L’asma allergica può essere scatenata da diversi fattori, tra cui pollini e inquinamento. Un dato interessante è che l’asma allergica è in crescita nei bambini, trasversalmente per fascia d’età. Ma come si riconosce l’asma allergica in un bambino? E, soprattutto, come si può intervenire? Abbiamo fatto chiarezza con il prezioso aiuto del dott. Gianfranco Trapani, medico Pediatra esperto in nutrizione e medicine complementari.

I diversi tipi di asma

L‘asma allergica si differenzia anche a seconda delletà del bambino. «Fino ai tre anni di età, i bambini possono essere soggetti al wheezing (respiro “fischiante) perché iper reattivi agli stimoli esterni.  Abbiamo poi, un altro tipo di wheezing verso i 6 anni del bambino e, un terzo, che si manifesta nella pubertà. Mentre le prime due tipologie di asma guariscono con la crescita, la terza migliora verso i 14 anni del ragazzo ma non guarisce» spiega il dott. Trapani.

Cause

Ma perché si scatena l’asma? Si tratta di una reazione dell’organismo ad agenti esterni di varia natura.

«L’asma è, in questi casi, una reazione allergica della persona a determinate situazioni e fattori. Può essere scatenata dall’inquinamento ambientale, dagli acari della polvere o dai pollini. Quest’ultima si manifesta ovviamente nei periodi stagionali di fioritura, a seconda dell’allergene scatenante. Per quanto riguarda l’asma causata da inquinamento, è da considerare anche il cosiddetto “fumo di terza mano” che va a colpire i bambini allergici tanto quanto il più conosciuto fumo passivo. Si tratta della situazione, molto frequente, in cui gli adulti fumano sul balcone o in terrazzo e, tornando in casa, entrano in contatto con i bambini passando loro comunque nicotina. Questo tipo di comportamento è particolarmente dannoso per i bambini asmatici» afferma il dott.Trapani.

Sintomi

Quali sono i segnali che evidenziano la presenza di asma allergica? Ne abbiamo parlato con l’esperto.

«I sintomi dell’asma allergica sono molto caratteristici: respiro sibilante, difficoltà respiratorie, stanchezza, tosse che si manifesta con il movimento (per esempio, con una corsa) oppure, nei casi più gravi, tosse anche a riposo e visibile fatica nel respirare» spiega il dott. Trapani.

Cosa fare

Innanzitutto, è assolutamente vietato il fai da te. Sia per quanto riguarda l’assunzione di medicinali allopatici sia per ciò che concerne il ricorso alle terapie complementari (omeopatia e/o fitoterapia). «L’asma allergica nei bambini è una problematica molto seria, per questo motivo è necessario rivolgersi solo ed esclusivamente a un medico esperto. Anche per le terapie complementari, è indispensabile affidare il bambino a un medico omeopata esperto» avverte il dott. Gianfranco Trapani.

«La terapia prevista in questi casi è standard e consiste solitamente nell’assunzione di broncodilatatori, di farmaci antispastici e, nel caso, di cortisonici e antistaminici. Anche le terapie complementari possono funzionare, affiancate ai medicinali allopatici oppure seguite in fase preventiva. Per quanto riguarda le terapie complementari, la reazione è soggettiva e può variare molto da bambino a bambino» afferma il dott. Trapani.

«Dal punto di vista alimentare, non vi sono indicazioni generiche se non prestare particolare attenzione all’assunzione dei prodotti caseari (latte e latticini) che potrebbero interferire con la produzione di muco, aumentandola e causando ulteriori difficoltà al bambino asmatico» conclude l’esperto.