Attenzione ai falsi segnali che potrebbero indurti a pensare di non avere abbastanza latte ! Entro i due mesi del bambino, ad esempio, il seno della neomamma torna ad essere morbido. Questo induce alcune donne a credere di non produrre più latte, in realtà il corpo si è ormai abituato a questa funzione e il seno produce latte senza essere turgido come all’inizio. Anche un bambino che piange sconsolato e vuole poppare continuamente può indurre nell’errore: in realtà potrebbe trattarsi di uno “scatto di crescita” fisiologico del bambino, nel quale egli richiede può latte e con la suzione continua riesce a stimolare la produzione di latte suoi suoi nuovi bisogni. Questa fase non dovrebbe durare più di 48 ore.
Evita invece gli errori più comuni delle neomamme , che possono influire negativamente nella produzione di latte materno. Essere ossessionate dal peso del bambino e pesarlo giornalmente o, peggio, a ogni poppata, non aiuta l’allattamento, anzi è deleterio! Guardare l’orologio per stabilire il tempo della poppata è ugualmente sconsigliato. Dare l’aggiunta di latte artificiale riduce drasticamente la produzione di latte: fallo solo se il pediatra lo ritiene necessario. Anche comprimere il seno in vestiti o reggiseni troppo stretti è deleterio.
Lo “strumento” più potente per aumentare la produzione di latte materno … è proprio il tuo bambino! Una suzione corretta e poppate frequenti dovrebbero essere sufficienti per garantirti una buona produzione di latte. Ricorda che per essere considerata una “giusta” suzione, la bocca del bambino deve essere ben aperta e con il labbro inferiore estroflesso. Labbra e gengive devono premere contro l’areola e la lingua deve trovarsi sotto quest’ultima. Se il bambino succhia soltanto o mordicchia il capezzolo non sta poppando nel modo giusto e rischia di compromettere la produzione di latte. In questo caso rivolgiti all’ostetrica per “istruire” il tuo bambino alla giusta suzione.
Anche l’allattamento a richiesta è un fattore importante: attacca al seno il tuo bimbo ogni volta che lo desidera. Nelle prime settimane questa abitudine stimola continuamente il seno a produrre più latte. Se continua a poppare, lascialo attaccato anche dopo che si è nutrito. Un gesto che rafforza il legame mamma-bimbo e lo tranquillizza.
Bere molto è indispensabile per consentire all’organismo di produrre latte materno . Nella fase dell’allattamento bisogna incrementare almeno del 30% l’assunzione di liquidi. Basti pensare che nei primi 6 mesi di vita del bambino, la mamma produce 800/1000 ml di latte e che questo è composto per l’80% di acqua . Se ti piace integrare con tisane e tè deteinati bevili spesso nel corso della giornata. Attenzione al vecchio detto popolare “bere birra fa latte”: oltre a non aver alcun fondamento scientifico, l’alcol in gravidanza e allattamento è fortemente sconsigliato.
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L’omeopatia, oltre che per aumentare la produzione di latte materno, è indicata anche per i piccoli disturbi legati a questa fase. Se la montata lattea tarda a comparire puoi assumere Actaea racemosa 9 CH, un medicinale utilizzato durante il travaglio per favorire la dilatazione uterina. Serve, infatti, anche per indurre la montata lattea. Se il seno è dolente e molto turgido ma il latte è scarso o addirittura assente, si consiglia Pulsatilla 9 CH. Per stimolare la produzione di latte è indicato assumere Ricinus 5 CH, con posologia di 5 granuli prima di ogni poppata. Mentre se si ha la necessità di riattivare un flusso di latte bloccato il rimedio è Urtica urens 9 CH.Con la consulenza del dottor Tommaso Lovecchio, medico pediatra esperto in omeopatia.
Una tisana a base di galega può aumentare la produzione di latte. Quest’erba è nota fin dai tempi antichi per il suo potere galattogeno. Ha infatti un’azione favorevole sulla secrezione lattea, perché migliora la circolazione della ghiandola mammaria . Se non ti piace il suo sapore puoi cercare una formulazione in pastiglie o compresse.
Anche la tisana al finocchio , bevuta spesso nel corso della giornata, può favorire un flusso di latte più abbondante. Oltre a proteggere il pancino del bambino da eventuali coliche.
Stress e stanchezza sono i nemici numero uno dell’allattamento . Per garantirti una buona produzione di latte devi cercare di riposare ogni volta che ti è possibile, anche se all’inizio i “turni notturni” di accudimento al neonato possono essere massacranti. Segui i suoi ritmi e riposa insieme a lui. Delega ogni altra incombenza al neopapà, ai nonni o alle amiche… nei primi tempi, allattare è un lavoro (davvero) a tempo pieno !
Anche se non hanno fondamento scientifico, perché non affidarsi ai rimedi della nonna per favorire la produzione di latte materno ? A parte il vecchio consiglio di bere birra (da evitare per l’assunzione di alcol!) un tempo alle puerpere venivano somministrati litri di brodo di pollo , integratori a base di luppolo e tisane al finocchio . Di certo male non fanno e contribuiscono ad assumere liquidi e alimenti nutrienti.
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