1/6 – Introduzione
La stitichezza in un neonato non è una cosa rara e, quindi, non deve preoccupare i genitori. Ciò può dipendere da una predisposizione ereditaria oppure dal tipo di latte che assume. Capita spesso che il bambino lo si ritiene stitico anche quando soffre di dischezia: questa è l’inabilità ad utilizzare correttamente il muscolo dello sfintere e i muscoli addominali. Le feci in questo caso si presentano morbide però lo sforzo per evacuarle è notevole. Così si accumulano escrementi per giorni e giorni prima di dare il segnale al corpo del pargolo. Hanno quindi luogo contrazioni, colorito paonazzo e pianto. Scopriamo insieme come aiutare un neonato stitico!
2/6 Occorrente
- Fibre
- prebiotici
- lattosio
3/6 – Variare la dieta del neonato
Per aiutare un neonato stitico proviamo, come prima cosa, a variare la sua dieta sempre chiedendo consiglio al pediatra. È abbastanza raro che il neonato soffra di stitichezza quando si nutre dal seno materno: se si verificasse ciò, la mamma deve assumere più fibre e bere quantità d’acqua maggiori. Se l’allattamento è artificiale, optiamo per un latte arricchito con prebiotici, degli zuccheri che hanno lo stesso effetto delle fibre e che si trovano nel latte materno; oppure scegliamo una tipologia di latte arricchito da particolari formulazioni di grassi: in questo modo, le feci del neonato dovrebbero risultare meno solide e quindi più facili da espellere. Moduliamo anche la quantità di acqua necessaria per diluire il latte artificiale: anche questa potrebbe essere una valida soluzione.
4/6 – Somministrare del lattosio oppure stimolare il retto
Per aiutare un neonato stitico, molti pediatri trovano utile somministrargli del lattosio che troviamo, in commercio, sia come sciroppo che in bustine. Questo coadiuva la formazione di escrementi più morbide però ha una controindicazione e cioè quella di peggiorare le coliche gassose. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di stimolare il retto utilizzando, ad esempio, un gambo di prezzemolo, un termometro, un sondino in silicone oppure semplicemente un dito. Eseguiamo un massaggio circolare in senso orario e, poi, spalmiamo qualche goccia di olio di oliva o di mandorle nella zona. La stimolazione, però, non deve diventare un’azione di routine, deve essere un rimedio di emergenza laddove il piccolo appaia fortemente disturbato.
5/6 – Non farsi prendere dall’ansia
Per aiutare un neonato stitico, non facciamoci prendere dall’ansia soprattutto la mamma deve evitare di agitarsi quando le si presenta l’ennesimo pannolino pulito. Altrimenti si corre il rischio di trasmettere le stesse sensazioni al bimbo. La stitichezza è un problema che si risolve spontaneamente nel giro di pochi mesi, sicuramente quando inizierà il periodo dello svezzamento.
6/6 Consigli
- Consultare sempre il pediatra