Se avete già sperimentato un campo estivo, non sarete certo sorpresi di sentire parlare dei benefici che questa attività dona. Vivendo questa esperienza, infatti, i bambini hanno delle ripercussioni positive che coinvolgono la sfera cognitiva, fisica, creativa, emotiva e relazionale. Se, invece, non avete ancora avuto questo piacere, potreste non rendervi conto di quanto questa possa essere un’esperienza utile per i bambini. Proprio per rimediare a questa mancanza, oggi vogliamo presentarvi un elenco dei motivi più importanti per mandare i vostri bambini nei campi estivi.
Vivere un’avventura
L’estate, con le sue tinte, la luce, il clima gradevole e la libertà, è sinonimo di avventura. Questo genere di sensazioni sono preziose ed è buona cosa che i bambini le vivano totalmente, anche lontani temporaneamente dai riguardi di genitori o nonni. I campi estivi, in questa direzione, sono l’ideale: i bambini, qui, sono più autonomi (nonostante la costante presenza di insegnanti e animatori) e possono assaporare il gusto di nuove sfide. E se i vostri figli esprimono il desiderio di passare qualche giorno fuori casa, è bene accantonare paure immotivate, lasciandoli partire per un’avventura che ricorderanno anche da adulti. D’altra parte, chi è che non ama viaggiare in libertà? Anche i più piccoli sono persone e, quindi, la corda va allentata un po’, almeno in estate!
Fare amicizia
Il campo estivo è una bellissima occasione che consente di socializzare con altri bambini e, quindi, di stringere nuove amicizie non direttamente connesse all’ambiente scolastico. Per tale motivo, non deve essere motivo di ansia se il bambino, all’inizio, non conosce nessuno: in pochissimo tempo si ritroverà pieno di compagnie. Questo discorso vale anche per il bambino più timido e taciturno, il quale si aprirà completamente alla nuova esperienza. Inoltre, il campo estivo ricrea un po’ l’aria del cortile: i tempi, infatti, sono differenti rispetto alla scuola, così come diverso e più libero è l’ambito in cui i bambini si trovano a interagire.
Mettersi in gioco
Durante il periodo scolastico, i nostri figli sono avvezzi a un continuo confronto che, però, si verifica solo a livello cognitivo. Nei campi estivi, invece, si può mettere in gioco le proprie abilità in differenti situazioni di gioco, movimento, interazione e scambio. In questa maniera, i ruoli del più e del meno competente non sono più così evidenti, anzi, spesso avviene che chi è abituato a primeggiare, sperimenta di essere “secondo” a un compagno che, in genere, fa più fatica durante il resto dell’anno. Inoltre, nei campi estivi i bambini hanno più libertà di mostrare ciò che sanno fare, senza la paura del giudizio e del voto.
Questo succede perché i campi estivi, pur essendo luoghi educativi, sono basati sul divertimento, rispettando gli altri e le regole. Così facendo, il bambino vive il momento in modo del tutto sereno, senza l’ansia da prestazione, tipica del contesto scolastico.
Apprezzare la natura
Pensate a lunghi giorni trascorsi sui banchi di scuola, al chiuso. È bene che tutto questo tempo venga rimesso in equilibrio proprio in estate, complici le belle giornate e le vacanze scolastiche, con altrettante ore passate all’aperto, in contatto diretto con il verde.
Per tale motivo, sono tipicamente benefici quei campi estivi organizzati in luoghi aperti, a contatto con la natura e senza troppe attività costrittive. Al benessere psico-fisico dei nostri figli, fa bene correre e giocare, entrare a contatto con l’erba, i fiori e gli alberi, scoprire insetti e studiarne i comportamenti. Anche soltanto sdraiarsi sul prato insieme ai compagni e restare lì a sognare, scrutando le nuvole e respirando l’aria estiva.
Praticare uno sport
Sono rari i campi estivi che non comprendano attività fisica. E comunque, se si prediligono luoghi che mettono in risalto la creatività (laboratori, arte, teatro, musica), è bene che la sedentarietà sia alternata a momenti fatti di passeggiate e piccoli svaghi fisici, preferibilmente all’aria aperta.
Se poi decidete di iscrivere il bambino a un campo estivo con molto sport, allora vi consigliamo di optare per il nuoto, i tuffi, l’arrampicata e l’equitazione, meglio se di squadra. Il gioco di squadra, infatti, aiuta a socializzare, a integrarsi, a sfogare la tensione, a insegnare le regole e a formare il bambino. Ricordate, comunque, che ai bambini basta anche soltanto una palla e un prato per per essere sereni e crescere bene.