Si parla sempre più spesso di benessere psicologico, ma in Italia ancora tutto tace a proposito del cosiddetto minority stress.
Cos’è il minority stress
Come dice il termine stesso, si tratta della condizione di stress tipica delle persone appartenenti alle minoranze. Un tema affrontato da tempo nei primi studi sulla Comunità lgbtq+ ma che, adesso, si sta iniziando a considerare anche rispetto alle persone con disabilità.
I 3 fattori del minority stress
Questa particolare forma di disagio nasce e si può identificare in tre macro fattori: gli eventi che si devono affrontare ogni giorno, gli stereotipi e gli atteggiamenti discriminatori degli altri che condizionano negativamente chi appartiene a una minoranza e l’eccessivo stato di vigilanza che ne consegue. Vi faccio degli esempi sulla mia vita. Entro in un bar e ha un gradino, stress. Riesco a entrarci ma per bere il caffè c’è solo il tavolo alto, stress. Chiedo il bagno disabili ma non c’è, stress. Oppure vado a fare un colloquio di lavoro e le domande che mi fanno riguardano soltanto la mia condizione fisica e non le mie competenze.
Gli stressor di una persona con disabilità
Tutti stressor che una persona normotipica neanche vede. Ma che per me sono importanti. Significa che mi aspetto queste cose, che quando esco mi devo ricordare quali sono i bagni o i bar accessibili. Vuol dire che so che, con ogni probabilità, mi capiterà nel corso della giornata di subire degli atteggiamenti più o meno apertamente discriminatori per via degli stereotipi che ancora circondano le persone con disabilità. Spesso si tratta di violenze sottili, di frasi apparentemente innocue ma che nascondono un pregiudizio nei miei confronti e che mi feriscono.
L’ansia anticipatoria
Tutto questo è una continua fonte di stress che si traduce in un’eccessiva vigilanza per cercare di anticipare gli eventi esterni, significa vivere in uno stato d’ansia anticipatoria che a lungo andare diventa logorante. E qui arriviamo alla conclusione. Perché è importante sapere tutto questo? Perché gli elementi di cui abbiamo parlato sono tutti dettati dalla cultura che circonda le minoranze. Se riuscissimo a cambiarla questa cultura, il minority stress svanirebbe come neve al sole.
testo raccolto da Annaleni Pozzoli