La serenità, prima di tutto
L’argomento asilo nido è un tema scottante perché i genitori, soprattutto le mamme, hanno sempre timore di sbagliare, di fare la scelta errata, di poter fare di più. Questo tipo di paure, ansie e sensi di colpa sono più che altro femminili e scatenano nelle mamme una sorta di tarlo continuo che non le abbandona mai: “Avrò fatto bene a mandarlo al nido?”, “Le educatrici saranno affidabili?”, “Si ammalerà”, “Con tutte le notizie pessime che si sentono, forse sono un’irresponsabile”.
Questi dubbi vanno fugati uno a uno, per la serenità di tutta la famiglia (piccoli compresi). Innanzitutto, il nido non fa male ai bambini dal punto di vista psico-fisico, anzi. E anche dal lato relazionale si tratta di un’ottima occasione per instaurare rapporti con i coetanei apprendendo le regole della condivisione e delle “vita in comunità”.
Dal lato affidabilità e valore degli educatori, il primo step (necessario) è aver fiducia nel corpo insegnante. Mantenendo sempre un certo controllo a distanza, osservando i bambini e monitorandone eventuali comportamenti anomali.
In generale, le strutture grandi con molti bambini (e altrettanti educatori e genitori) possono beneficiare di un maggiore controllo sull’operato degli educatori e sul benessere dei bambini (dovuto proprio alla presenza di più “voci” e più “occhi“). Nonostante siano molte le famiglie a preferire strutture più piccole e a dimensione familiare. La prima cosa da fare, quindi, è osservare e visitare diversi tipi di nido, qualora non ci si affidi alle strutture comunali assegnate.
Infine, per quanto riguarda la predisposizione ai malanni, è vero che all’asilo nido il bambino si ammalerà molte volte e, soprattutto, durante il primo anno di frequenza. In tal senso, rientra tutto nella norma considerando anche il fatto che, per fortuna, la maggior parte dei bambini viene ancora vaccinata come da calendario vaccinale e, quindi, prima dell’ingresso in comunità. Nonostante, per ora, le vaccinazioni non siano più obbligatorie per frequentare asili e scuole.