I consigli dell’ostetrica per seguire una corretta alimentazione durante l’allattamento .
Allattare in pubblico per una mamma non è certo un gesto provocatorio! Al contrario è una necessità per garantirsi la libertà di movimento . Siamo ormai usciti dagli orari rigidi delle poppate e la maggior parte dei pediatri e delle ostetriche consigliano l’allattamento a richiesta , almeno nei primi mesi di vita. Un bebè può inoltre volere il seno per consolarsi o perché ha sete. In queste condizioni la mamma dovrebbe essere quasi reclusa in casa. Diventa quindi una necessità poter allattare in pubblico senza sentirsi sguardi indiscreti addosso. In fondo basta seguire delle piccole accortezze…
Per allattare in pubblico senza destare scalpore basta seguire delle semplici regole. Per prima cosa l’abbigliamento : un top sotto e una maglia un po’ più larga sopra. Si posiziona la testa del bambino davanti al seno per mascherarlo un po’, poi basta alzare la maglia e abbassare il top… il bambino potrà poppare tranquillo e sarà difficile intravedere un centimetro di pelle scoperta! Ci si può portare anche una pashmina o un foulard per coprire il seno se si vuole essere ancor più discrete. Se ci si trova in un bar o un ristorante basterà voltare la schiena alla sala e cercare una posizione un po’ appartata.
L’ideale per l’Organizzazione mondiale della Sanità è allattare esclusivamente al seno il proprio bambino per sei mesi. Ma solo il 37% delle mamme italiane ci riesce (dati Unicef Italia).
Secondo un’indagine effettuata in 25 strutture sanitarie su un campione di partorienti si è rilevato che alle dimissioni il 60,8% delle mamme allattava esclusivamente al seno il bambino. A 3 mesi la percentuale scende al 49,3% . A 6 mesi solo il 6,5% delle donne allatta esclusivamente al seno, mentre la prevalenza di allattamento al seno (predominante o complementare) è del 56,7%. Scende al 32,5% a 12 mesi di età del bambino.* Dati ancora troppo bassi e che una cultura del libero allattamento potrebbe aiutare a far aumentare.
* Dati Notiziario dell’Istituto superiore di sanità (ISS)