Vacanze sempre più care, anche per chi prenota online. Per la Pasqua appena trascorsa, l’Osservatorio di Federconsumatori ha registrato i primi rincari rispetto al 2023, che non preannunciano nulla di buono per l’estate. Un weekend in albergo a Venezia costa il 12% in più dell’anno scorso, a Napoli il 19%, a Roma e a Firenze il 3%. «Anche le piattaforme online, dove ormai la maggior parte di noi prenota vacanze, voli e pernottamenti, non sempre si rivelano la soluzione migliore» spiega Gabriella Guidetti, responsabile per Federconsumatori dello Sportello Sos turista. Prendiamo Booking, tra le più popolari. L’Antitrust ha di recente ha avviato un’indagine sulla piattaforma per abuso di posizione dominante. L’ipotesi è che le strutture disposte a pagare commissioni più elevate, e a pubblicizzare sul sito prezzi più competitivi che altrove, abbiano vantaggi in visibilità. Siamo ancora nella fase di inchiesta, da Booking spiegano che stanno collaborando pienamente all’indagine, ma può servire da monito.
Prima regola: leggi tante recensioni e verifica i prezzi
«Le piattaforme di prenotazione online sono comodissime per cercare voli e alloggi, ma per spuntare il prezzo migliore servono tempo e pazienza e questo vale per tutte» consiglia Guidetti. «Per prima cosa vanno lette le recensioni, senza fermarsi alle prime due, poi verificati prezzi e servizi della struttura scelta, dal sito ufficiale, se esiste, o, se possibile, via telefono, chiamando direttamente l’hotel» spiega l’esperta. «Per i voli abbiamo riscontrato che spesso conviene comprare sui siti delle compagnie aeree, perché le tariffe sono più competitive».
Attenta perché i rimborsi possono arrivare in ritardo
Non è solo una questione di costi. Acquistare un volo o un pernottamento direttamente dalla compagnia o dalla struttura significa avere un solo interlocutore in caso di problemi o disservizi. «Spesso i consumatori si rivolgono a noi perché, per esempio, dopo la, cancellazione del volo, hanno difficoltà a ricevere rimborsi o indennizzi. Il denaro, infatti, deve fare un lungo giro, transitare dalla compagnia alla piattaforma, per poi essere inviato al passeggero, a volte la macchina si “inceppa” o ci sono notevoli ritardi. Prenotando direttamente dalla compagnia il rimborso è diretto e dopo la richiesta è più facile verificare a che punto è la pratica» continua la responsabile dello Sportello Sos Turista.
Non fidarti delle offerte sui social
I consigli non sono finiti, però. Spesso, attirati dalla necessità di risparmiare, ci lasciamo ingolosire da pubblicità e annunci che troviamo sui social. «Attenzione, però» avverte Guidetti. «Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da parte di consumatori che sono stati truffati: hanno pagato la vacanza ma non hanno mai ricevuto i biglietti. Distinguere una truffa è relativamente semplice. «Se il banner che trovi su Facebook o Instagram riporta a una pagina social, deve accendersi un campanello di allarme: mai prenotare se non si ha un sito con i numeri e l’indirizzo dell’agenzia o del tour operator».