IL SONNO DEI NEONATI
Tra le prove più dure da superare quando si diventa genitori c’è sicuramente la rinuncia al sonno. Anche se ci sono pochi neonati di fortunati genitori che a 2-3 mesi riescono a dormire per 8 ore di fila, la maggior parte ha bisogno di mesi, se non anni, per raggiungere tale traguardo. Devi sapere che i risvegli dei neonati non sono dovuti solo al bisogno di nutrirsi frequentemente, ma anche al bisogno di contenimento e accudimento che è nella natura stessa dei bimbi appena nati. Si nasce con la paura dell’abbandono e ci vuole tanta pazienza e amore per superarla.
Se nel primo anno di vita vieni svegliata spesso dal tuo bimbo cerca di non arrabbiarti e considera quella che è la sua natura: lui ha bisogno della mamma continuamente, così come è stato nella tua pancia per lunghi mesi. Quando si fanno più grandicelli e i problemi di sonno persistono bisogna invece cercare di risolverli: rassicurandoli, creando dei riti della nanna e cercando di capire cosa li disturba.
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PARLA DELLE TUE EMOZIONI
Credi che accettare le proprie emozioni sia un fatto scontato? Non lo è. Anzi, proprio nei momenti in cui l’esistenza all’improvviso cambia in maniera determinante, è facile essere gettati nella girandola degli eventi senza avere la possibilità di elaborarli. Può capitare di sentirsi come in una centrifuga, in apnea. Il tempo per se stessi è poco quando il ritmo della giornata è scandito dalle necessità di un bambino piccolo. Usa brevi attimi per osservare i tuoi pensieri. Non temere le emozioni legate a paura, difficoltà e ansia: avere il coraggio per vederle e accettarle è il primo passo per poter tirare un sospiro di sollievo e sorridere all’imperfezione, con la consapevolezza che l’unico best seller che non potrà mai essere scritto è il manuale del genitore perfetto. Le persone che senti vicine e in sintonia con te possono aiutarti a verbalizzare e condividere ogni sfumatura di questo periodo, ricco di sentimenti contrastanti. Dieci minuti rubati alle cose da fare per ascoltare ed essere ascoltati sono un toccasana per l’anima.
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ATTIVA IL METABOLISMO
Nei primi mesi di vita di un bambino a volte non c’è tempo per la palestra, tuttavia fare attività fisica non è tanto questione di voler riconquistare la solita forma, bensì costituisce un aiuto prezioso sia per il corpo, sia a livello mentale… tanto da avere un effetto antistress! Quando puoi lascia il piccolo al partner e regalati due ore in piscina: nuotare scioglie le tensioni, mette in contatto con il proprio silenzio interiore e rimodella il fisico con dolcezza. Un fisico allenato risponde meglio alla fatica e ha maggiori doti di resistenza, energia, forza. Non temere di chiedere aiuto. Dare una mano con le pulizie o la spesa sarà un piacere per suocere, mamme e amiche, ma è necessario fare il primo passo e imparare a esprimere i propri bisogni. Sfrutta il tempo concesso dalla maternità per uscire di casa: le passeggiate possiedono il ritmo di una culla naturale in grado di favorire il sonno dei piccoli, oltre a costituire un’ottima forma di allenamento per te. Anche quando il sole in apparenza non c’è, stare all’aria aperta stimola la produzione di vitamina D, combatte la depressione ed è un’autentica sveglia per lo spirito. Il periodo in cui i figli sono piccoli è solo una piccola parentesi nella vita di una famiglia: finirà, così come passeranno stanchezza e occhiaie. Vivi questo tempo per quello che è e sorridi a quel volto stanco nello specchio. Datti amore, pazienza, gioia. Ce la farai.