Le tasse
Cosa cambia in 730 e in busta paga? Qualche esborso in meno per chi ha redditi medio bassi, qualcosina in più per chi supera i 50.000 euro. La riforma delle aliquote fiscali e le novità della legge Bilancio avranno effetti su entrate e buste paga. Vediamole.
Lo sconto del Fisco «Da quest’anno viene agevolato chi ha redditi tra i 15.000 e i 28.000 euro. Fino a oggi questi contribuenti venivano tassati al 25%, ora rientrano nella prima fascia, su cui viene applicata un’aliquota del 23%. Per una persona con un reddito lordo di 28.000 euro questo si traduce in un risparmio di circa 260 euro all’anno» spiega il commercialista Michele Tomasi. Restano invariate le percentuali per le altre fasce: 35% di Irpef per chi ha un reddito lordo tra 28.000 e 50.000 euro, 43% sopra i 50.000.
Il taglio del cuneo fiscale in busta paga Questa misura viene confermata per tutto il 2024: in pratica c’è un esonero di una parte dei contributi dovuti dal lavoratore. «Non avremo però stipendi più “ricchi” rispetto al 2023, perché si tratta appunto di una conferma di una misura esistente» dice l’esperto.
Le detrazioni È previsto per chi ha redditi sopra i 50.000 euro. Per loro arriva una sorta di “tassa” sulle detrazioni fiscali al 19%, come quelle che riguardano le spese per l’istruzione dei figli, le assicurazioni per la vita o gli interessi passivi del mutuo. Fanno eccezione solo le spese sanitarie. «In pratica, per il 2024, sul credito maturato con il fisco in virtù delle detrazioni, si dovrà scalare una sorta di franchigia di 260 euro» dice Tomasi.
La casa
C’è la super garanzia sul mutuo Con l’anno nuovo diciamo addio al pacchetto di sconti e agevolazioni riservato ai giovani che comprano la prima casa. In compenso, si allarga alle famiglie numerose la supergaranzia statale dell’80% sul mutuo. Oltre agli under 35, ai nuclei con un solo genitore e a chi vive in un alloggio popolare, adesso potrà chiederla chi ha tre figli under 21 e un Isee sotto i 40.000 euro. L’Isee sale rispettivamente a 45.000 e 50.000 per chi ha 4 o 5 figli (consap.it/fondo-prima-casa/).
Quanto ai bonus edilizi, nessuna buona novità. La maxi agevolazione del superbonus si riduce al 70% e riguarderà da quest’anno solo i condomini. Sopravvivono l’ecobonus (dal 50 al 65% a seconda dell’intervento), il bonus barriere architettoniche (75%), quello sulle ristrutturazioni (50%), e il bonus collegato del 50% sull’acquisto di mobili, ma solo su una spesa massima di 5.000 euro. Chi abita in zone sismiche, invece, può ancora usufruire del supersismabonus al 110%.
Le mamme
Le nuove agevolazioni per chi ha figli Buste paga più pesanti per le dipendenti, ma solo se madri di 2 o 3 figli. «Dal 2024 si prevede l’esonero totale dei contributi a carico del lavoratore, senza tetti di reddito» dice Michele Tomasi. Chi ha un reddito lordo di 30.000 percepirà circa 140 euro in più al mese. Per chi ha tre figli (almeno uno under 18) il bonus sarà erogato per 3 anni. Le madri di 2 figli potranno invece beneficiarne per il solo 2024, e il minore non deve avere compiuto 10 anni.
Anche il congedo parentale si fa più “ricco”: passano infatti da 1 a 2 i mesi retribuiti all’80% (gli altri sono al 30%) ma perché la misura diventi operativa deve arrivare la circolare dell’Inps. A scattare da subito è l’aumento del bonus asilo nido per il secondo figlio, di 3.600 euro all’anno, ma solo per i nuovi nati dal 2024 con Isee fino a 40.000 euro.
Le pensioni
Più leggero l’assegno se vuoi l’anticipata Stai valutando Quota 103 o Opzione Donna? È bene sapere alcune cose prima di decidere. «La formula di Quota 103 resta invariata: vi si può accedere a 62 anni di età e 41 di contributi, ma oggi è meno vantaggiosa. Per chi matura i requisiti dal 1° gennaio, l’assegno viene calcolato con il sistema contributivo quindi sarà più contenuto, e in ogni caso non potrà superare i 2.394,44 euro lordi al mese, (4 volte il minimo Inps), fino al raggiungimento del 67esimo anno di età, quando scattano i requisiti per la pensione di vecchiaia» spiega Ignazio Ganga, segretario confederale Cisl. Vale quindi la pena farsi fare delle simulazioni con l’aiuto di un patronato.
Non solo. L’intervallo che deve trascorrere tra il momento in cui si maturano i requisiti e l’erogazione del primo assegno, passa a 7 mesi per i dipendenti privati e autonomi e a 9 per i pubblici. Se non si vuole restare senza entrate, quindi conviene aspettare prima di fare domanda. Si può però nel frattempo valutare “l’opzione” bonus Maroni, esteso anche a Quota 103. «Chi ha i requisiti per Quota 103 ma decide di restare al lavoro, può chiedere all’Inps che i contributi a suo carico vengano versati in busta paga. La retribuzione lorda cresce del 9,19%».
Per Opzione Donna la nuova età di accesso è 61 anni con 35 di contributi, (59 per le licenziate da aziende in crisi) ma scende di un anno per figlio, fino a un massimo di due. «La misura è riservata ormai solo alle donne caregiver, disoccupate, con un’invalidità di almeno il 74%, una platea ristretta. E il punto, anche qui, è che per arrivare alla decorrenza della pensione devono trascorrere 12 mesi dal raggiungimento dei requisiti, 18 per le autonome».
Bot e Btp
Investire in Bot e Btp fa crescere l’Isee. I risparmi messi in titoli di Stato, fino a 50.000 euro, non saranno conteggiati ai fini del calcolo. Occhio però ai tempi. L’Isee del 2024 fa riferimento ai redditi e alle giacenze del 2022 e difficilmente questa regola può essere modificata.
Il bonus animali
Arriva il bonus animali da compagnia per visite, farmaci e operazioni. Il governo ha stanziato in Finanziaria 250.000 euro all’anno per tre anni. Potranno richiederlo i proprietari over 65 con un Isee sotto i 16.215 euro. Entro fine marzo sarà pubblicato il decreto del ministero della Salute con le istruzioni per accedere al beneficio.