Il bambino cattivo è il titolo del nuovo film di Pupi Avati che andrà in onda per la prima volta (Rai 1, 21:10) in occasione della Giornata Mondiale dell'infanzia e dell'adolescenza. Un titolo indubbiamente forte, come forte è anche la tematica che il regista ha scelto di affrontare in questa sua prova televisiva: la separazione di mamma e papà.

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Protagonista de Il bambino cattivo sono naturalmente due genitori che non si amano più e che travolgono nel loro separarsi anche il loro unico figlio. Il padre ha il volto di Luigi Lo Cascio ed è una figura "negativa, subdola, malvagia" come l'ha definita lo stesso interprete in una intervista a Vanity Fair, un personaggio estremo che trascura ed ignora il figlio.

Nemmeno la mamma, interpretata da Donatella Finocchiaro, riesce ad essere un punto di riferimento per il figlio, vittima dell'alcolismo e totalmente disinteressata al destino della sua famiglia e di suo figlio. Quella raccontata da Pupi Avati è quindi una famiglia allo sbando, incapace di ritrovare le proprie coordinate esistenziali per affrontare la crisi e garantire una vita armonica e sicura all'elemento debole di questo delicato equilibrio: il bambino.

Il film, come ha raccontato lo stesso Avati sempre a Vanity Fair, nasce da una complessa (e amara) riflessione sulla famiglia: "Dedico gran parte delle mie giornate alle riflessioni sullo stato della famiglia attuale. Ho cercato con tanti miei film di raccontarla, e di seguirne le evoluzioni. Quello che più mi incuriosisce, da sempre, è il ruolo del padre. Man mano che passano gli anni, il padre è sempre più assente, lontano, si prende sempre meno le responsabilità che gli competono.  Nella società d’oggi il padre non è più un modello, un riferimento: è soltanto un amico, a volte, dei figli. Una figura scadente e marginale. In questo film, il figlio piccolo soffre della separazione dei genitori, e non capisce niente. Nella classe di mio figlio, su 22 bambini, ben 20 hanno genitori separati. Capite che non è un caso, no?”

Sicuramente Il bambino cattivo può essere un'occasione per riflettere sul ruolo della coppia genitoriale, sulla sua fondamentale importanza nella vita di ciascun bambino e redarguire quanti fossero tentati di ingaggiare una vera e propria battaglia con l'ex trascurando colpevolmente i propri figli, che invece meritano l'indivisa attenzione di entrambe i genitori.