Ho pranzato di recente con V. che mi ha raccontato di aver fatto un revival con un amante di vecchia data, del quale conservava ricordi encomiabili, e di esserne rimasta piuttosto delusa. Non che sia successo nulla di particolarmente critico, semplicemente non era più la stessa cosa.
Il tempo passa e dieci anni sono tanti per essere amanti
A quel punto le ho chiesto da quanto tempo non si incontrassero biblicamente. «Dieci anni». Caspita, ho pensato. Sapessi quante cose cambiano in dieci anni: il corpo, il cervello, le abitudini, i gusti, la prestanza, gli ingredienti delle nostre vite (professionali, familiari, sanitari, finanziari) che condizionano il nostro umore e la nostra attivazione.
Cambia tutto, anche il sesso
Cambia tutto, nel tempo, anche il sesso. In fondo, è un po’ come con certe merendine che ci piacevano da bambine e di cui conserviamo un ricordo voluttuoso, confortante (se anche voi siete cresciute mangiando le crostatine e non le crudité, a merenda). Ecco, se le assaggiassimo oggi, con buona probabilità, le troveremmo stucchevoli, banali, inadatte al nostro gusto. E sarebbe perfettamente normale. Come per gli amanti.
Il sesso tra vecchi amanti può essere ancora appagante
Questo non significa che non possa essere appagante incontrare oggi un amante di ieri ma che, in una situazione del genere, è bene tener presente quanto tempo è passato, per entrambi. Nell’eventualità di rispolverare una passione antica, è consigliabile assecondare il desiderio di esplorare insieme le persone che siamo oggi, più che di ritrovare le ragazze che siamo state.
Ma il modo di vivere la sessualità dev’essere più consapevole
Io, per esempio, ultimamente ho riflettuto su come sia cambiato il mio modo di vivere la sessualità in termini di appetito, di frequenza, di durata, di intensità, di fantasie e di acrobazie. E per quanto, talvolta, possa accadere anche a me di farmi prendere da giovanilistiche nostalgie, mi sono accorta che non baratterei la consapevolezza che ho oggi, del mio corpo e del mio piacere, con l’inesperienza e la fame di conferme che avevo allora. Non so se alla fine sono riuscita a confortare V. ma, poiché ha sorriso, mi piace pensare di sì.