1/8 – Introduzione
Affrontare la morte del coniuge è una delle situazioni più difficili da superare. Dopo l’accaduto ci si senti perduti e completamente confusi. La vita sembra bloccarsi e nessun evento può riuscire a consolare la persona che ha subito questo lutto. Inoltre è molto complicato confortare una persona che ha perso il proprio marito o la moglie, poiché qualsiasi tipo di aiuto si vuole dare, risulterà sempre vano. L’unica soluzione è racchiusa in una semplice formula: riuscire a metabolizzare la perdita con il tempo. Naturalmente è sempre molto faticoso rimarginare la ferita, ma trascorso un certo periodo si ricomincerà a vivere normalmente. Anche se poi i ricordi spesso riapriranno le cicatrici. Nella seguente guida spiego come affrontare la morte del coniuge.
2/8 Occorrente
- Centri per volontariato
- Giardinaggio
- Diario
- Penna
- Pennelli
- Colori
- Tele
3/8 – Darsi del tempo
La morte del coniuge è una realtà inaccettabile, quindi è fondamentale darsi del tempo. Il dolore è un’espressione normale e va vissuto con razionalità. Questo non significa che bisogna metterlo da parte, ma cercare di affrontare la propria vita senza farsi cadere il mondo addosso. Certamente nei primi mesi si ci sentirà persi e senza un obiettivo nella vita. Pertanto è opportuno concedersi dei momenti di riflessione, per poi rendersi conto pian piano della perdita. Una buona idea potrebbe essere quella di scrivere un racconto, ponendo nero su bianco, pensieri e sentimenti. Oppure comporre poesie, dipingere dei quadri per dare immagini alle emozioni. Esprimersi attraverso la creatività, aiuterà senza alcun dubbio a mettere in circolo pensieri positivi, velocizzando il percorso per raggiungere la serenità.
4/8 – Prendersi cura di se stessi
Un’altra fase importante è quella di prendersi cura di se stessi. Quindi è essenziale non abbattersi e cercare di riprendere il proprio equilibrio e uno stile di vita tranquillo. Sicuramente questo non significherà seppellirà in profondità il dolore, ma riuscirà a riempirlo in parte. Un consiglio è quello di occuparsi di giardinaggio oppure adottare un animale domestico. Inoltre si può fare volontariato e regalare del tempo agli altri. Ovviamente prima di gettarsi a capofitto nella vita sociale, è opportuno sentirsi pronti e non avere fretta.
5/8 – Farsi aiutare dai familiari
Farsi aiutare dai familiari può colmare in parte la solitudine. Ci sono studi che dimostrano che queste situazioni, si risolvano più in fretta restando vicino ai parenti e agli amici. Questo perché aumenta il senso di sicurezza e protezione. Infatti le persone con cui si ha un rapporto più profondo, in questo frangente sono le più preziose e guai se mancassero, poiché risulteranno le più sincere.
6/8 – Affidarsi ad uno specialista
Se tutte queste strategie non riescono a riportare serenità è essenziale affidarsi a uno specialista. Naturalmente adottare questo metodo non significa essere malati, ma servirà a confidare dei pensieri a una persona esperta che sa ascoltare. Inoltre il medico aiuterà il paziente a rielaborare il lutto e gestire la mancanza del coniuge. Quindi alla fine del percorso, se si è davvero riusciti a superare la tristezza e si arrivati in parte a stare bene con se stessi, si potrà dire di aver trovato la serenità perduta.
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8/8 Consigli
- Cercare di distrarsi, occupando la giornata con un hobby
- Non frequentare per un po’ di tempo i luoghi dove si andava insieme