«Non mi fa mai sesso orale, mentre io a lui lo faccio sempre. Perché?». Queste le parole del messaggio che ho ricevuto qualche giorno fa, da una lettrice che mi spiegava come il ragazzo che frequenta manifesti una certa riluttanza a dedicarsi a quella piacevole attività erotica che consiste nella degustazione appassionata della vulva, cioè del clitoride, delle piccole labbra, dell’ingresso vaginale, e del perineo. La cosa non mi ha stupita, in sé, perché storicamente il piacere procurato dal sesso orale è stato considerato una prerogativa maschile, al punto tale che per riferirci alla stimolazione destinata agli uomini abbiamo molte alternative semantiche, all’occorrenza volgari, mentre per quello destinato alle donne, non ce n’è una che sia più abbordabile e confidenziale di “cunnilingus”, dal latino “cunus”, vulva, e “lingere”, leccare.
Le donne devono abituarsi a chiedere ciò di cui hanno voglia
Nonostante il cambiamento dei costumi e delle abitudini sociali, e nonostante una nuova percezione delle sessualità femminile, come più libera e autodeterminata, le donne ricevono molto meno sesso orale di quanto ne pratichino e, spesso, pur desiderandolo, non riescono a ottenere la giusta reciprocità. Le ragioni sono molteplici: possono dipendere da un atavico egoismo maschile che persiste in alcuni uomini, in virtù del quale il loro piacere è più importante del nostro. Oppure da un retaggio culturale per il quale, le donne stesse faticano a chiedere e a esprimere il proprio desiderio. Oppure ancora, dal fatto che il partner con cui ci intratteniamo non apprezza l’attività per una questione di puro gusto, esistono, esattamente come esistono le donne che non amano praticare le fellatio. Il mio suggerimento per la lettrice è semplice: prova a chiedere ciò di cui hai voglia, senza sentirti in colpa per questo, spiega che il sesso orale ti piace tanto, che è una stimolazione piacevole e intensa, capace di approfondire e moltiplicare l’intimità. A lui potrebbe non andare comunque, ed è una scelta da rispettare. Ma c’è anche la possibilità che provi a cimentarsi un po’ e, si sa, spesso l’appetito vien mangiando…