1/7 – Introduzione
La gelosia tra bambini è un evento piuttosto frequente, che si tratti di gelosia tra fratelli o tra compagni di scuola. Quando un nuovo bambino arriva in famiglia, l’equilibrio a tre si spezza inevitabilmente. E diventa quasi naturale che il fatto che il nuovo arrivato porti con sé un inaspettato scompiglio nel piccolo mondo del primogenito, abituato a vedersi rivolte attenzioni che poi “vengono meno”. In realtà così non è: ciascun fratellino avrà le attenzioni giuste, ma non sarà facile farlo capire al primo arrivato, soprattutto quando i bimbi sono di sesso opposto! Al tempo stesso, l’ingresso di un bambino nel mondo della scuola e dei primi rapporti con i coetanei conduce alle prime difficoltà relazionali ed alle prime gelosie per accaparrarsi l’affetto di una maestra o il giocattolo preferito. Ma allora come affrontare la gelosia tra bambini?
2/7 – La comprensione del disagio
Quando la gelosia infantile scaturisce dal sentir meno la presenza di uno dei due genitori (soprattutto della mamma occupata ad allattare il piccolo o stanca per le nottate e quindi senza molte energie) può portare anche ad aggressività contro il fratellino o la sorellina, visti come compagnia indesiderata. Il punto di partenza per fronteggiare le manifestazioni di gelosia è la comprensione del disagio e del drammatico “effetto sorpresa” che l’arrivo di un secondo bambino può sortire sul primo figlio, sconvolgendo tutto quello a cui era abituato! Cosa fare quindi? Parlare con il primogenito e far sentire anche lui responsabile del fratellino più piccolo ed indifeso. Così facendo, egli si caricherà di un compito importante e si sentirà ben considerato, stabilendo un rapporto più solido con i genitori e creando una certa complicità. Piano piano imparerà ad amare il nuovo arrivato ed a considerarlo suo! Probabilmente manifesterà un po’ di gelosia durante alcuni episodi in cui terze persone potrebbero toccarlo. E questo sarà un altro problema, che piano piano si potrà facilmente fronteggiare.
3/7 – Il coinvolgimento del primogenito
Il coinvolgimento del primogenito nell’evento del nuovo arrivato è un fatto di estrema importanza. Saper interessare il bambino con i giusti metodi assicurerà, da parte sua, un’accoglienza più serena nei confronti del fratellino minore. Già durante la gravidanza, si potranno narrare al primogenito le vicende relative ai momenti della sua attesa, della sua nascita e della sua primissima infanzia. Naturalmente questo stato di complicità verso di lui dovrà essere preesistente, in pratica da sempre. Tenendo soprattutto conto che complicità non significa confidenza. Quindi la crescita del figlio maggiore dovrà essere seguita con amore sin dalla sua venuta al mondo, ma senza indurlo in vizi e in capricci. Come, d’altra parte, è consigliabile ed utile per la sana crescita emotiva ed equilibrata di ogni bambino. Con i giusti metodi, il bimbo percepirà nel suo animo il proprio ruolo all’interno del nucleo familiare ed accetterà di buon grado la compagnia di un fratellino o di una sorellina.
4/7 – L’insegnamento alla condivisione
Insegnare ad un bambino a condividere gli spazi, i giocattoli, l’affetto di genitori, parenti ed insegnanti è difficile, ma non impossibile. All’inizio sarà complicato far vincere i capricci al più piccolo e deludere il più grande. Ma successivamente sarà il primogenito volontariamente ad accontentare il piccolo felicemente. L’attenzione ai dettagli, agli stati d’animo dei figli ed alle loro necessità è fondamentale e prendendosi cura del primogenito, lodandolo quando protegge il fratellino o la sorellina, si farà in modo che egli si possa impegnare ad essere un modello di riferimento per il nuovo arrivato. Proprio come fosse il suo fiero protettore!
5/7 – La giusta strategia
Il bambino geloso non va sgridato o rimproverato con urla e punizioni: in questo modo si sentirebbe maggiormente penalizzato e messo da parte dal genitore o dall’insegnante, da cui ricerca invece affetto e rassicurazione. La giusta strategia sta invece nell’essere per quel bambino un porto sicuro e sempre presente, dimostrandogli che nessun nuovo bambino arrivato in famiglia e nessun altro piccolo allievo potrà mai, con la sua presenza, rubare l’amore a lui riservato e portargli via la dimensione di sicurezza affettiva di cui ha bisogno per crescere e per essere felice. Quando il piccolo crescerà dovrà anche questi però imparare, come ha fatto il fratello maggiore, a condividere i propri giocattoli e a non aspettarsi che vengano esauditi tutti i suoi capricci. Altrimenti anche nella dimensione scolastica potrebbero verificarsi aggressioni per eccessiva possessività dei giochi e scarsa tendenza alla condivisione.
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7/7 Consigli
- Rivolgete la vostra attenzione a ciascun bambino dedicandogli dei momenti esclusivi, di modo che egli possa sentirsi unico ed importante.