1/6 – Introduzione

Le più fortunate alimentano il proprio neonato con il latte materno, che in genere arriva abbondante nella seconda giornata dopo il parto. Inizialmente è sufficiente il colostro, siero di colore giallastro, che contiene tutti i nutrienti di cui il bambino ha bisogno. L’allattamento non ha limiti di durata, anche se si pensa che sei mesi siano più che sufficienti. Chi lavora può fermarsi di nutrire al seno anche verso al quarto mese, in cui si inizia lo svezzamento. Lentamente si passa in seguito alle prime pappe. Ecco come abituare il nostro bimbo alla nuova alimentazione, con la minima ansia possibile.

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Chi nutre il proprio figlio con latte artificiale, di solito, inizia prima lo svezzamento. L’allattamento al seno può compensare la quantità di pappa ingerita, nel caso il piccolo sia difficile da nutrire. Si inizia con pappe a base di farine lattee, di frutta grattugiata, alimenti digeribili e che hanno poche probabilità di indurre allergie.

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È bene introdurre un alimento alla volta, frutta grattugiata, brodi vegetali, quindi aggiungere semolino, creme di riso, senza sale o con una dose minima. In seguito si può passare al brodo di carne ed ai omogeneizzati o liofilizzati dentro alle pappe. È preferibile comunque frullare la carde di pollo, tacchino, manzo, coniglio ed aggiungerla al brodo vegetale, con un cucchiaio di olio extravergine di oliva e formaggio grattugiato.

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In genere per ultimi si aggiungono gli alimenti che possono provocare allergie, uova, pomodoro, fragole e, in ogni caso qualsiasi tipo di eruzione cutanea va tenuta in considerazione e segnalata al pediatra. Sembra strano ma i piccoli hanno già i loro gusti e sanno riconoscere il salato dal dolce, preferendo l’uno o l’altro. In ogni caso è sempre opportuno iniziare con poco, senza esagerare in quantità. Senza perdersi d’animo ai primi rifiuti, perché i gusti cambiano spesso, durante lo svezzamento.

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È anche bene dal quinto mese, a volte anche prima, dare piccoli assaggi, per abituare il piccolo a sapori diversi. Non c’è da drammatizzare se il bambino sputa la pappa, la natura ha provveduto anche a questo. Se non ci sono patologie o disfunzioni, arriva il momento che sarà proprio nostro figlio a chiedere di mangiare. Con l’uscita dei dentini poi anche il pane, la pasta ed ogni piatto che si mangia in famiglia può essere proposto in piccole dosi.

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Ricordiamo di non forzare mai l’alimentazione, si vive a digiuno, purché si venga opportunamente idratati. Frutta e verdura non dovrebbero mancare e l’alimentazione è bene sia varia. Un altro consiglio è di fare sedere a tavola anche il piccolo durante le prime pappe, imbratterà ovunque, ma si sentirà parte della famiglia e l’emulazione dà ottimi risultati.