La musica si rivela una vera e propria terapia , estremamente benefica per la crescita psico-fisica del bambino. E tutto ciò inizia sin dai primi attimi di vita, se non addirittura già nel grembo materno . Ascoltare musica, suonare uno strumento o cantare sono tutte attività che possono migliorare alcune forme di autismo , di dislessia, di blocco traumatico o di difficoltà scolastica . Così come, anche in assenza di problematiche specifiche , la musicoterapia può aiutare la creatività del bambino a emergere in libertà, aumentando così la sua serenità e la sua sensazione di adeguatezza al contesto in cui il piccolo vive, agisce e si relaziona
La ninna nanna che fa crescere
La musica costituisce una vera e propria terapia persino per la crescita dei bambini nati prematuri . Infatti, sono sempre più numerosi gli ospedali che scelgono di sfruttare il “superpotere” del suono per aiutare i neonati a uscire da situazioni di criticità , anche gravi.
Si spazia dalla creazione di ambienti dedicati , con luci e suoni che ricordano il ventre materno, sino alla pratica della marsupioterapia . Senza dimenticare, appunto, il potere della musica e, nello specifico, della voce dei genitori .
Uno studio americano, pubblicato sulla rivista Pediatrics, ha evidenziato come il canto dei genitori (per esempio, la classica ninna nanna ) svolga un effetto rilassante e stabilizzante sui neonati prematuri . Il battito cardiaco, infatti, rallenta e la respirazione migliora , facilitando così sia il sonno sia la suzione .
Un canale non verbale per aprirsi al mondo
Tra le terapie più efficacemente utilizzate con i bambini autistici, c’è anche la tecnica della musicoterapia . E sono molti i bambini, e di conseguenza le famiglie, ad aver giovato dell’incredibile potere terapeutico della musica .
Ma perché si parla di vera e propria terapia? Perché la musica, con le sue note e sui suoni “primitivi” (vocali, corporei), fa parte dell’essere umano sin dalla vita intrauterina . E poi continua ad accompagnare indissolubilmente, e beneficamente, la crescita psico-fisica di ognuno di noi .
Non esiste un tipo di musica oggettivamente preferibile a un altro, in quanto maggiormente benefico. Perché la musica è ovunque , in ogni suono e in ogni luogo. Il bambino autistico trae grande benessere dalla musica , suonata o ascoltata, proprio perché si tratta di un canale non verbale (ma immediato) di comunicazione, una “corda” diversa e che sfugge da etichette , pregiudizi e regole interpretative.
Nell’autismo , la musica può rappresentare l’apertura finalmente possibile nei confronti del mondo e degli altri. Basta imparare ad ascoltare.
Effetto rilassante
La musicoterapia è sempre più utilizzata all’interno degli asili nido . Infatti, la musica si rivela eccellente per diminuire la tensione e lo stress legati al temporaneo distacco dei genitori , così come per diminuire i possibili conflitti tra bambini , nonché per aiutare i piccoli a entrare dolcemente nel momento della nanna .
Ma, oltre all’ascolto, è benefico anche “fare” musica. Come si fa musica? Con qualsiasi tipo di strumento , a qualunque età (per un bimbo piccolo possono essere sufficienti due legnetti o qualche pentolino) e, ovviamente, anche senza conoscere le note musicali.
È anche per questo motivo che nella scuola primaria , tra le attività di ampliamento dell’offerta formativa, non manca quasi mai il “corso” di musica. Vissuto dai bambini come un momento di vera e propria “liberazione” , sia fisica sia emotiva, da costrizioni e obblighi di profitto.
Coltiva la sua serenità presente e futura
Far disegnare i bambini con un sottofondo musicale , può svelare incredibili sorprese . Infatti, l’ascolto della musica aumenta la creatività del bambino. O meglio, la musica lascia emergere ciò che viene nascosto o rimosso perché difficile da elaborare, doloroso oppure incomprensibile ai più piccoli .
Abbinando un libero esercizio dell’arte (disegno, manipolazione, tecnica del collage , lavoro a maglia, origami) e ascolto della musica, si ottiene un canale di prim’ordine affinché i bambini possano esprimersi in tutta libertà , elaborando anche piccoli o grandi traumi che erano rimasti silenti. Tutto ciò rappresenta un investimento sulla felicità presente e futura del bambino.