.

Guardare bene sito e foto

Un altro consiglio importante è di controllare bene la qualità delle immagini dei prodotti: se sono «sgranate, hanno layout scadente o un design approssimativo, dovrebbero insospettire». «Occhio anche ad eventuali errori grammaticali o a sezioni mancanti: spesso i fake shops non prevedono informazioni di contatto, dettagli su rimborsi o resi, o la classica pagina “Chi siamo“», sottolinea Francomano.

Diffida di metodi di pagamento strani

Se finora i consigli hanno riguardato i prodotti messi in vendita e il prezzo, particolare attenzione va riservata al metodo di pagamento. «Se il sito prevede pagamenti solo tramite bonifico, carte regalo o app di terzi (non ufficiali), è un grosso campanello d’allarme. Le transazioni non tracciabili fuori dalle piattaforme ufficiali sono il territorio preferito dei truffatori», dice l’analista. Meglio preferire il pagamento tramite carte elettroniche (quelle ricaricabili sono preferibili), comunque in un circuito interno al sito stesso da cui si sta comprando.

Occhio alla compulsività

«Gli acquisti online per il Black Friday (ma non solo) sono privilegiati e incentivati da chi ha interesse a stimolare i consumi, perché comportano meno filtri. Quelli fisici, invece, richiedono più passaggi: occorre recarsi in un negozio, entrarci, parlare con la commessa o con altri clienti, provare magari l’oggetto che si vuole comprare. Sul web ci si limita a vedere, senza toccare e senza interazioni, per questo si stimola la compulsività», sottolinea Roberta Paltrinieri, docente di Sociologia dei Consumi all’Università di Bologna. «L’acquisto diventa più facile e veloce, crea meno remore, ma rischia di portare ad acquisti inutili o dietro i quali si nascondono solo truffe», osserva Paltrinieri.