Di recente F. stava facendo delle ricerche dal computer del marito (per me i device sono dispositivi personali al pari dello spazzolino da denti dunque fatico a comprendere le coppie che li condividono) e, poiché l’incauto coniuge non aveva ripulito la cronologia, è stata colta da una spiacevole epifania: lui guarda i porno.

Se lui guarda i film porno

Pur ammettendo che era prevedibile (del resto chi non consuma contenuti espliciti nell’era della pornografia di massa?) F. non riusciva a non starci male, tanto più se si considera che la loro vita sessuale è decisamente meno avvincente di un tempo.

Ciò che riguarda l’intimità individuale non va discusso

«Ma come! Invece di fare sesso con me, preferisce trastullarsi guardando le altre?!». Il punto, però, è che ciò che riguarda l’intimità individuale non dovrebbe essere discusso con il partner, a meno che non si scelga di fare altrimenti. Anche quando si è in una relazione, esistono confini che vanno rispettati.

Ci sono coppie che consumano i film porno insieme

Per carità, ci sono coppie che consumano pornografia insieme e ne traggono reciproco giovamento; altre ancora che trovano salutare e stimolante raccontarsi le fantasie. Ma è appunto una scelta specifica delle persone coinvolte, che decidono di condividere qualcosa che riguarda la loro sessualità individuale, portandola sul piano della coppia.

Altre che non affrontano l’argomento

Non tutti sono pronti o disposti a farlo e la maggior parte di noi fatica a sostenere una conversazione aperta su questo tema, anche (forse soprattutto) con chi ci è più prossimo, perché ne temiamo il giudizio. Dal canto mio, le ho ricordato che praticare autoerotismo non è controindicato quando si è in una relazione, anzi, e le ho suggerito di non ricondurre tutto a sé, sovrapponendo piani che sono distinti.

Film porno: parlarne può essere una buona idea

E se invece provasse a parlarne con lui? Se questo “incidente” diventasse il pretesto per ravvivare la passione sopita? Se ne facessero un’occasione per riscoprirsi, conoscersi meglio, accogliersi ed eccitarsi della reciproca nudità mentale, non solo fisica? «Ci penserò… e comunque il suo computer non lo tocco più» ha saggiamente concluso F.