Rugby, pallavolo, calcio…uno sport di squadra è una vera e propria palestra di vita per i bambini. Si stringono amicizie importanti e si impara a condividere ogni tipo di emozione. Dalla gioia per una vittoria fino alla delusione per una clamorosa sconfitta. A vincere sono sempre altruismo , comprensione, una sana competizione e, soprattutto, tanto divertimento
Luogo di interazione sana
Lo sport di squadra è un vero e proprio “luogo” di interazione sana e concreta, lontana dal mondo virtuale e fittizio in cui i bambini sono sempre più coinvolti.
E sufficientemente lontano anche dai banchi di scuola , dove la sedentarietà assume un ruolo da protagonista (soprattutto in Italia). Infatti, facendo parte di una squadra (piccola o grande che sia), il bambino ha la possibilità di entrare in contatto con coetanei che provengono da scuole diverse , da contesti familiari e sociali differenti.
In questo modo, ci si arricchisce di quella meravigliosa risorsa chiamata diversità . E le amicizie nate su un campo da gioco, spesso, sono “per sempre”.
Vivere bene insieme agli altri
Sul campo da gioco si imparano le regole e si impara, soprattutto, a rispettarle . A insegnarle è l’allenatore , figura chiave dello sport di squadra. Il coach non è un vero e proprio maestro e neppure un genitore: questa sua dimensione autorevole ma spensierata lo rende molto rispettato dai bambini.
Entrare a far parte di una squadra è un vero e proprio toccasana anche per quei ragazzini che faticano a rispettare le prime regole di convivenza all’interno di una comunità.
Apprendere a stare bene (e correttamente) insieme, sarà uno di quegli insegnamenti fondamentali per una vita adulta serena.
Gestire anche le sconfitte
Sport di squadra significa, tra le altre cose, competizione . E competizione vuol dire anche vittoria o sconfitta . Per i bambini, la competizione non è negativa in sé, se sana .
Purtroppo sono gli adulti che, con le loro categorie di pensiero e le loro frustrazioni , tendono a invadere un territorio che, invece, i bambini gestirebbero perfettamente da soli .
Lo sport di squadra insegna, innanzitutto, a condividere la gioia . Il piccolo imparerà che la felicità è più piena se si può dividere con chi ci è accanto (e sarà, così, un adulto più soddisfatto e generoso).
Inoltre, uno sport di squadra insegna a gestire le sconfitte (accettandole e facendone tesoro per migliorarsi) e, in una società come quella attuale, saper cadere e rialzarsi è una preziosa qualità.
Altruismo, valore immenso
Quando si gioca tutti insieme , per vincere o comunque per dare il meglio di sé, si è un tutt’uno . Non esistono le differenze di genere , provenienza sociale , etnia.
E, se qualcuno cade o resta indietro, ci si aiuta tendendosi la mano . Nessuno resta indietro , tutti hanno diritto a condividere le stesse emozioni e le stesse esperienze .
Portare questa consapevolezza nell’età adolescenziale prima e poi in quella adulta , può davvero contribuire a creare una società altruista e che sappia concedere le stesse opportunità a tutti.
Scaricare l’energia in eccesso
Infine, ma non ultimo per importanza, lo sport di squadra assicura puro divertimento e adrenalina. Un ottimo modo per riequlibrare le ore trascorse tra i banchi di scuola , riappropriandosi anche del contatto fisico con l’altro.
Abbracci , esultanze, salti, capriole, arrabbiature …nello sport di squadra c’è di tutto. Luogo ideale per sfogare le energie in eccesso, sia nei bambini molto vivaci sia nei bimbi più “cerebrali “. Anzi, questi ultimi avranno l’occasione di usare quella magnifica macchina che è il corpo , lasciandolo esprimere finalmente attraverso il movimento fisico.