Pochi e semplici passaggi ma da eseguire con attenzione per il bagnetto del bebé
Parlando di igiene dei bambini, non possiamo dimenticarci di quella dentale , da insegnare da subito per prevenire problemi futuri
«Non c’è bisogno di lavarlo a ogni cambio di pannolino. Se è solo pipì, una sciacquata con acqua tiepida è sufficiente» dice la pediatra Elena Piacentini. Il sapone, da usare nelle altre occasioni, è quello liquido per neonati e sono sufficienti poche gocce.
E le salviettine? «Ok a quelle neutre, quando si è in trasferta e senza acqua a disposizione. Un passaggio che, invece, non va mai dimenticato è quello della crema protettiva all’ossido di zinco che, con il suo effetto barriera, protegge dalle irritazioni da contatto» continua la pediatra.
Una volta caduto il cordone ombelicale può iniziare il rito del bagnetto. «A 37° circa e con un “ammollo” di non più di 10 minuti, è piacevolissimo per quasi tutti i bimbi, che tornano pesciolini nel liquido amniotico. Non esistono regole precise sulla frequenza: se il piccolo gradisce, anche ogni sera, altrimenti a giorni alterni» dice la dottoressa Piacentini.
Un detergente oleoso e anallergico, 2 in 1 corpo e capelli, è il più indicato. Per quanto riguarda la vaschetta, se è un bebè, sceglila di dimensioni contenute perché i piccolissimi amano stare nell’acqua in posizione raccolta.
«Al bando bastoncini e spray» spiega lo specialista in otorinolaringoiatria Franco Pignatelli. «All’interno delle orecchie ci sono delle ciglia che, con i loro movimenti naturali, spingono il cerume verso l’esterno. Qualunque intervento meccanico interrompe questo processo e crea un “tappo” che poi dovrà essere rimosso, su istruzioni del pediatra, con apposite gocce sciogli-cerume» .
Le orecchie, quindi, si puliscono durante il bagnetto con acqua e sapone, poi si asciugano accuratamente con un panno morbido.
Sono uno straordinario veicolo di infezioni (i batteri “si appiccicano” al film idrolipidico che riveste la pelle) ma la buona notizia è che non c’è sempre bisogno di lavare le mani con il sapone. «Una vigorosa e prolungata sciacquata sotto l’acqua corrente il più delle volte basta. Il detergente si può usare solo prima dei pasti» spiega il dermatologo Roberto Castelpietra. Quanto al tipo di prodotto, la pediatra Piacentini consiglia la classica saponetta di Marsiglia.
«L’importante è sciacquare le mani a lungo sotto il rubinetto. Se il piccolo conosce già i numeri, digli di contare fino a dieci. Se no, può recitare una filastrocca di uguale durata» raccomanda.
Nella vasca grande, due o tre volte la settimana, in un ambiente con almeno 20° e per non più di un quarto d’ora, è sufficiente.
«Ci sono giochini galleggianti e divertenti, capaci di invitare al bagno persino i più riottosi. Anche per quest’età sono adatti shampoo e detergente a base oleosa . Fanno poca schiuma, ma detergono benissimo e senza aggredire pelle e capelli» assicura Castelpietra.
Già con l’inizio della scuola materna puoi pensare di introdurre l’argomento igiene intima fai-da-te. «Con alcuni il passaggio di consegne è facile, altri sono più schifiltosi . È inutile essere ossessive, prima o poi tutti arrivano a spiccare questo salto d’indipendenza. Il detergente da usare? Un prodotto con pH leggermente acido. Un discorso a parte meritano le bambine cui bisogna insegnare le “fasi” della pulizia: il movimento va da avanti a dietro, per evitare il rischio di infezioni e conseguenti cistiti» consiglia la dottoressa Piacentini.
«Aumentando la frequenza dei lavaggi, è meglio sostituire il bagno con la doccia, meno aggressiva per la pelle» consiglia il dermatologo Castelpietra. Shampoo delicato per i capelli e saponetta di Marsiglia vanno benissimo, ma a giorni alterni: in quello “no” basta il getto dell’acqua per risciacquare semplicemente corpo e capelli, soprattutto dopo che si è fatto sport.
Torna da scuola, si toglie le sneakers e…si sente. «Colpa delle scarpe di gomma: impediscono la traspirazione . Le conseguenze? Cattivo odore (destinato a peggiorare con l’età) e pelle macerata, che favoriscono funghi e infezioni.
Oltre a calzature di pelle o stoffa, consiglio un pediluvio con gocce di olio essenziale di salvia, che attenua la sudorazione» dice il dermatologo. Poi i piedi, soprattutto tra le dita, vanno asciugati bene.