Decidere di aprire lo spazio sacro delle vacanze ad altre coppie comporta una scelta a favore della dimensione del gruppo, con tutti i suoi pro e contro.

Il bello del gruppo

Di sicuro è un esperimento che porterà delle novità e in questo senso è positivo perché, oltre a una certa stabilità, la nostra mente ha bisogno anche di stimoli nuovi. Il bello del gruppo è che c’è sempre la coppia più organizzata che dispensa farmaci o altro a quella distratta, chi magari litiga di più (e allora il gruppo può portare leggerezza e aiutare a ricomporre le dispute) o manifesta in modo naturale le effusioni e dà in un certo modo il “permesso” alle altre di fare lo stesso. Insomma, il clima che si crea dipende da tutti i componenti del gruppo. E il contagio emotivo che ne deriva ha un peso.

L’umore positivo o negativo contagia tutti

Bisogna rendersi conto se, con il proprio malumore, si sta appesantendo l’atmosfera, oppure se l’entusiasmo può essere trasmesso anche alle altre coppie. È importante utilizzare la vacanza come un allenamento quotidiano alla capacità di darsi dei riconoscimenti reciproci. Per esempio, anziché alimentare la spirale negativa del lamento se una sera qualcuno ha scelto un ristorante rivelatosi poi non eccelso o se l’albergo 4 stelle ne valeva due a fronte di giuramenti di sperimentata qualità, potremmo elogiare la coppia che ha proposto di vedere uno spettacolo, di musica o teatro, per il semplice fatto che a noi non sarebbe mai venuto in mente di organizzare un’uscita di questo tipo.

Meglio rivedere le aspettative

A conti fatti comunque, in vacanza l’andamento di un gruppo di coppie sarà ondivago ed è bene prepararsi a una certa elasticità mentale quando si decide di partire con altre coppie o amici: non sempre riusciremo a fare ciò che avevamo in mente secondo le nostre aspettative (che spesso si rivelano un fattore che porta a facili delusioni), ma nello stesso tempo magari riusciremo a fare cose che senza questo tipo di vacanza non avremmo fatto. Perché il gruppo non è solo un comodo baluardo dietro a cui nasconderci per non decidere mai nulla, ma anche una splendida opportunità di scoperta e di sorprese.

(testo raccolto da Anna Scarano)

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