«Mia figlia ha un fidanzato che ha scatti d’ira. Non la picchia ma so di scenate furiose. È geloso in modo ossessivo, la controlla e credo mini la sua autostima. Sono molto preoccupata e vorrei convincerla a lasciarlo. Si può parlare di violenza?» Barbara
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Mia cara Barbara, quando la violenza non si esprime fisicamente è più difficile da provare e vanno considerati molti aspetti per una corretta strategia difensiva. Certo è che tu descrivi un ragazzo da cui prendere le distanze, per evitare che la situazione precipiti e ti spiego perché.
Se manca l’aggressione fisica siamo nell’ambito di quella psicologica, che spesso viene confusa con un “litigio”, con “incompatibilità di carattere” o un semplice “non andare d’accordo”. In questi casi i soprusi sono sottili, le tracce non sono tangibili e i testimoni interpretano questi come rapporti semplicemente conflittuali o passionali. In realtà il maltrattamento psicologico è un tentativo violento di distruzione morale e addirittura fisica dell’altro. Mentre nella semplice lite, per quanto accesa, esiste una relazione di parità tra i due partner, nella violenza lo scopo è dominare o annichilire l’altro.
Questo viene fatto anche attraverso il controllo che è senza dubbio uno dei mezzi più utilizzati per dominare una persona. Può essere il controllo delle spese, degli orari, delle amicizie. Si può arrivare persino a voler controllare i pensieri dell’altro, impedirgli di crescere nella carriera o di studiare. E per ottenere tutto questo la donna va progressivamente isolata dalla sua famiglia, dagli amici, dall’ambiente di lavoro e dalla vita sociale. In molti di questi casi non si sopporta l’alterità della compagna, che si vuole possedere in modo totalitario. Il controllo spesso si traduce in gelosia ossessiva, sospetto continuo, chi esercita questa violenza psicologica è convinto dell’infedeltà del partner e cerca e trova “conferme” del tradimento ovunque. Da qui una continua, assillante richiesta di confessioni. Questo tipo di gelosia spesso porta ad atti violenti. Da quanto scrivi siamo sulla strada per questa deriva, quindi apri gli occhi a tua figlia e consigliale di allontanarsi.