Il tradimento resta una delle cause principali della separazione. Sia se è subìto e non perdonato, sia se è agito e porta ad allontanarsi dal rapporto. Non è sempre causa di addebito, però, ovvero di imputazione di responsabilità.
Il tradimento dev’essere il motivo della rottura
Lo è quando è l’unico motivo di rottura della coppia. Se, per esempio, il matrimonio era già andato in crisi per altri motivi e il tradimento non è che la conseguenza di questa crisi, l’infedeltà non può costituire una colpa e quindi non porta a conseguenze legali.
Il giudice deve accertare l’addebito, cioè il tradimento
Chiariamo, però, innanzitutto cosa sia l’addebito. È l’accertamento che il giudice fa, nel corso di giudizio di separazione, della violazione dei doveri del matrimonio. Doveri come la fedeltà, la coabitazione, l’assistenza e il rispetto reciproco, la contribuzione ai bisogni della famiglia.
Chi tradisce perde dei privilegi
Chi viola questi doveri e, a causa di ciò, provoca la crisi della coppia, subisce una «imputazione di addebito»: ossia il giudice lo dichiara responsabile per la separazione. Con quali conseguenze? Si perde il diritto al mantenimento e si perde la qualità di erede.
Solo in pochi casi il tradimento porta a risarcire
Solo eccezionalmente, il giudice può anche condannare il coniuge fedifrago al risarcimento dei danni in capo all’ex, ma le modalità del tradimento devono essere state tali da ledere il suo decoro e la sua reputazione.
Bisogna fornire le prove del tradimento
Il caso emblematico è quello di un uomo che abbia una relazione con la sua amante di cui tutti sono a conoscenza tranne la moglie, esponendola così al ridicolo. Chi chiede l’addebito per il tradimento deve fornire le prove.
E ottenerle senza sotterfugi
Prove che potrebbero essere dichiarazioni di testimoni o di un detective privato ingaggiato all’occorrenza. Più difficile far entrare in un processo prove ottenute illegittimamente, come le email e i messaggi sul cellulare dell’ex, soprattutto quando l’accesso è avvenuto segretamente o con metodi violenti.