Lidia Ravera – Foto Anna Nadalig

Chi di noi si trova bene dentro la gabbia della sua età? Finché sei molto giovane non vedi l’ora di crescere. Appena sei cresciuta incominci ad aver paura di invecchiare, di non essere più innocente come i bambini, seducente come gli adolescenti, forte come i giovani adulti, equilibrata come gli adulti maturi. Per tutta la vita hai paura del trascorrere del tempo che ti porterà, inevitabilmente, ad entrare in quell’ultima stagione, la vecchiaia, che nella cultura in cui viviamo immersi, viene considerata come una sorta di condanna letale. Come si combatte contro questa diffusa paranoia che, soprattutto se siamo nate donne, ci avvelena la vita dai dodici anni in avanti? Io conosco un solo antidoto: scrivere. Raccontarcela, questa vita che scorre via veloce. Imparare a descrivere, e quindi a condividere, gioie e dolori di tutte le stagioni che attraversiamo o abbiamo attraversato. Vivendo.

Corso di scrittura: scrivere di sé

Sarà il titolo della prima lezione del corso di scrittura di Donna Moderna. Scrivere di sé in modo che interessi tutti non è facile. Passare dal particolare della propria esistenza all’universale dell’esistenza di tutti. Esempi: Lalla Romano. Natalia Ginzburg. Emmanuel Carrère. Bisogna imparare a far affiorare i ricordi, evocare un tempo, un dettaglio, una parola, una sensazione, un profumo, un oggetto. Provare a descriverlo per provocare, in chi legge, la stessa emozione che avete provato voi, recuperando “il tempo perduto”.

Come usare il materiale della propria vita

Anche se volete raccontare una storia, qualsiasi storia, con una protagonista che non siete voi, dovete saccheggiare la vostra vita, le vostre esperienze, le emozioni che avete provato, i ricordi. Abbiamo, tutte, una gerla sulla schiena piena di quello che abbiamo vissuto, letto, sognato, imparato, perduto e ritrovato. È un tesoro inestimabile da cui è d’obbligo attingere per costruire una storia che sia vera pur essendo inventata. Esempio: La guerra dei figli, un mio romanzo non autobiografico, in cui però ho usato i materiali della mia vita, dagli anni Sessanta del secolo fino al 1983.

Come costruire i personaggi

Dovete, per scrivere un buon racconto autobiografico, imparare a guardarvi dall’esterno, parlare di voi come se foste, non voi, ma un personaggio. Più invecchiate più diventa facile. Perché vi conoscete meglio, la relazione che avete intrapreso con voi stesse, dura da più tempo. Se volete, invece, scrivere fiction cercate comunque di pescare dentro di voi, troverete tutto quello che vi serve: la donna, l’uomo, la bambina, il buono, la cattiva, il vigliacco, il coraggioso, la spericolata… e così via. Dentro di voi c’è tutto. Tutto quello che vi serve per raccontare la vita. Per darle forma.

L’importanza dell’incipit

Sono le bestie nere di tutti i principianti. L’incipit è il terrore: fra milioni di frasi possibili con quale comincerò? Non deve mettervi in agitazione incominciare. Potete cambiare. Quando sarete arrivati in fondo al vostro racconto, lo cambierete, l’incipit, non è scolpito nella pietra. I dialoghi devono essere interessanti di per sé, niente buongiorno e buonasera, credibili se letti a voce alta, ma non devono essere la piatta registrazione del parlato, devono mandare avanti la storia e non stonare in bocca a un personaggio se non volontariamente. L’io narrante è il punto di vista che avete scelto. Vi spiegherà i pro e i contro di: narratore onnisciente, prima persona, terza persona, seconda persona, il tu. Le regole sono poche e semplici, difficile è entrare in sintonia profonda con se stesse. Ma è anche l’esercizio più importante, per trarre vantaggio dal trascorrere del tempo invece di averne paura.

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La nostra grande iniziativa: corso di scrittura

Ti piace scrivere e ti va di raccontarci chi sei, qual è la tua vita, che rapporto hai con la tua età? PARLACI DI TE è un corso di scrittura per imparare a scegliere le parole giuste, dando ritmo e forma a un racconto, per chi ha voglia di trovare il suo linguaggio, mettersi in ascolto e in gioco, cancellare e riscrivere. A guidarti in questa lezione speciale ci sarà la scrittrice Lidia Ravera. L’appuntamento, gratuito, è giovedì 14 settembre a Milano alle ore 17 nel Concept Showroom Casa Xiaomi. Se non sei a Milano e non puoi partecipare, non ti preoccupare. C’è una soluzione anche per te. La settimana successiva, sul nostro sito, troverai tutta la lezione, divisa in capitoli, in formato digitale (e sempre gratuito!). Ma che tu segua il corso oppure no, mandaci il tuo racconto. Puoi inviare una mail entro il 10 ottobre a questo indirizzo: [email protected] con uno scritto di massimo 3.000 battute. Una giuria composta da Lidia Ravera e dalla nostra redazione li selezionerà: i tre più belli verranno pubblicati il 9 novembre sul numero speciale di Donna Moderna I love my age. E gli altri? Verranno raccolti sul nostro sito, in una sezione dedicata. Cosa aspetti a metterti a scrivere?

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