Una lettrice in corso di separazione racconta che suo figlio le è completamente ostile e la rifiuta: è certa che il padre lo metta contro di lei. Nella separazione gli accordi erano che il ragazzo stesse a settimane alterne con i genitori.

In fase di separazione ci vuole una psicoterapia per i genitori e il figlio

La paura è che non voglia conservare questa abitudine, per preferire il padre. In casi come questo consiglio sempre di convincere il coniuge a fare un percorso di supporto alla genitorialità in cui il terapeuta possa esortare l’ex marito a non utilizzare il figlio contro la madre. Sarebbe poi opportuno dare anche al figlio un supporto psicologico così da comprendere da cosa nasce la sua rabbia.

Separazione: i rischi della giudiziale

Se il ragazzo non si convince, non resterà che chiedere in causa una consulenza tecnica d’ufficio (quindi un approfondimento psicologico). Purtroppo il contesto giudiziale ha i suoi rischi e non ha certo la spontaneità di una terapia in uno studio privato.

Se il figlio vuole stare col padre

Occorre tener conto che ormai i ragazzi vengono ascoltati in tribunale e la signora correrebbe il rischio che il figlio, quattordicenne, dicesse al giudice che preferisce stare con il papà. Il giudice deve tenerne conto qualora ritenga che l’opinione del ragazzo è stata data in modo libero e credibile. Potrebbe però anche accadere che l’ex marito si spaventi all’evenienza di una giudiziale e decida di dare il suo assenso a un percorso stragiudiziale di psicoterapia, anche su invito del giudice che tenta sempre di conciliare e che potrebbe concedere un rinvio per far iniziare il lavoro di supporto. Va detto comunque che le problematiche di questa lettrice, considerato l’atteggiamento del figlio, non troveranno soluzione in un contesto giudiziale ma le richiederanno un grosso lavoro personale su se stessa.