«Cara Stella, rientro nella privilegiata cerchia delle donne sposate e felici di esserlo, ma sto attraversando un momento difficile: ho scoperto che mio marito intrattiene una fitta corrispondenza erotica con un’altra donna, nella quale si scrivono sconcezze di varia entità e, ogni tanto, si scambiano scatti ammiccanti. Mio marito giura che non si sono mai visti, che non c’è stato nulla, che è fiction, insomma fantasie. Un po’ come leggere un romanzo. Che non sa bene come sia iniziato questo “gioco” e che, in quanto gioco, non farà fatica a chiuderlo. Io sono sotto shock. Mi sento ferita, delusa, arrabbiata. In una parola: tradita, anche se è avvenuto tutto online». (Michela V.)
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Cara Michela, non fatico a comprenderla, ma le faccio ugualmente notare, senza con questo sminuire il suo disagio, che oggigiorno si può tradire stando seduti sul divano di casa, accanto al partner; che il perimetro stesso della parola “tradimento” è diventato talmente vasto che andrebbe ridiscusso; che è umano provare attrazione per terze persone, dopo tanto tempo; che potrebbe succedere anche a lei e che, comunque, i due non hanno copulato davvero. Capisco certo che il dolore sia talmente forte da rendere irrilevante il fatto che i due non abbiano portato le cose fino in fondo. Ma non compete a me dire se un tradimento virtuale sia sostenibile oppure no, perché quello lo decide chiunque di noi. La cosa che mi sembra giusto è sottolineare che è frequente e che le regole della relazione dovrebbe deciderle solo chi ne è parte. Le suggerisco di concedersi del tempo, di non prendere decisioni e di parlarne con un professionista, insieme, per provare a elaborare l’accaduto, capire se si può rimediare e, magari, rinegoziare i confini della vostra coppia.