Il bullismo è un fenomeno in crescita sia come dimensioni che come gravità degli atti commessi per la maggioranza degli italiani. Ecco perché si è sentita la necessità di un vero e proprio progetto atto a insegnare il rispetto delle altre persone fin dalla scuola dell’infanzia. Progetto di prevenzione reso possibile da Farmaceutici Dottor Ciccarelli con il marchio Pasta del Capitano, con la collaborazione del regista Gabriele Salvatores e del Comune di Milano: il piano di prevenzione del bullismo ha già coinvolto oltre 12mila classi della scuola dell’infanzia e primaria e oltre 300mila famiglie. Già, perché l’arroganza si combatte tra i banchi, ma anche tra le mura domestiche.
E’ così arrivato alla quarta edizione il progetto “Siamo Tutti Capitano” che si svolge durante l’anno scolastico e coinvolge bambini, insegnanti e famiglie nel percorso di educazione alla leadership positiva e alle corrette relazioni sociali sviluppato con la consulenza di Nicola Iannaccone, psicologo, psicoterapeuta ed esperto sulla prevenzione dei fenomeni di bullismo fin dall’età dell’infanzia: una vera e propria prevenzione che parte dal gioco.
Da uno studio di AstraRicerche è emerso che nella mente degli italiani le azioni maggiormente classificate come atti di bullismo sono quelle che si rifanno al bullismo fisico, seguite a breve distanza da quelle del cosiddetto bullismo verbale e infine dagli atti legati ai nuovi media e cioè quello che più comunemente viene classificato come cyberbullismo.
Se infatti è reale il dato che vede il bullismo come un fenomeno che ha tra le sue caratteristiche principali quella di un costante abuso di potere e che una delle sue motivazioni di fondo è lo squilibrio delle dinamiche sociali, allora una efficace strategia di prevenzione deve intervenire sulle relazioni all’interno del gruppo. Il progetto “Siamo Tutti Capitano” è stato il primo nel nostro Paese a coinvolgere la scuola dell’infanzia in un percorso di prevenzione del bullismo non perché ci siano molti ‘bulli’ a tre anni ma perché è ormai fondamentale, per prevenire l’insorgere di certi tipi di comportamento, intervenire proprio laddove avvengono le prime esperienze di interazione sociale.
Il metodo educativo proposto dal progetto si basa sull’identificazione dei bambini con 10 figure di animali: i piccoli infatti sperimentano le abilità caratteriali positive e negative di ciascun animale applicandole alle proprie situazioni quotidiane. I 10 animali diventano quindi supereroi che grazie ai loro superpoteri relazionali, promuovono pro-socialità e equilibrio all’interno del gruppo, prevenendo così la formazione di episodi di bullismo. Un po’ quello che dovrebbero fare tutti i bambini. Fin dall’infanzia…