In primavera e in estate è un tripudio di mamme ai giardinetti e di bambini sui campi da calcio, di basket o in bicicletta al parco. In inverno, le mamme tendono a “rinchiudere” i piccoli in casa anche dopo l’asilo o la scuola, con il timore che il freddo possa portarli ad ammalarsi con più frequenza.
Invece, si tratta di una scelta sbagliata nella maggior parte dei casi. Infatti, con l’esclusione di patologie in corso (febbre o altri tipi di malanni stagionali), è importante che i bambini trascorrano tempo di gioco all’aperto anche durante la stagione invernale.
Gli stessi pediatri invitano a portar fuori persino i bimbi più piccoli (neonati, per esempio) anche quando fa freddo, avendo l’accortezza di prendere le adeguate precauzioni in merito alla scelta dell’orario di uscita e della tipologia di abbigliamento.
I benefici dell’aria aperta, anche se fa freddo
Perché portare i bambini a giocare fuori in inverno? Prima di tutto, per il semplice motivo che si divertono e hanno la possibilità di esplorare la natura anche quando fa freddo. Inoltre, perché in questo modo si combatte efficacemente la sedentarietà tipica della stagione invernale, ovvero ore passate davanti alla televisione o, comunque, tra le mura domestiche.
Per la cultura nordeuropea, è assolutamente naturale far giocare e correre i piccoli nella neve o sotto la pioggia anche tutti i giorni. In effetti, proprio dal punto di vista della salute, il gioco all’aperto e il movimento hanno il potere di rinforzare il sistema immunitario dei bambini contro l’aggressione di virus e batteri.
Una sana alternativa agli ambienti chiusi
Correre, saltare, godersi la bici…sono tutte attività fattibili anche in inverno e persino se nevica. Anzi, con la neve tende a diventare tutto magico e sarebbe un vero peccato privare i bambini del piacere di inzupparsi per la paura che si ammalino.
Ciò che conta, ovviamente, è saperli vestire in modo adeguato e con abbigliamento “tecnico”. Anche la Sitip, Società Italiana di Infettivologia Pediatrica, sottolinea l’importanza del gioco all’aperto per i bambini anche in inverno.
I pediatri, infatti, evidenziano come i piccoli, se coperti in modo adeguato e portati fuori nelle ore centrali della giornata, siano meno esposti agli agenti infettivi di quanto non lo siano invece in luoghi non areati, come le comunità in cui i bimbi trascorrono comunque buona parte della loro giornata (asili, scuole ma anche la stessa famiglia, se vi sono persone malate).
Come coprire i bambini in inverno
Cosa fare, quindi, per assicurare ai bambini del tempo all’aria aperta senza rischiare di far prendere loro troppo freddo? L‘abbigliamento, in questo caso, riveste un ruolo chiave e va scelto con cura e in riferimento all’età dei piccoli, oltre che al tipo di attività svolta fuori casa.
C’è differenza, infatti, tra un bimbo di pochi mesi che resta seduto o sdraiato nel passeggino e bambini più grandi che praticano sport o semplicemente si rincorrono al parco. In linea generale, nei primi anni di vita è necessario coprire un po’ di più i piccoli proprio perché la capacità di termoregolazione è minore.
Invece, e vale per tutti i bambini, risultano sempre indispensabili accessori come sciarpa, cappello e guanti. Questi capi di abbigliamento, spesso rifiutati dai bimbi, vanno invece utilizzati sempre al fine di evitare otiti, bronchioliti e bronchiti.
A sottolinearlo sono proprio i pediatri della Sitip. Questi ultimi consigliano anche di porre particolare attenzione agli indumenti bagnati, con la neve o la pioggia, sostituendoli subito. Per questi motivi, è sempre bene optare per un abbigliamento tecnico e a cipolla, oltre che ricordarsi di portare con sé sempre un cambio per le parti più “a rischio” (guanti, calze e pantaloni, per esempio).
Non è il freddo che li fa ammalare
Se i piccoli sono, dunque, ben coperti e portati fuori nelle ore giuste, non rischiano certo di ammalarsi a causa del freddo. Anzi, a farli ammalare sono virus e batteri, più che le temperature rigide.
Dunque, i pediatri consigliano di adottare soprattutto alcune precauzioni per evitare contagi ed epidemie dei malanni caratteristici dell’inverno.
Per esempio, gli stessi membri della Sitip sottolineano l’importanza di arieggiare almeno due volte al giorno gli ambienti chiusi, di non esporre i bimbi al fumo passivo né ad adulti che non stanno bene, di concedersi momenti di vacanza in mezzo alla natura (magari al mare, al lago o in collina).
Il giusto equilibrio tra attenzione e libertà rappresenta la ricetta giusta per assicurare ai bambini una buona salute e divertimento sano in tutta sicurezza.