1/7 – Introduzione
Andare in bicicletta è sicuramente una delle esperienze che ci dona una sensazione di libertà in modo semplice, non dispendioso e sempre nel rispetto della natura. Chi non ricorda la sua prima biciclettina con le altrettanto utilissime, ma odiatissime, rotelle sui fianchi? Un dolce ricordo che si tramanda di generazione in generazione. Ognuno di noi ha imparato seguendo insegnamenti e metodologie diverse le une dalle altre, sotto l’ausilio di nonni, genitori e così via. Ma quali metodi utilizzare con i nostri figli o nipoti? E come metterli in pratica?
2/7 Occorrente
- Casco protettivo, ginocchiere, gomitiere
3/7 – Mettere il bambino in protezione
Oggi i criteri d’insegnamento sono fondamentalmente cambiati rispetto a qualche decennio fa, ma per quanto possano variare, le basi rimangono le medesime. Prendiamo, ad esempio, come insegnare a un bambino ad andare in bicicletta togliendo le rotelline sui fianchi. Nell’era moderna magari si tende innanzitutto a mettere in protezione il pargolo attraverso l’uso di caschi, ginocchiere e gomitiere: oggetti che, rispetto a qualche tempo fa, tendono ad essere maggiormente utilizzati, perché c’è una maggiore consapevolezza del pericolo. Quando poi ci si trova a mettere in pratica l’insegnamento, però, tutto rimane come allora.
4/7 – Togliere le rotelle una alla volta e lodare il bambino
La funzione delle ruote laterali è quella di dare stabilità e infondere coraggio ai bambini. Verso i 5 o 6 anni questi accessori possono essere tolti in maniera graduale. Un ottimo sistema potrebbe essere quello di levarne una alla volta. In questo modo il senso di equilibrio e sicurezza comincerà ad instaurarsi nel bambino in maniera graduale. Potrete lasciare per un certo periodo che il pargolo prenda confidenza con questa nuova modalità e nel frattempo lodare, con parole confortanti, la sua prodezza. Infatti, i bambini tendono sempre a ricercare una sorta di “elogio” da parte de genitori per ogni tipo di azione che questi compiono, infondendogli così una maggiore sicurezza. Sarà il tempo e il nostro supporto morale a far sì che scatti la molla per passare allo stadio successivo, quello di togliere anche l’altra.
5/7 – Rimuovere i pedali e lasciare le rotelle
Un ulteriore metodo che generalmente si adotta, è quello di togliere i pedali dalla bicicletta così da far rimanere le rotelline come supporto, e permettere al bambino di reggersi in equilibrio tramite l’utilizzo delle gambe quasi come se stesse camminando. Dopo un certo periodo di tempo quando il piccino avrà preso confidenza con questo tipo di metodo, è consigliabile, dopo aver eliminato le rotelline, di non rimontare immediatamente i pedali dato che il bimbo potrebbe sentirsi un attimo spaesato. Col passare del tempo sarà lui a dover decidere quando sarà necessario utilizzarli.
6/7 – Eliminare entrambe le rotelle
Il metodo invece più diretto è sicuramente quello di eliminare entrambe le ruote di supporto in un solo colpo. Se si opta per questa linea, un adulto dovrà sempre essere presente, sostenendo e correggendo l’andatura del bambino, con una mano o sulla spalla oppure attaccata al sellino. Ovviamente, bisogna tener conto che prendendo in considerazione questo criterio, non è esclusa l’ipotesi che il bimbo possa cadere. In tal caso, se la ferita non è grave, non disperate. Ogni errore verrà considerato come una piccola vittoria per applicare ancora più impegno al prossimo tentativo. Il nostro appoggio fisico sostituirà quello delle ruote, infatti se il bambino avrà anche solo la sensazione che la vostra presenza sia costante, avrà più fiducia e imparerà più in fretta. Una regola d’oro per tutti gli adulti che si apprestano a questo tipo d’insegnamento, è quella di non forzare mai la mano, eventuali errori e sviste da parte del bambino devono essere corrette con la massima calma. Urlando e alzando la voce otterrete solamente l’effetto contrario.
7/7 Consigli
- Mai forzare la mano, lasciate che tutto si svolga in maniera molto naturale.